EMANUELA ZUCCARO RICEVE UN FINANZIAMENTO DI 60.000 EURO DALLA FONDAZIONE AriSLA PER IL PROGETTO “MOVER”

Prestigioso riconoscimento del lavoro svolto dalla giovane ricercatrice del team della
Prof.ssa Maria Pennuto nel Dipartimento di Scienze Biomediche dell’Università di
Padova e all’Istituto Veneto di Medicina Molecolare (VIMM)
Emanuela Zuccaro, giovane ricercatrice del VIMM e dell’Università di Padova, ha ottenuto un
finanziamento di 60.000 per la durata di 12 mesi nell’ambito del bando aperto dalla Fondazione
AriSLA – Fondazione Italiana di ricerca per la Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA), che da anni
sostiene la ricerca scientifica di eccellenza.
Il progetto “MOVER” è stato selezionato e incluso tra i sette progetti vincitori del bando 2020
aperto da AriSLA la scorsa primavera per selezionare i migliori progetti di ricerca in Italia sulla
SLA, gravissima malattia neurodegenerativa che solo nel nostro Paese colpisce oltre 6.000 persone
e per la quale ad oggi non esiste una cura efficace.
Partendo dall’osservazione che non tutti i neuroni sono suscettibili alla degenerazione allo stesso
modo, il progetto elaborato dalla Dott.ssa Zuccaro si è posto l’obiettivo di studiare la diversa
vulnerabilità dei motoneuroni nella SLA attraverso l’identificazione del profilo trascrizionale di
specifici gruppi neuronali e ad indagare sulla suscettività selettiva di specifici gruppi neuronali nella
SLA attraverso l’identificazione di profili molecolari sottotipo specifici.
Inoltre, per comprendere quali siano i fattori molecolari che portano ad un diverso decorso della
patologia, verranno isolati e analizzati i motoneuroni derivati da un modello murino di SLA in due
differenti stadi della patologia, con lo scopo ultimo di portare all’identificazione dei meccanismi
molecolari responsabili per la degenerazione selettiva di neuroni nella SLA, portando così alla luce
nuovi candidati per lo sviluppo di nuove terapie.
Emanuela Zuccaro, giovane ricercatrice e madre di due bambini, rappresenta una delle eccellenze
dell’Università di Padova e del VIMM, dove ha iniziato la propria ricerca sullo studio della
vulnerabilità selettiva di sottoclassi di motoneuroni e malattie neurodegenerative.

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