I cosmetici e le allergie da contatto

dott-ssa-clara-rigoLe dermatiti da contatto vengono innescate dalla penetrazione nella cute di uno o più’ sostanze chimiche, denominate allergeni, verso i quali il paziente si sensibilizza
La cute e le mucose hanno una funzione di barriera, cioè di difesa nei confronti dei fattori ambientali, sono quindi in grado di adattarsi ad eventuali insulti esterni e di opporsi alla penetrazioni di sostanze estranee, svolgendo un ruolo attivo nella risposta immunitaria.
Quasi ogni sostanza che rimane in contatto con la cute in concentrazioni adeguate e per un tempo sufficiente può determinare una modificazione della barriera cutanea.
Si verifica cosi’ un danno sia al film idrolipidico che ricopre la superficie cutanea, sia allo strato corneo, cioè quello più superficiale dell’ epidermide, compromettendo la funzione di barriera della cute e alterandone alcune sue funzioni, come la permeabilità.
La barriera cutanea non è più in grado di espletare le sue funzioni difensive e tutto questo comporta un’aumentata capacità di penetrazione di sostanze con elevato rischio di comparsa di malattie cutanee infiammatorie, cioè dermatiti irritanti.
Quindi tutte le circostanze che determinano un’alterazione della funzione barriera, presenza di dermatiti ed esposizione continua a sostanze irritanti sono il primo gradino per favorire l’insorgenza della dermatite allergica da contatto.
La dermatite da contatto è una reazione infiammatoria di tipo eczematoso cronico con presenza di vescicole pruriginose, papule, desquamazione e fessurazioni, colpisce la cute e le mucose ed e’ una delle patologie di comune riscontro con un’incidenza del 4 % nella popolazione. e’ determinata dal contatto con agenti ambientali di natura chimica, chimico-fisica o biologica e si può presentare in modo acuto, subacuto o cronico.
L’ insorgenza di un’allergia da contatto è condizionata da molti altri fattori , in grado di favorire, compromettendo l’ integrità della barriera cutanea, la penetrazione dell’agente sensibilizzante quali sudorazione, umidità, caldo, frizione o occlusione.
In condizioni di normalità, la barriera cutanea garantisce una selezione nei confronti delle molecole e sostanze chimiche che possono attraversarla e l’entità di tale penetrazione varia anche in base alla natura chimica della sostanza e al suo stato fisico.
Significa che le sostanze idrosolubili e polari, che sono cioè solubili nell’acqua, non riescono a penetrare, mentre l’assorbimento è agevolato per le sostanze liposolubili che passano tramite la componente lipidica di superficie.
Particolare interesse suscitano le dermatiti allergiche da contatto provocate dall’applicazione di cosmetici, che possono dare origine sia a reazioni locali che generali a tutto l’organismo.
L’ intensità e la localizzazioni delle manifestazioni sono influenzate da diversi fattori, dei quali il più significativo è il tempo di contatto della sostanza con la cute.
Le reazioni allergiche sono infatti scatenate con maggior frequenza dai prodotti che non vengono risciacquati, e che quindi rimangono a lungo a contatto con la cute, come i deodoranti e le creme.
Altro fattore di estrema importanza è la zona di applicazione, data la specifica capacita’ di assorbimento dei diversi distretti cutanei, dovuta al variare dello spessore dello strato corneo un’area particolarmente a rischio, ad esempio, è la zona perioculare, poiché in questa zona la cute è particolarmente sottile ed è quindi dotata di maggiore capacità assorbente .
Numerose sono le sostanze che possono scatenare una reazione allergica, alcune di queste vengono introdotte come ingredienti dei prodotti cosmetici: conservanti, coloranti per capelli, tensioattivi altre sostanze invece entrano nei cosmetici come impurità’ o residui.
Tra questi ultimi il nichel ha un ruolo importante nella genesi delle allergie da contatto,provoca sensibilizzazioni con una frequenza elevata data la sua ubiquitarieta’ e anche la sua larghissima diffusione nei prodotti cosmetici.
Il nichel possiede tutte le caratteristiche dell’ agente sensibilizzante ideale: buona reattività chimica, piccola molecola, idrofobicità e ciò ne facilita la penetrazione attraverso cute e mucose.
Come molti altri allergeni presenti nell’ambiente, da solo il nichel non riesce a innescare la reazione immunologica, viceversa legandosi alle proteine organiche e formando allergeni completi è in grado di indurre reazioni allergiche.
Il suo assorbimento può avvenire per via transcutanea , per via inalatoria , per via parenterale, per contatto diretto con tessuti profondi e mucose o per via digestiva.
L’ induzione di uno stato di sensibilizzazione o allergia richiede in genere un contatto prolungato e si ottiene con dosi relativamente alte di allergene
La sensibilizzazione a questo metallo fa spesso seguito alla pratica di forare i lobi dell’orecchio, l’orecchino , contenente una certa quantità di nichel, rimane in contatto continuo e duraturo con la lesione di cute provocata dal suo inserimento, durante il processo di cicatrizzazione del canale che si sta formando , facilitando così la penetrazione del metallo e quindi la sensibilizzazione allo stesso.
Il nichel è inoltre in grado di favorire localmente l’ instaurarsi di fenomeni infiammatori che agevolano a loro volta , come già detto , l’insorgere di una dermatite da contatto.
Il nichel è resposabile del 35% delle dermatiti da contatto sia in campo professionale che non professionale , essendo contenuto in numerosi oggetti utilizzati nella vita quotidiana e lavorativa e in alcuni alimenti che fanno parte dell’ alimentazione comune .
Questa patologia colpisce in maggioranza le donne , perché il nichel è contenuto , sottoforma di impurità , oltre che nei gioielli e nella bigiotteria , in molti prodotti cosmetici , quali ombretti, mascara, rossetti, fondotinta , detergenti, creme idratanti, lacche per capelli e tinture .
Importanti studi su pazienti con dermatite da contatto al nichel, hanno rilevato che questi soggetti non mostrano reattività per concentrazioni inferiori a 1 ppm ( 1 mg/kg) , cioè il limite di tolleranza raccomandato per legge, per cui il nichel può essere presente nei prodotti di uso cosmetico .
La sua presenza nei prodotti finiti può essere dovuta sia alle materie prime utilizzate , ma anche a cessione da parte di macchinari utilizzati e contenitori metallici, e di più , a volte si può ipotizzare sia dovuta all’ acqua di una determinata zona utilizzata nei processi produttivi dei cosmetici, per cessione da tubature e condotte, anche se la vigente legislazione pone dei limiti restrittivi ben precisi alla presenza di questo metallo nelle acque potabili.
Questo evento potrebbe essere importante nei prodotti in cui è presente un’ elevata percentuale di acqua , come in prodotti con l’ 80% di acqua tipo il bagnoschiuma, lo shampoo, i saponi liquidi e simili invece del tutto insignificante in prodotti con basso contenuto d’acqua.
Considerata la diffusione della presenza del nichel nei prodotti cosmetici e la frequenza con cui questa dermatite allergica si evidenzia, l’ unica terapia , una volta superata la fase acuta , consiste solo nell’ evitare il contatto con tale sostanza .
Quindi attenzione ai prodotti cosmetici che usiamo , se soffriamo di qualche allergia , ma anche ai cibi e ai tessuti con cui veniamo in contatto quotidianamente.
In casi di dubbio con test allergologici appropriati , che devono essere consigliati dallo specialista , dermatologo o allergologo si può definire la sostanza e con adeguate prescrizioni e precauzioni si può limitare il problema , facendo scordare, in parte, al nostro sistema immunitario le reazioni , anche se la memoria sarà sempre presente nell’ organismo che ha avuto il contatto.

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