Donne e patologie reumatologiche, l’ASST Gaetano Pini-CTO presenta due studi

Due poster a cura degli esperti di Reumatologia Clinica sono stati presentati al 5°
Congresso Nazionale di Fondazione Onda e indagano l’uno gli effetti psicologici
della pandemia sulle pazienti, l’altro la gestione della gravidanza in donne con
Artrite Idiopatica Giovanile (AIG)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La differenza di genere dell’impatto psicologico dovuto alla
pandemia da COVID-19 nelle pazienti reumatologiche e l’impatto sull’andamento di malattia nelle
donne in gravidanza affette da Artrite Idiopatica Giovanile sono i temi dei due poster che sono
stati presentati al 5° Congresso Nazionale di Fondazione Onda dedicato alla Cronicità e alle
differenze di genere, a cui l’ASST Gaetano Pini-CTO ha partecipato in quanto parte del network
Ospedali Bollini Rosa. “Siamo molto felici di poter presentare questi due lavori che rappresentano
da un lato l’impegno della Reumatologia dell’ASST Gaetano Pini-CTO nel corso della pandemia a
sostegno dei nostri pazienti che notoriamente sono molto fragili e per questo più preoccupati degli
effetti del Covid-19 e, dall’altro, l’attenzione della nostra equipe verso la fertilità e la gravidanza,
un tema che fino agli anni 80’ era un tabù correlato alle malattie reumatologiche, mentre oggi le
nostre pazienti riescono a diventare mamme. È per noi importante che la medicina di genere faccia
sempre più passi in avanti, considerando che le patologie reumatologiche colpiscono in
maggioranza le donne per le quali sono necessarie cure specifiche”, commenta il prof. Roberto
Caporali, Direttore del Dipartimento di Reumatologia dell’ASST Gaetano Pini-CTO.
A occuparsi dell’impatto psicologico della pandemia sui pazienti reumatologici dopo la prima
ondata dell’emergenza Covid-19 è stata la dott.ssa Francesca Ingegnoli, parte del team di
Reumatologia clinica dell’ASST Gaetano Pini-CTO. “Per noi reumatologi è stato fondamentale
avere informazioni sull’impatto psicologico dell’emergenza Covid-19 nei nostri pazienti perché
questo aspetto influisce sulla gestione della malattia”, spiega l’esperta. Il progetto si chiama
INSIEME (Impatto psicologico della paNdemIa da coronaviruS covid-19 nei pazIenti con malattiE
reuMatichE). Lo studio è stato condotto in collaborazione con l’Università degli Studi di Milano,
mediante un questionario anonimo, divulgato da 11 associazioni di pazienti, in primis ALOMAR, e
dall’ASST Gaetano Pini-CTO. Dall’analisi del questionario è stato rilevato un maggior impatto
psicologico correlato alla pandemia da COVID-19 in termini di stress percepito e potenziale
disturbo post-traumatico nelle pazienti donne affette da malattie reumatiche: nei pazienti con
artrite, lo stress ha avuto effetti sul ciclo sonno-veglia per i quali il 65,6% riferisce di aver avuto
difficoltà a mantenere la durata del sonno, il 63,5% ad addormentarsi e il 29,9% ha manifestato
esperienze oniriche sulla pandemia. “Questo studio, pubblicato sulla rivista Bio Med Central
Psychiatry, ci ha permesso di capire come le strategie mirate al supporto psicologico siano
importanti per migliorare il ‘benessere’ delle pazienti con malattie reumatologiche, soprattutto in
periodo di emergenza”, conclude la dott.ssa Ingegnoli

La dott.ssa Maria Gerosa, ricercatore del Dipartimento di Scienze Cliniche e di Comunità
dell’Università degli Studi di Milano, parte del team di Reumatologia Clinica e referente della
Pregnancy Clinic, ambulatorio dedicato alle donne con patologie reumatologiche in età fertile che
desiderano avere un bambino dell’ASST Gaetano Pini ha studiato, in collaborazione con la
Reumatologia Pediatrica, l’outcome materno-fetale e l’impatto sull’attività di malattia in donne
in gravidanza affette da Artrite Idiopatica Giovanile (AIG). “Abbiamo deciso di lavorare a questa
ricerca perché i dati riguardanti la gestione della gravidanza nelle pazienti con Artrite Idiopatica
Giovanile (AIG) tutt’oggi sono scarsi. La maggior parte degli studi riporta un incremento del rischio
di parto pretermine e a basso peso alla nascita del neonato nelle donne con AIG. Inoltre, mentre
studi precedenti riportavano un basso rischio di riacutizzazione di malattia in gravidanza, una
recente pubblicazione riporta un alto tasso di riacutizzazioni durante la gestazione”, spiega la
dott.ssa Gerosa. Per indagare gli effetti della gravidanza sulla malattia, l’esperta ha arruolato le
pazienti seguite dalla Reumatologia Pediatrica. “Questo studio ha permesso di identificare la
severità e l’andamento della malattia prima del concepimento come fattori che influenzano la
malattia durante la gestazione, evidenziando l'importanza fondamentale di un’attenta
pianificazione della gravidanza anche nel contesto della AIG. Ed è quello su cui lavoriamo alla
Pregnancy Clinic: avere una gravidanza tutto sommato serena per una donna con patologie
reumatologiche non è impossibile, ma è necessario affidarsi al reumatologo che a sua volta deve
collaborare con il ginecologo per dosare la terapia e scongiurare effetti collaterali per la mamma e
per il bambino”, conclude la dott.ssa Gerosa

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