Namibia: il paese dei contrasti

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“Si racconta che, durante la creazione del mondo, in un momento di rabbia, Dio abbia creato la Namibia: il paese dei contrasti.” Questa leggenda ci da la misura di quanto questo paese sia inospitale, dove la vita è difficile, anche per gli animali, ciò nonostante e forse proprio per questo, è un paese affascinante e da visitare. Il paesaggio della Namibia è aspro e crudo, con montagne incise da canyon e immense dune di sabbia che finiscono direttamente nel mare,  la nebbia e il freddo si alternano ad un caldo invivibile.

Numerosi e interessanti sono i viaggi proposti dai vari Tour operator, qui proponiamo alcune mete in successione partendo dalla capitale Windhoek.  Una tappa suggestiva nei pressi della capitale è rappresentata dal passo montato Spreetshoogte con meravigliosi panorami per poi visitare Solitarie, un piccolo insediamento tipico di queste zone.

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Se si pernotta in questo centro, il giorno seguente  ci si può recare presto  all’apertura dei cancelli del Namib-Naukluft National Park, per poter godere degli effetti delle prime luci dell’alba sulle splendide dune di sabbia, con la visita alle pozze effimere dei Vlei. Si prosegue per il Namibrand Nature Reserve Wolwedans Dune Lodge e da qui per un’escursione nel Deserto del Namib (arido da oltre 80 milioni di anni, è considerato il deserto più antico del mondo) e l’area protetta del Namib Rand Nature Reserve. Il viaggio può proseguire in direzione nord attraversando il Namib-Naukluft National Park, visitando la “Valle della Luna” per arrivare a Swakopmund. Da qui si si può attraversare con la barca la laguna di Walwis Way per l’avvistamento di otarie, pellicani, fenicotteri, delfini. Nelle vicinanze, lungo strade secondarie, si può proseguire per il massiccio del Brandeberg nel cuore del Damaraland, quindi Sesfontein, porta d’ingresso del Kaokoveld, dove è possibile attraversare il letto dei fiumi asciutti o percorrere profondi canyon, in fuoristrada. Questa può essere interessante occasione per seguire le tracce lasciate dagli elefanti del deserto in un territorio dove ne sopravvivono circa 600, in perenne movimento alla ricerca di acqua e di cibo. Si prosegue in direzione dell’Etosha National Park per i safari. Il nome di questo parco, nella lingua oshivambo significa “grande luogo bianco” per il colore del suolo del deserto salino che costituisce il 25% dell’area del parco.

Un viaggio in questi luoghi rappresenta sicuramente un esperienza unica, dove realtà dure e difficili si incontrano con paesaggi di incredibile bellezza.

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