“Trovata la formula che conduce alla soluzione del “Tuo” problema di salute”.

Andrea Pandolfi è un Consulente Olista, una nuova figura professionale, che si occupa del “benessere” della persona intesa come un unico organismo, dove il corpo attraverso i suoi elementi: cervello, mente, psiche e, anima dialoga, energeticamente, con il tutto. Attraverso le sue ricerche e le sue consulenze, è stato in grado di aiutare decine di persone, in particolare, nel trattamento di disturbi legati al cibo e, nella gestione dello stress e dall’ansia da prestazione. Lo abbiamo intervistato per capire meglio.

 

 

D: Chi è il consulente olista?

R: Esperto nella relazione di aiuto alla persona, rappresenta nel suo agire e interagire con la persona, una sorta di anticonformista consapevole, perché in grado di occuparsi della causa che attiva lo specifico problema e non del sintomo, perché ingannevole, perciò inutile da trattare.

D: Che tipo di problema, realmente, è in grado di risolvere il consulente olista?

R: Nel suo approccio, è in grado di stabilire, fin da subito, un contatto con il disturbo attraverso una procedura di intervento innovativa ed esclusiva, che accoglie, protegge e accompagna la persona verso la soluzione definitiva. Nessuna prescrizione né di farmaci, né di terapie invasive e, tanto meno, nessun invito a disconoscere, relativo al lasciare e/o modificare eventuali percorsi terapeutici intrapresi, legati alla medicina convenzionale. Questo perché nulla esclude nulla, ma integra il percorso di guarigione intrapreso dalla persona.

D: Si parla, spesso, di prevenzione, in che modo il suo intervento può proteggere la persona dalla malattia?

R: Quando parliamo di prevenzione, dobbiamo essere chiari e trasparenti fin da subito: è necessario, informare la persona, che vi sono ben tre livelli di prevenzione: Primaria, Secondaria, Terziaria. Ad oggi, l’offerta riferita all’aiuto alla persona, è ferma alla prevenzione Terziaria, ossia, accade l’evento e solo dopo, avvenuta la sua manifestazione, con relativi effetti dannosi all’organismo, si interviene cercando di limitare i danni. Obiettivo del consulente olista, invece, è quello di agire partendo da un approccio dialogante con la prevenzione Secondaria, ossia, quell’intervento che anticipa l’eventuale manifestazione del problema in modo da riconoscerlo, bloccarlo e, poi, scioglierlo in maniera definitiva. Un progetto ambizioso, perché mira ad interagire con la prevenzione Primaria, ossia, il non farlo accadere. Perciò, ricondurre la persona ad uno Stare Bene definitivo. Solo così è possibile fare prevenzione vera.

D: Il suo approccio, oltre che rivolgersi alla persona adulta, è efficace anche con i bambini?

R: Certamente. Anzi, rappresenta la modalità per entrare in prevenzione Primaria. Dico di più: farlo, anche, partendo dal momento in cui si è concepiti, significa la realizzazione massima del concetto di prevenzione. Comunque, con i bambini, si ottengono risultati immediati, perché disponibili al mettersi in gioco. Liberi dalla diffidenza e dal timore che, noi adulti, gli “regaliamo”, mi accolgono con empatia, scambiando piacere e voglia di sperimentare.

D: Entrando nello specifico, parliamo di alimentazione: Lei come affronta il disturbo alimentare, sotto le sue più svariate manifestazioni: gonfiore, pesantezza, allergia, intolleranza, obesità, cellulite, ritenzione idrica?

R: Come dico, scrivo e pubblico, ormai, da qualche tempo, il cibo, per sua natura, è neutro. Di questo perché ne sono certo, non solo, perché dietro a questa affermazione, vi sono anni di studio, ricerca e sperimentazione, ma perché il cibo è la nostra energia, perciò, fonte di vita e, come tutta la natura, anch’esso, nostro alleato. Quindi, come è possibile che possa arrecare danni al nostro organismo? E, poi, una volta accertata una sua eventuale dannosità, come mai non siamo tutti e, dico tutti, affetti da un disturbo di natura alimentare? La risposta, l’ho trovata e posso serenamente affermare che da essa ho trovato la soluzione definitiva, che ci consente di riprendere contatto con il cibo, in maniera sana e, soprattutto piacevole, naturalmente, senza dover sottostare all’obbligo di eliminare specifici alimenti, senza dover intraprendere una delle tante diete “copia e incolla”, senza dover far uso di farmaci, senza dover far uso di integratori. Questo perché risolvere, non è nell’eliminare ma, bensì, nel conoscere e, nel comprendere, perché il mio organismo “rifiuta” quel determinato alimento. Il consulente olista lo ha compreso, come lo hanno capito tutte quelle persone che, fino ad oggi, mi hanno dato fiducia, risolvendo definitivamente il loro conflitto con il cibo.

D: Per finire, cosa si sente di consigliare, a chi ci sta seguendo?

R: Ho scelto, nel mio vivere sia come persona sia come professionista, di non dispensare consigli a nessuno. Posso solo dire una cosa: Stare Bene, per me, è un fatto serio. Purtroppo, ad oggi, girano personaggi e, multinazionali, che “vendono” la soluzione a tutti i problemi, innescando una speculazione attenta solo a fare cassa. Naturalmente, provata sulla nostra pelle, tale modalità, ci ha condotti ad essere sempre più diffidenti con tutto e tutti. Chi svolge una professione come la mia, ossia, dedita alla relazione di aiuto, paga, per primo, questo mal costume. Ma posso dire che, nel mio lavoro, come nella mia vita privata, ci metto sempre la faccia e tutto l’amore e il piacere, nel trovare una soluzione mirata, per la persona, che ha deciso di rivolgersi a me. Non sono né un mago, né un santone, né un guaritore. Questo non è il modo di esercitare la mia professione. La formula che ho scoperto, per ritornare a Stare Bene, si concentra su di una semplice combinazione tra due fattori: S = R · S². Mi spiego: la Salute di una persona (S), si ripristina attraverso l’intervento del consulente olista (Rimedio), moltiplicato per la ricerca di un intervento di aiuto (Soluzione), costruito su misura (²). Il tutto, naturalmente, grazie ad un lavoro innovativo ed esclusivo, che accoglie, riconosce, protegge la persona e, la sua storia, primo passo, per arrivare alla propria guarigione consapevole.

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