Giornata Mondiale della Prematurità: 5 geni del passato venuti al mondo prima del termine

Top Doctors® ricorda l’importanza di richiamare l’attenzione sulla prematurità neonatale e sulle sue problematicità. Con le giuste cure e terapie, la maggior parte dei nati prematuri recupera nel breve periodo, per condurre poi una vita normale, o addirittura straordinaria

 

 

 

Si celebra il 17 novembre la Giornata Mondiale
della Prematurità (World Prematurity Day), un’iniziativa istituita per richiamare l'attenzione e
sensibilizzare sulla prematurità neonatale, condizione estremamente diffusa nel mondo. Secondo
le stime dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, a livello globale sono infatti 15 milioni i bambini
che ogni anno nascono prematuri, mentre in Italia sarebbero circa 32mila i neonati pretermine,
ovvero venuti alla luce prima della 37esima settimana di gestazione.
Fin dai primi istanti di vita, questi bimbi necessitano di terapie intensive neonatali specifiche per le
loro esigenze, soprattutto nei casi dei “molto pretermine” e degli “estremamente pretermine”
(rispettivamente sotto le 32 o le 28 settimane di gestazione), che risultano i più problematici. Con
le giuste cure e attenzioni, nella stragrande maggioranza dei casi, i nati prematuri recuperano però
in breve periodo, per condurre poi una vita normale, o addirittura straordinaria.
Top Doctors® (www.topdoctors.it), azienda specializzata in servizi tecnologici per la sanità
privata, come telemedicina, ricerca e selezione del miglior specialista, ha infatti individuato 5
famosi personaggi del passato che, nonostante la nascita prematura, sono poi riusciti ad
esprimere, in diversi campi, tutta la loro genialità. Eccoli:
 Albert Einstein: l’autore della teoria della relatività nacque con 2 mesi di anticipo. Secondo
alcune fonti, la testa del piccolo Albert era di forma anomala e dimensioni esagerate, cosa
che preoccupò non poco la madre. Inoltre, fino ai 9 anni, avrebbe sofferto di ritardi nello
sviluppo. Questo non gli ha però impedito, da adulto, di divenire lo scienziato più noto di
tutti i tempi.
 Pablo Picasso: anche il poliedrico artista, pittore e scultore spagnolo è nato prematuro.
Addirittura, l’ostetrica che si stava occupando del parto pensò che il bimbo fosse morto. In
casa c’era però anche lo zio di Pablo, medico, che prese in mano la situazione e riuscì a
rianimarlo.
 Sir Isaac Newton: Alla nascita, il peso del piccolo Isaac era di sole 3 libbre, ovvero poco
più di 1,3 kg. Le probabilità di sopravvivenza, all’epoca, erano bassissime, ma il bambino
non si è arreso, ha combattuto ed è cresciuto fino a diventare il teorico della legge di
gravitazione universale.
 Victor Hugo: anche il famoso romanziere francese, autore de I Miserabili e Il Gobbo di
Notre Dame, nacque prematuro: la madre lo descriveva come "non più lungo di un coltello"
e a 15 mesi aveva ancora scarso controllo del collo e della testa.

 Winston Churchill: ufficialmente, il grande statista è venuto al mondo 2 mesi prima del
previsto, a seguito di una brutta caduta della madre. In realtà, nel suo caso ci sono dubbi
sull’effettiva prematurità: alcuni storiografi sostengono infatti che la signora Churchill fosse
già incinta al momento delle nozze, celebrate in tutta fretta.
Al di là di questi casi eccezionali, la nascita pretermine può comportare rischi e problematiche
importanti. Il Professor Corrado Moretti, Pediatra di Top Doctors®, spiega: “L’insufficienza
respiratoria dovuta alla immaturità strutturale del polmone è la patologia più frequente in un
bambino nato prematuro.  Il trattamento con ossigeno e ventilazione meccanica può determinare,
in particolare per i nati prima della 28esima settimana, conseguenze non solo sulla funzionalità del
sistema respiratorio, ma anche sul sistema nervoso e sulla retina. Inoltre, data l’immaturità del loro
sistema immunitario, esiste anche il rischio di infezioni. Le moderne tecniche di assistenza
respiratoria non invasiva ed una adeguata terapia antibiotica hanno permesso di ridurre
notevolmente l'incidenza e la gravità di queste complicazioni.”

Cosa succede, una volta che il neonato viene dimesso? “I genitori devono affidarsi ad un team che
segua il follow up del bambino, percorso che consiste nella valutazione di eventuali disturbi di tipo
pediatrico, neurosensoriale e comportamentale e nella programmazione di interventi precoci per la
loro soluzione. Tale percorso deve includere anche un programma di counselling finalizzato al
supporto dei genitori” conclude il Prof. Moretti.

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