L’ASST Gaetano Pini-CTO aderisce alla Giornata del Fiocchetto Lilla

Il 15 marzo si celebra in tutta Italia la Giornata nazionale contro i Disturbi
dell’Alimentazione. Gli specialisti dell’ASST indosseranno un fiocchetto lilla

 

 

 

L’ASST Gaetano Pini-CTO celebra la Giornata del Fiocchetto Lillia: gli
specialisti dell’ASST, in particolare l’equipe di Nutrizione Clinica, il 15 marzo indosseranno il
simbolo della giornata o un indumento di colore lilla. Promossa per la prima volta nel 2012
dall’Associazione Mi Nutro di Vita, l’iniziativa parte da un padre, Stefano Tavilla, che ha perso la
figlia Giulia a soli 17 anni in lista d’attesa per ricovero in una struttura dedicata alla bulimia proprio
il 15 marzo. Dal 2018, per volere della Presidenza del Consiglio, in questa data si celebra in tutta
Italia la Giornata nazionale contro i Disturbi dell’Alimentazione.
“È molto importante – spiega la dott.ssa Michela Barichella, Direttore della Nutrizione Clinica
dell’ASST Gaetano Pini-CTO – mantenere sempre alta l’attenzione sui disturbi dell’alimentazione
che secondo il Global Burden of Disease Study-GBD sono la dodicesima causa di disabilità per le
donne di età compresa tra i 15 e 19 anni in paesi ad alto reddito. Ed è ancora più importante
parlarne in questo periodo di pandemia perché, come ha rilevato il Centro Nazionale Dipendenze e
Doping dell’Istituto Superiore di Sanità, le misure di contenimento del Covid-19 aumentano il
rischio di ricadute e peggioramento dei disturbi dell’alimentazione o nonché l’insorgenza di
nuovi casi. Ecco perché abbiamo deciso di aderire all’iniziativa”.

 

La diagnosi di un Disturbo del Comportamento Alimentare (DCA), come ricorda l’esperta di
alimentazione che coordina le attività dell’ambulatorio di Dietologia, è complessa: “Diagnosticare
un DCA non è semplice, soprattutto quando i pazienti omettono di riferire comportamenti e
pensieri tipici dei disturbi alimentari. È importante quindi sensibilizzare la popolazione, in quanto
questi elementi spesso sono sottovalutati e causano conseguenze anche molto gravi”. L’esordio,
aggiunge la dott.ssa Baricella, si manifesta in età sempre più giovanile: la prevalenza è maggiore
nelle donne, ma non va sottovalutato il disturbo anche nella popolazione maschile. “Il consiglio è
che i famigliari e i Medici di Medicina Generale siano sempre più attenti ai comportamenti
ossessivi verso l’alimentazione e alla visione alterata dell’immagine corporea, al fine di
identificare i pazienti a rischio e inviarli agli specialisti”. È infatti importante affrontare il disturbo
con un equipe multidisciplinare che si avvale oltre che degli esperti di nutrizione (dietologo,
dietista e nutrizionista), anche di psicologi e psichiatri. Nei casi più gravi è fondamentale rivolgersi
a strutture dedicate, dove il paziente può essere seguito non solo ambulatorialmente, ma anche in
regime di ricovero.
Per individuare i servizi del territorio si può consultare la mappa nazionale presente sul sito
www.disturbialimentarionline.it o chiamare il Numero Verde SOS DA 800 180 969.

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