Cento giorni dello scrittore salentino Cesario Picca

Dalla storia d’amore tra un lord scozzese e la sua giovane governante salentina parte la corsa contro il tempo per fermare un apocalittico progetto di clonazione.

 

È l’incipit del romanzo Cento giorni dello scrittore salentino Cesario Picca. Una intensa e struggente storia d’amore che affronta il tema della clonazione in un contesto escatologico impregnato di mistero e misticismo. Dopo aver mangiato dell’albero della conoscenza, l’uomo è convinto di potersi autodeterminare smarcandosi dal giogo di quel Dio che vede come un burattinaio. E così facendo innesca una sorta di Armageddon per la supremazia del bene sul male che si svolge intorno ad un apocalittico progetto di clonazione.

Toccherà proprio alle vittime della manipolazione genetica riscattare il sacro dono della vita attraverso la missione che il Signore ha deciso di affidare loro. Una corsa contro il tempo, da Natale a Pasqua, per cambiare il destino. O riportando la Luce del Cristo risorto nel mondo o condannando l’uomo al buio della dannazione eterna.

Con il romanzo Cento giorni, lo scrittore salentino Cesario Picca si allontana dai suoi gialli e dal cronista Rosario Saru Santacroce (protagonista dei sei romanzi noir Tremiti di paura, Gioco mortale, Il dio danzante, Vite spezzate, L’intrigo e Il filo rosso). E lo fa per affrontare un genere letterario che ha il suo fascino. Un romanzo d’amore che conserva, comunque, un’aura di mistero in un contesto escatologico.

Salentino di origine e bolognese d’adozione, per oltre vent’anni Cesario Picca si è occupato di cronaca nera e giudiziaria. Nel 2002 è stato insignito del premio ‘Piero Passetti – cronista dell’anno’ grazie a un’inchiesta giornalistica.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *