Cos’è la neuropatia o nevralgia del pudendo?
La nevralgia del pudendo o sindrome di Alcock è una “malattia rara” , non ancora riconosciuta come tale dallo stato italiano, che sembra colpire il 4 / 5 % della popolazione. Inoltre, pur presentandosi come un male cronico è poco considerato dai medici e dalla ricerca scientifica: sono in pochi ad occuparsene; tra questi il dott. Franco Rosso e la sua equipe.
Il nervo pudendo ha origine dal midollo spinale ( da S1 S2 ), si divide in 2 rami il nervo perineale e il nervo dorsale del pene / clitoride.
Il nervo perineale si divide in un ramo superficiale ( sottocutaneo,che innerva la cute di perineo, scroto, faccia inferiore del pene nell’uomo e grandi labbra nella donna ) e un ramo profondo ( che innerva i muscoli del piano pelvico e fornisce rami sensitivi per il bulbo e l’uretra ).
Il nervo dorsale del pene nel maschio raggiunge il glande e va ai corpi cavernosi di pene e alla cute, nella donna il clitoride e le piccole labbra.
Attualmente la diagnosi è complicata e non immediata; gli esami strumentali disponibili non consentono di riconoscere questa patologia con certezza e in tempi brevi: talora sono state praticate indagini per 4-5-6 anni e i sintomi sono stati erroneamente associati a stress , depressione, prostatiti, ernie, interventi ginecologici e a numerose altre cause.
E’ diagnosticabile solo clinicamente : gli esami strumentali, attualmente disponibili, non sono in grado di offrire una prognosi e una diagnosi certa, che deve essere posta solo dopo l’esclusione di un’irritazione da infezione ( VES, PCR ), da tumori ( TAC della pelvi ) che richiedono ulteriori collaborazioni specialistiche: a questo punto si ricerca il primum movens, la causa originaria, che può essere di natura meccanica ( compressione in seguito a traumi gravi o microtraumi ripetitivi ). infiammatoria ( alterazione della parete intestinale : microbiota ) o mista.
Quali sono le cause ?
L’intrappolamento del nervo può verificarsi all’improvviso ( per esempio in seguito ad un trauma che può determinare disequilibrio del bacino e del rachide con conseguente alterati rapporti con le strutture adiacenti ) oppure svilupparsi nel tempo lentamente: movimenti ripetitivi o una posizione seduta prolungata favoriscono l’insorgenza , come pure nel corso della pratica di un’attività sportiva per esempio nel ciclismo, per una particolare posizione sul sellino per molte ore.
Compare dopo un intervento chirurgico ( post prostatectomia ) o durante l’espletamento del parto sia per eventuali manovre indispensabili sia per la compressione sul piano del lettino ginecologico.
Quali sono i sintomi ?
Possono presentarsi come disturbi della regione pelvica: sensazione di bruciore,formicolio intorpidimento, sensazione di punture, stiramento, sensazione di freddo, sensazione di un corpo estraneo nel retto: A volte possono presentarsi disturbi durante la minzione o nel corso della defecazione o durante i rapporti sessuali.
Il dolore peggiora da seduti e si riduce alzandosi ( a volte nemmeno stare in piedi per molte ore risolve il problema).
Soltanto coricandosi nel letto i sintomi tendono ad alleviarsi.
Quali terapie sono possibili ?
L’ ozonoterapia viene praticata
localmente con uso di siringa, inietta una concentrazione di ozono atta a indurre benefici in caso di conflitto sulle radici nervose. La funzione di tale iniezione è quella di creare uno spazio decontratturante tra l’innervazione e il tessuto circostante, ricreando il naturale spazio di alloggiamento.
Insufflazione rettale ( per la cura della parete intestinale infiammata attraverso il microbiota, la normalizzazione delle placche di Peyer e delle immunoglobuline, l’ossigenazione del circolo ematico di tutto il corpo )
Grande autoemoinfusione , quando necessita
La osteopatia : dopo aver effettuato la diagnosi, l’osteopata tratta le disfunzioni delle zone interessate, agendo su bacino e rachide e sulle eventuali aderenze palpabili con il paziente in decubito laterale e anca abdotta o neutra, giocando su rilassamenti e tensioni.
La ionorisonanza ciclotronica endogena ripristina l’equilibrio ionico intra ed extra cellulare. Attraverso una impedenziometria si rilevano le frequenza e la forma d’onda che meglio entra in risonanza con l’apparato cellulare del distretto che si vuole raggiungere, Le cellule di tale distretto. In tal caso quelle inerenti i tessuti molli e neurologici, si registrano su una card e vengono re inviati come segnale emesso da un tappetino, creando una sorta di campo elettromagnetico, personalizzato, nel riequilibrare lo stato omeostatico delle cellule e dei fluidi del soggetto.
La kinesiterapia attiva ha lo scopo di ripristinare la corretta funzionalità del nervo e “liberarlo” attraverso esercizi che interessano i muscoli del pube, coccige e i muscoli sinergici tramite rilassamenti e contrazioni degli stessi con resistenza differente e movimenti dei muscoli addominali, pelvici, anca e lombosacrali tramite sedute ambulatoriali + esercizi da praticare a casa.
Si tratta pertanto di una particolare riabilitazione perineale.
Inoltre la terapia vibrazionale con apposite e personalizzate forme d’onda