XII CONVEGNO LIVER-POOL “Donare…. per Vivere” Dedicato ai donatori e alle loro famiglie

25 maggio 2019  Milano     Aula Magna “Mangiagalli” Policlinico

Liver-Pool – Federazione Nazionale delle Associazioni di Volontariato per le Malattie Epatiche ed il Trapianto di Fegato – presenta il 25 maggio a Milano il XII convegno Liver-Pool “Donare…per Vivere”.

 

Composta da 13 associazioni federate con migliaia di iscritti in tutta Italia, Liver-Pool è impegnata da anni in campagne a favore della donazione degli organi, perseguendo tre principali finalità: sostenere l’assistenza dei malati prima, durante e dopo i trapianti; aumentare il numero dei donatori attraverso iniziative ed eventi divulgativi e informativi; promuovere la prevenzione e allo stesso tempo finanziare la ricerca.

 

Il XII convegno Liver-Pool vuole mettere in evidenza il valore del dono e della solidarietà, con l’obiettivo di garantire a tutti un miglioramento della qualità della vita e in alcuni casi una vera e propria rinascita. Un convegno dedicato dunque ai donatori e alle loro famiglie, che racconteranno le proprie storie vere, attraverso la viva voce dei protagonisti, di coloro che hanno ricevuto un trapianto di cuore, fegato e rene a confronto con i chirurghi che hanno realizzato l’intervento e in alcuni casi anche con i loro donatori, nel caso di trapianto da vivente.

 

Per Liver-Pool da sempre è importante valorizzare il volontariato, soprattutto in un momento come questo in cui il governo sembra voler alzare le imposte al terzo settore.

Nel caso dei trapianti la sensibilizzazione alla donazione è fondamentale al fine di dare un’informazione corretta e di qualità ai cittadini, oltre che una maggiore consapevolezza su un argomento così complesso, ma che riguarda da vicino la vita di ciascuno di noi.

Il XII convegno Liver-Pool si pone dunque l’obiettivo di creare un circolo virtuoso che va al di là del trapianto in sé per sé, ma che vuole e deve mettere in relazione medici e pazienti, volontari e istituzioni, su tutto il territorio nazionale, ponendo realmente il malato al “centro” delle strategie di cura.

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