Ansia, stress e disturbi del sonno: come il microbioma influenza la nostra salute mentale

Stipulato un accordo di ricerca tra FEM, Università di Southampton e OptiBiotix Health per
esplorare gli effetti benefici del microbioma

 

 

 

I probiotici e il microbiota intestinale stanno dimostrando di avere effetti benefici sulla
qualità del sonno, aprendo così gli studi sull’effetto degli integratori a base di probiotici.
In questa direzione si muove il recente accordo sottoscritto tra la Fondazione Edmund
Mach, la School of Human Development and Health (HDH) della Facoltà di Medicina
dell'Università di Southampton e l’azienda OptiBiotix Health che hanno appena avviato un
progetto di ricerca per esaminare il ruolo di integratori a base di probiotici che possono
modulare il microbioma per migliorare il sonno, lo stress e l'ansia.
L'Unità di nutrizione e nutrigenomica della FEM ha competenze riconosciute a livello
internazionale nello studio dei probiotici, prebiotici, polifenoli e alimenti funzionali. In particolare
l’obiettivo è “misurare” come i microbiomi lungo la catena alimentare possono essere sfruttati per
migliorare la qualità nutrizionale degli alimenti, la sostenibilità alimentare e migliorare la salute
umana, con un interesse specifico per i prodotti lattiero-caseari fermentati, gli ingredienti
funzionali, gli alimenti vegetali integrali, le loro frazioni bioattive (fibre, prebiotici e polifenoli) e i
probiotici.
Gli altri due partner di questo progetto sono la School of Human Development and Health (HDH)
della Facoltà di Medicina dell'Università di Southampton, dove sarà svolto il progetto,
riconosciuta a livello internazionale per la sua ricerca multidisciplinare nell'area della nutrizione e
del metabolismo e l’azienda OptiBiotix Health che sviluppa composti probiotici per combattere
l'obesità, il colesterolo alto, il diabete e la cura della pelle.
Nella fattispecie con questo accordo viene finanziata una borsa di dottorato per studiare la
capacità di prebiotici e probiotici di influenzare il sonno, lo stress e l'ansia. L'accordo include uno
studio umano in doppio cieco, controllato con placebo, condotto durante un periodo di
interruzione del sonno indotta da stress.

 

La ricerca fa seguito a una serie di pubblicazioni che indicano una relazione tra il microbiota
gastrointestinale, la neurobiochimica e il comportamento emotivo. Si basa sui risultati che
dimostrano come i prebiotici hanno ridotto l'ansia e la depressione nei partecipanti.
Kieran Tuohy, responsabile del Dipartimento qualità alimentare e nutrizione FEM spiega che “i
disturbi del sonno e l'apnea notturna sono fattori di rischio riconosciuti di cattiva salute metabolica
e rischio cardiovascolare e sono strettamente correlati allo stress. Ricerche recenti hanno
identificato un ruolo importante per il microbiota intestinale e specifici ceppi probiotici nella
regolazione non solo dei ritmi circadiani e dell'orologio intestinale, ma anche nella costruzione
della resilienza allo stress emotivo”. Con questo progetto si contribuirà alla comprensione dei
meccanismi biomolecolari che determinano i cambiamenti nei comportamenti emotivi.

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