Al Policlinco Tor Vergata una rete dell’emergenza nel trattamento dell’ictus

Il perfezionamento del percorso diagnostico terapeutico e l’organizzazione della rete dell’emergenza nel trattamento dell’ictus in fase acuta rappresenta un anello fondamentale della catena di cura. Al Policlinico di Tor Vergata sono stati trattati nel 2018 circa 140 pazienti, ottenendo una completa autonomia funzionale valutata a 3 mesi nel 50% circa dei casi, nonostante l’estrema gravità dei sintomi all’esordio. L’ottimizzazione dei percorsi e la formazione del personale dedicato sono elementi fondamentali per la corretta gestione di una patologia così grave per la quale il tempo di trattamento rimane un fattore determinante.

 

“Il processo di invecchiamento della popolazione– spiega Marina Diomedi, responsabile della Stroke Unit della Fondazione Policlinico Tor Vergata – ha portato ad un aumento del numero di pazienti colpiti da ictus ma questi possono contare su una maggiore efficienza della rete dell’emergenza ictus che permette loro di arrivare al setting più appropriato in tempo utile per un trattamento. È però necessario che il paziente riconosca i sintomi e agisca con tempestività rivolgendosi a centri Hub specializzati. Il Policlinico Tor Vergata, in quanto hub della rete per l’ictus, serve un bacino d’utenza di circa 1.800.000 persone ed esegue ogni anno un numero sempre crescente di trombectomie, uno dei più alti in Italia”. 

La Stroke Unit della Fondazione Policlinico Tor Vergata, punto di riferimento per la presa in carico in emergenza del paziente colpito da ictus, promuoverà nel corso dell’anno iniziative di sensibilizzazione e formazione, in linea con quanto suggerito dallo Stroke Action Plan for Europe 2018-2030 firmato dalla Stroke Alliance For Europe (SAFE) e l’European Stroke Organization (ESO). Tra queste l’avvio del primo master universitario di II livello “La gestione dell’ictus in fase acuta” e la promozione di eventi diretti alla popolazione per migliorare le conoscenze sulla prevenzione ed i segni precoci dell’ictus.

 

Il Master

Il primo master universitario di II livello “La gestione dell’ictus in fase acuta – Management of acute stroke” partirà il prossimo 22 febbraio all’Università Tor Vergata. Coordinato dalla professoressa Marina Diomedi, il master si propone di fornire le competenze derivanti da un approccio multidisciplinare nella gestione dell’ictus ischemico ed emorragico in fase acuta.

Aperto ai laureati in medicina e chirurgia con diploma di specializzazione in neurologia, radiodiagnostica, medicina fisica e riabilitazione; ha una durata di 16 mesi e l’attività didattica si articola in 7 diversi insegnamenti: fisiopatologia e modelli sperimentali dell’ictus, diagnostica neuro vascolare per immagini, diagnostica clinica dell’ictus cerebrale, terapie dell’ictus cerebrale e gestione delle complicanze, riabilitazione neuromotoria e cognitiva, programmazione sanitaria dei servizi della rete ictus, metodologia della ricerca.

 

La Stroke Unit del Policlinico Tor Vergata è un’unità sub-intensiva dotata di 8 letti per il monitoraggio dei parametri vitali dei pazienti colpiti da ictus ischemico ed emorragico, nata nel 2006, si avvale di un team multidisciplinare formato da radiologi interventisti, neuroradiologi e neurochirurghi, oltre ad un team di medici ed infermieri formato e dedicato per la gestione di questi pazienti. Nel corso degli anni il personale della stroke unit ha raggiunto un alto livello di competenze così come dimostrato dagli ottimi risultati ottenuti, nonostante la gravità clinica dei pazienti.

Collabora in vari progetti di ricerca sia nazionali che internazionali come con il Royal Melbourne Hospital di Parkville, in Australia con l’obiettivo di migliorare il percorso diagnostico e terapeutico nonché l’outcome funzionale del paziente in fase acuta.

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