IL CEMENTO BIOLOGICO PER CURARE IL MENISCO
TEMA DI UN CONGRESSO AL PALACONGRESSI DI BOLOGNA
Una nuova tecnica chirurgica mininvasiva che prevede l’impiego di cemento biologico e tempi di riabilitazione personalizzati, in primo piano nel convegno, promosso dalla Sigascot (Società Italiana ginocchio artroscopia sport cartilagine e tecnologie ortopediche), in programma a Bologna a Palazzo dei Congressi dal 3 al 5 ottobre. Nel mirino il menisco, responsabile dello sviluppo dell’artrosi, con oltre 100 mila interventi all’anno in Italia. Il professor Stefano Zaffagnini, presidente del congresso promosso dalla Società fondata a Firenze nel 2004 per iniziativa del professor Paolo Aglietti – e sin dagli esordi con uno spiccato profilo di scientificità -, confida che la chirurgia ortopedica, a differenza del passato, è ora in grado di salvare la struttura meniscale. “Siamo in grado di ripristinare le funzioni – afferma – e il nuovo trend è quello di intervenire trattando il paziente in maniera personalizzata”. Chirurgia customizzata, tempi di riabilitazione personalizzati al tipo di intervento e procedure mininvasive all’avanguardia negli stati di infiammazione ossea al ginocchio, risolvibili in moti casi con iniezioni di cemento biologico. (Società Italiana ginocchio artroscopia sport cartilagine e tecnologie ortopediche), in programma a Bologna dal 3 al 5 ottobre 2018. Pietro Randelli, attuale presidente della Sigascot, spiega: “Si tratta di un cemento osseo naturale, biologico, che iniettato nel ginocchio rinforza l’osso, riduce l’infiammazione e dunque il dolore. La subcondroplastica, eliminando quest’infiammazione, elimina o riduce anche il numero di protesi. E’ una strategia – conclude – per ridurre il numero di ginocchia protesizzate, salvando il ginocchio”. E torna in auge la robotica considerata in passato “ingombrante” e perciò poco sviluppata- “Ora – spiega Zaffagnini – possiamo contare su planning in 3D e grazie al nuovo approccio customizzato, siamo convinti riprenderà quota”.
