LIMONE DI ROCCA IMPERIALE IGP, IL SUCCOSO

Situata proprio a metà dell’arco che circoscrive il grandioso Golfo di Taranto, a 4 km dal mare e su di un colle appenninico, sorge sontuosa Rocca Imperiale, un piccolo comune della provincia di Cosenza nella regione Calabria, al confine con la Basilicata.

 

 

Il suo abitato è disposto a gradinata ai piedi del grandioso castello-fortezza, a forma di nave con la prua a Sud, che fu costruita da Federico II di Svevia nel XIII° secolo.

La vista è magnifica: il territorio è caratterizzato dal susseguirsi di declivi, di ondulazioni e di avvallamenti ammantati di verde dove si scorgono le zone archeologiche di Siri, Eraclea, Pandosia e Metaponto, culle della prima civiltà Italica.

 

Rocca Imperiale è bagnata dalle acque del mar Jonio per 7 km e la spiaggia è alternata da scogli, ciottoli e fine sabbia dorata verso il confine Lucano.

 

 

In questo comune affascinante si produce il Limone di Rocca Imperiale IGP, un frutto proveniente dalla cultivar Femminello, appartenente alla specie botanica Citrus mimun Burm, meglio conosciuto come il limone rifiorente, poiché fiorisce almeno 4 volte all’anno, producendo frutti caratteristici per ogni fioritura.

 

Caratteristiche

Ha forma allungata, di medie dimensioni, con un peso superiore ai 100 grammi e con buccia a spessore sottile/medio e di grana fine. È caratterizzato dalla quasi assenza di semi, dalla polpa di colore giallo pallido e succo abbondante e chiaro, con scarsa acidità.

 

Non è amaro e il profumo è intenso ed eccellente. Uno studio effettuato dall’Università della Calabria ha messo in risalto le caratteristiche morfologiche e qualitative dei frutti, confrontandole con le stesse caratteristiche di limoni prodotti in altre zone.

 

Lo studio effettuato ha calcolato la resa in succo e la superficie della polpa che risultano maggiori nei limoni di questo territorio rispetto agli altri . Queste caratteristiche, unitamente a quella relativa alla buccia, che presenta alte percentuali di limonene, (superiore al 70%) sono state utilizzate come indice di qualità del limone di Rocca.

 

 

Il suo succo e i suoi oli essenziali lo rendono particolarmente adatto nella preparazione di dolci, sorbetti e gelati. La buccia può essere utilizzata in bevande quali thè o acqua tonica. In cucina si apprezza al meglio anche su primi e secondi piatti sia a base di pesce che di carne. È usato, inoltre, per la preparazione di prodotti da forno e liquori.

 

Zona di produzione

Deve le sue peculiarità alle particolari condizioni pedoclimatiche del territorio: difatti la protezione delle colline a Nord-Ovest e l’azione mitigatrice del mare a Sud-Est, creano un particolare microclima non riproducibile in altre zone.

 

Alla creazione del particolare clima concorrono gli inverni particolarmente miti e le temperature che non sono inferiori a 0°C, oltre alla scarsa presenza del fungo Deuteromicete Phoma tracheiphila, agente del malsecco, che ha condizionato negativamente, quasi tutte le aree della vecchia limonicoltura italiana.

 

Fasi di produzione

La pianta ha la capacità di dare fiori e frutti più volte in un anno e vengono catalogati in forza del periodo di raccolta in “primofiore” o “invernali” (raccolti da fine ottobre ad aprile), “bianchetti” (da maggio a giugno) e “verdelli” (da agosto ad ottobre).

 

 

Le condizioni pedoclimatiche della zona di produzione consentono alle piante di mantenere a lungo i frutti sull’albero, senza interventi di forzatura: l’epoca di raccolta è tutto l’anno e deve essere effettuata con la massima cura, per evitare danni ai frutti e l’eventualità che vengano insidiati dai parassiti fungini.

 

E’ vietata ogni forma di raccolta diversa da quella effettuata manualmente anche con l’ausilio di pinze. Occorre raccogliere con tempo asciutto e nelle ore in cui i frutti siano liberati dalla rugiada, condensatasi durante la notte precedente.

 

Cenni storici

Da un punto di vista storico la produzione, la cultura del Limone di Rocca Imperiale e il suo legame con l’ambiente, risalgono al Seicento. La più antica fonte storica finora rinvenuta sulla presenza del limone a Rocca Imperiale si riconduce al secolo XVII.

 

Sebbene si possa supporre che questo agrume venisse coltivato ancor prima del 1644, è nel periodo compreso tra il 1865 e il 1870 che si registrano le prime operazioni relative alle esportazioni del prodotto, in occasione delle fiere che si svolgevano a Napoli e alle quali parteciparono i primi commercianti.

 

 

L’impulso maggiore alla coltivazione del limone in questa area avvenne alla fine degli anni ’50, quando alle coltivazioni tradizionali si sostituirono ben presto gli impianti specializzati ancora oggi in produzione.

 

L’uso consolidato del nome “Limone di Rocca Imperiale” è affermato da oltre venticinque anni e questa denominazione usata correntemente, anche nelle regioni limitrofe, è dimostrata vari scritti.

 

In primis dai documenti commerciali e di trasporto delle aziende del comprensorio, ma anche da documenti parrocchiali, da manifestazioni fieristiche locali e incontri promossi dalle organizzazioni professionali agricole.

 

Consorzio per la tutela e la valorizzazione

del limone di Rocca Imperiale

Via Castello Aragonese, 42

87074, Rocca Imperiale (CS)

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