Il cocktail naturale contro l’infertilità maschile

Un recente studio condotto da due importanti gruppi di ricerca evidenzia come mio-inositolo, acido alfa-lipoico, acido folico, betaina e vitamine migliorino la qualità spermatica

di Lorenzo Secondini, Direttore Ricerca e Sviluppo di Laborest Italia

 

Una meta-analisi apparsa su Human Reproduction Update segnala un dimezzamento degli spermatozoi presenti nello sperma di soggetti maschili di Europa (con particolare riferimento alla regione del Nord), Australia e Nuova Zelanda. Tra il 1973 ed il 2011, si è passati da 99 milioni per millilitro a 47 milioni: parliamo di una riduzione del 50-60%. Sotto i 40 milioni si ha un rischio elevato di difficoltà a fecondare, tenendo conto anche che solo il 10-15% degli spermatozoi totali è idoneo a tale scopo. In Italia, secondo il Registro Nazionale sulla Procreazione Medicalmente Assistita dell’Istituto superiore di Sanità, valutando le coppie che si rivolgono ai centri specializzati, si stima una percentuale di uomini infertili del 29,3%.

Fattori ormonali e ambientali, come fumo, consumo di alcol e droghe o inquinamento e malattie andrologiche (es. varicocele, fimosi, etc.) spesso trascurate, sono alla base del fenomeno.

Entrando più nello specifico, la riduzione della motilità e il numero di spermatozoi e il cambiamento nella loro morfologia sono alcune delle cause più rilevanti di infertilità maschile. La produzione di specie reattive dell’ossigeno può influenzare le caratteristiche sopra citate oltre alla stabilità del DNA degli spermatozoi.

Cercando di escludere le cause organiche e concentrandosi su inquinamento, stress e alimentazione, un aiuto contro l’infertilità maschile può arrivare dalla Nutraceutica.

Di recente due importanti gruppi di ricerca capitanati dal Prof. Rago (resp. del centro per l’infertilità del Pertini di Roma) e dalla Prof.ssa Anserini (resp. Del centro per l’infertilità del San Martino di Genova) hanno realizzato uno studio (pubblicato su European Review for Medical and Pharmacological Sciences 2018 Oct) per valutare l’effetto del trattamento combinato di un pool di sostanze naturali come  mio-inositolo, acido alfa-lipoico, acido folico, betaina e vitamine sui parametri dello sperma di uomini sub-fertili.

Sono stati reclutati 143 uomini sub-fertili, di età compresa tra i 26 e i 53 anni, non fumatori, senza patologie testicolari, con un normale profilo endocrinologico / metabolico e nessun consumo concomitante di farmaci. Tra i 118 uomini che soddisfano i criteri di inclusione, 10 pazienti (8,4%) sono stati persi al follow-up e in 8 casi (6,8%) la partner è rimasta incinta spontaneamente. Pertanto,100 pazienti hanno completato lo studio e l’analisi dello sperma è stata eseguita prima e dopo 90 giorni di trattamento.

I risultati hanno dimostrato che la qualità dello sperma è migliorata, con un aumento statisticamente significativo della concentrazione spermatica (+41,2%), del numero di spermatozoi (+50%), della motilità progressiva (+31,6%), del conteggio totale degli spermatozoi mobili (120%) e della normale morfologia dello sperma (+60%).

Si tratta di un risultato particolarmente significativo. Questo studio ha dimostrato infatti per la prima volta che una combinazione di nutraceutici composti da mio-inositolo, acido alfa-lipoico, acido folico, betaina e vitamine migliora i parametri dello sperma in uomini sub-fertili.

Ovviamente saranno necessari ulteriori studi di maggiori dimensioni per poter confermare l’efficacia di queste e altre sostanze naturali nel co-trattamento dei problemi legati all’infertilità. La letteratura ha già dimostrato che altre sostanze come il coenzima Q10 e lo zinco sono in grado di migliorare le possibilità di ottenere una gravidanza spontaneamente o dopo la riproduzione assistita.

 

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