LA LOTTA PERCHE’ IL DIABETE NON CI RUBI LA VISTA

Per tutto il mese di febbraio 30 centri oculistici di eccellenza, con decine di specialisti, saranno a disposizione per visite e diagnosi gratuite mirate a scoprire la maculopatia e la retinopatia, gravi complicanze del diabete; patologie che insidiano la vista e possono condurre a cecità.

 

Questa grande campagna di screening per individuare in fase precoce una malattia che comporta gravi complicanze, è realizzata con la partecipazione di Centri pubblici e privati, con il contributo di Università e società scientifiche e con il patrocinio di enti comunali e ministeriali.

Si realizza in questo modo un nuovo concetto di assistenza sanitaria; il raggiungimento di una condizione di salute ottimale sia per il singolo sia per la collettività, dove il compito non è solo dello Stato, ma della società nel suo complesso che contribuisce a garantire il benessere psicofisico con un’attenta prevenzione e con un’incisiva terapia. Dall’antico ottocentescoWelfare State si sta passando alla Welfare Community con la partecipazione attiva e consapevole di tutta la società nelle sue molteplici forme.

E naturalmente l’informazione, capillare e completa, gioca un ruolo fondamentale. La campagna di febbraio, che ha il patrocinio del Ministero della Salute, vuole anche rendere ancora più solido un modello di collaborazione iniziato negli scorsi anni tra i responsabili della salute pubblica e i 30 centri oculistici che hanno aderito all’iniziativa, mettendo a disposizione gratuitamente sia i propri specialisti sia le costose e aggiornatissime attrezzature.

Promosso dal Centro Ambrosiano Oftalmico di Milano (di cui il dottor Lucio Buratto è direttore scientifico) e dall’Ospedale-Università Vita Salute San Raffaele di Milano (di cui il professor Francesco Bandello è ordinario di oftalmologia), lo screening si prefigge l’obiettivo di individuare i casi “sommersi” che spesso, arrivando troppo tardi all’osservazione e alla diagnosi dello specialista, diventano molto più difficili e onerosi da curare.

Alla base di una mobilitazione che parte dalla front line degli ottici e dei farmacisti e passa dalla rete dei medici di famiglia, ci sono i numeri di un allarme rosso sul diabete, tanto che l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha parlato di “pandemia”: nel mondo i diabetici sono 443 milioni, e si stima che saliranno a 700 milioni nel 2025.

In Italia, secondo l’Istat, il diabete colpisce il 5,5% della popolazione, circa 3,2 milioni di persone. Molti di essi – se non diagnosticati e curati in tempo – rischiano gravi deficit visivi e addirittura la cecità. Bisogna salvarli dal buio.

 

NELLA FOTO IL DOTTORE LUCIO BURATTO

 

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