MONTEVERRO, UNA TENUTA VIRTUOSA ALL’INSEGNA DELLA BIODIVERSITA’

La tenuta di Capalbio, dolcemente adagiata sulla Costa d’Argento, segue fin dalle sue origini le linee guida del biologico, alla ricerca di un equilibrio sostenibile tra terra e vite. Nel 2016 questo percorso ideale è diventato anche formale, con il processo di certificazione biologica che si concluderà ufficialmente nel 2019.  Ormai da diversi anni Monteverro investe sulla ricerca in vigna, in collaborazione con alcune università italiane. 

L’obiettivo è quello di approfondire la conoscenza di diversi parametri come lo stress idrico delle piante, la presenza di insetti utili e il monitoraggio degli insetti dannosi o l’effetto di nuovi prodotti naturali per la difesa della pianta. Un lavoro che prende il via dall’analisi della parte “visibile” in vigna,  ovvero le piante presenti tra i filari. “Abbiamo caratterizzato e catalogato tutta la diversità di flora presenti – inerbimento naturale o sovesci – “, spiega  Taunay. “Queste piante bioindicatrici permettono di capire meglio la struttura, la composizione e le diversità dei nostri terroir. Oltre alla parte visibile, esiste anche quella “invisibile”, costituita dalla vita biologica del suolo. Per analizzarla, ci si è affidati all’indice QBS-ar, acronimo di “Qualità Biologica del suolo: artropodi”, che analizza tutti i gruppi di microartropodi presenti nel terreno, ovvero  insetti, aracnidi, miriapodi, crostacei. Se l’ecosistema suolo non è disturbato da attività antropiche, tenderanno a essere presenti molti gruppi particolarmente adattati alla vita in questo ambiente. Al contrario, se il suolo viene “turbato” e subisce degli impatti, i gruppi più adattati al suolo tenderanno a scomparire e resteranno solo quelli meno adattati. Le parcelle dei terreni analizzati  hanno evidenziato un valore uguale a quello che si potrebbe trovare nel suolo di un bosco ovvero un terreno pressoché incolto, vergine e “vivo””. Un risultato davvero straordinario per dei terreni coltivati che vantano una vita biologica del suolo molto alta.

 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *