Cambiamento climatico e globalizzazione come principali cause…………

……………di un prevedibile incremento delle malattie causate da zanzare, principali vettori di virus anche pericolosi. La diagnosi molecolare, un efficace aiuto nei laboratori degli ospedali italiani che si attrezzano all’aumento dei casi di contagio prevedibili per la prossima estate

La prevenzione: dalle buone abitudini domestiche, come togliere l’acqua dai sottovasi, alle corrette politiche di disinfestazione da parte delle istituzioni territoriali

 

Non è mai troppo presto per pensare all’estate e a che cosa fare per ridurre il rischio di malattie trasmesse da punture di insetti come West Nile Virus (WNV), Usutu, Zika, Chikungunya e Dengue, virus con cui devono fare i conti oggi anche gli ospedali italiani. Le malattie trasmesse all’uomo attraverso la puntura di insetti rendono urgente disporre di sistemi diagnostici in grado di discriminare rapidamente tra infezioni in grado di causare manifestazioni sintomatiche simili. Anche se al momento non sono disponibili cure specifiche o vaccini per questi virus è, però, importante diagnosticarne la presenza tempestivamente e con certezza a fini epidemiologici, di valutazione prognostica e per l’ottimizzazione della terapia di supporto.

 

Tra le infezioni virali trasmesse da insetti che sono già ben radicate in Italia, una posizione preminente tocca alla febbre da virus West Nile, o WNV, il cui vettore è la zanzara comune (Culex pipiens). L’aumento delle temperature favorisce la proliferazione delle zanzare e la sopravvivenza delle uova durante la stagione invernale aumenta. “Sono quindi importanti le misure di prevenzione- Massimo Galli, che è anche direttore della divisione universitaria di malattie infettive dell’Ospedale Sacco di Milano e Presidente SIMIT, Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali – che si fondano su corrette politiche di sorveglianza entomologica e di lotta ai vettori.”

L’utilizzo delle biotecnologie alla base di test diagnostici, in uso ormai da tempo nei laboratori di analisi degli ospedali, permette di disporre di una base di informazioni sempre più ampia e velocemente acquisibile, a beneficio della cura delle malattie. “Nel caso del WNV, più in dettaglio, il test Quanty West Nile Virus, utilizza la tecnologia Real Time PCR (Reazione a Catena della Polimerasi Tempo Reale) e dà risultati in circa 2 ore. Durante la reazione, inoltre, è possibile identificare i pazienti positivi al WNV e discriminarli dai campioni positivi per Usutu Virus.  Insomma con un unico test, in maniera veloce e sicura, si può verificare l’esistenza dei due virus evitando rischi di falsi positivi del WNV che ha degli elementi del genoma in comune con l’Usutu”, commenta Carlo Roccio biologo, componente del comitato ricerca, sviluppo e innovazione di Federchimica, direttore scientifico Cerba HC Italia e amministratore delegato Clonit (foto di seguito). Inoltre, con la Real Time PCR si può ricavare un dosaggio quantitativo del microrganismo per seguire l’evoluzione della terapia anti-virale.

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