Robot: l’esoscheltro più avanzato alla scuola europea di riabilitazione

Un innovativo esoscheletro che interpreta gli impulsi nervosi che arrivano ai muscoli e aiuta i pazienti dopo traumi midollari o ictus è una delle tante novità di cui si parlerà alla 2° European R2S2, la Robotic Rehabilitation Summer School, in programma all’Istituto di Riabilitazione Santo Stefano di Porto Potenza Picena (MC) dal 13 al 18 maggio.

 

L’evento scientifico è organizzato dal Gruppo Santo Stefano Riabilitazione e promosso dall’European Society for Physical & Rehabilitation Medicine, con il patrocinio della European Union of Medical Specialists Section of Physical and Rehabilitation Medicine (PRM-UEMS), della Società Italiana di Medicina Fisica e Riabilitativa (Simfer) e della Società Italiana di Riabilitazione Neurologica (SIRN).

L’innovativo esoscheletro è denominato HAL – il nome è lo stesso del supercomputer di ‘2001 Odissea nello Spazio’ – ed è il più evoluto sistema di riabilitazione robotica, un’interfaccia neuro-funzionale in grado di leggere e interpretare i segnali muscolari e nervosi del paziente, consentendo il recupero delle capacità motorie.

L’impiego di tecnologie robotiche rappresenta una delle prospettive più promettenti in riabilitazione e per questa ragione il Gruppo Santo Stefano Riabilitazione ha investito molto in questo ambito tanto da disporre di 16 tipi di diverse strumentazioni e tecnologie robotiche nei suoi 14 centri di riabilitazione – distribuiti tra Marche, Umbria, Emilia-Romagna, Lombardia, Trentino-Alto Adige, Veneto e Campania. Il Gruppo dispone in totale di 1.505 posti letto, accreditati con il SSN, e lo scorso anno ha seguito 8.500 pazienti, di cui oltre 1.400 con esiti di patologie di origine neurologica.

 

 

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