Riabilitazione a distanza: si può fare

Telemedicina per il monitoraggio e la gestione di medio e lungo periodo dei pazienti cronici attraverso la piattaforma che garantisce le cure a domicilio

La sperimentazione è già in corso e i pazienti con patologie croniche di particolare rilevanza che devono svolgere attività riabilitative in modo costante, oggi, lo possono fare a casa.

È la piattaforma SIDERA^B a garantire la continuità di cura al domicilio, supportata da tecnologie innovative, per persone con bronco-pneumopatia cronica ostruttiva, malattia di Parkinson e patologie neurodegenerative, scompenso cardiaco cronico.

Per loro la possibilità di attività riabilitative personalizzate a casa, sotto il costante monitoraggio degli operatori sanitari in merito al grado di aderenza al programma, ma anche di alcuni parametri vitali. Il sistema fornisce, infatti, la possibilità di modificare in tempo reale il piano riabilitativo del paziente, in caso di difficoltà o problematiche.

In questo momento di emergenza, tutti i pazienti che stanno utilizzando la piattaforma SIDERA^B, stanno proseguendo lo studio, monitorati da remoto dai clinici, senza rischi per gli stessi e senza un’interruzione del servizio, come stanno purtroppo sperimentando i pazienti cronici che seguono un percorso riabilitativo e di cura tradizionale.

Chi necessita, infatti, di riabilitazione ambulatoriale oggi non può vedersi garantito il servizio; chi, invece, è degente, all’interno delle strutture riabilitative, non può essere visitato dai parenti, con un negativo impatto psicologico.

 

Il coinvolgimento del Centro sull’Economia e il Management nella Sanità e nel Sociale della LIUC Business School.

-Utopico che si possa ampliare l’attuale livello di applicazione di tali
soluzioni smart anche alla cura dei pazienti?

“Niente affatto, anzi, siamo in presenza di un vero e proprio cambio del
modello di cura che può portare solo vantaggi, sia ai pazienti sia alle
organizzazioni sanitarie. Si chiama telemedicina ed è l’insieme di tecniche
mediche che, unitamente alle applicazioni tecnologiche e digitali, permette di
garantire prestazioni sanitarie e socio-sanitarie a distanza, non solo quindi in
ambito riabilitativo, ma per molte e differenti patologie”, annotano Elisabetta
Garagiola, Marzia Bonfanti ed Emanuela Foglia del Centro sull’ Economia
e il Management nella Sanità e nel Sociale della LIUC Business School.
“In questa situazione di emergenza globale, tale soluzione potrebbe essere
estesa anche per le visite di controllo urgenti e non procrastinabili: con
sistemi a distanza, si eviterebbero il più possibile gli accessi in ospedale
eliminando situazioni pericolose di contagio e garantendo al tempo stesso la
continuità di servizio che manca in questo momento storico”.
La nostra Università è parte integrante della valutazione e proposta di
soluzioni tecnologiche avanzate, proattive verso il cambiamento di paradigma
di cura. Siamo coinvolti nella valutazione economica, organizzativa e di
sostenibilità del sistema di teleriabilitazione attraverso il progetto
SIDERA^b (Sistema Integrato DomiciliarE di Riabilitazione Assistita orientato
al Benessere), con un ampio partenariato multidisciplinare caratterizzato da
partner industriali (Telbios s.r.l. Amiko s.r.l. Grifo Multimedia s.r.l. Tenacta
Group s.p.a.) e di ricerca (Fondazione Don Carlo Gnocchi – Onlus;
Politecnico di Milano; Università degli Studi Milano – Bicocca) e al
coinvolgimento di una estesa rete territoriale di stakeholder, Aziende Socio
Sanitarie Territoriali e Agenzie di Tutela della Salute.

nelle foto:

Elisabetta Garagiola, Emanuela Foglia e Marzia Bonfanti del Centro sull’ Economia
e il Management nella Sanità e nel Sociale della LIUC Business School

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