L’importanza dell’Olio Extra Vergine di Oliva nella prevenzione e cura del diabete: Istituto Nutrizionale Carapelli presenta i risultati degli studi più recenti

La Fondazione Onlus – promotrice di ricerche nel campo dell’olio d’oliva – ha avuto l’onore di supportare una ricerca condotta dal Prof. Gabriele Riccardi sull’importanza dell’olio extra vergine di oliva nel prevenire e gestire le patologie diabetiche. I risultati sono stati esposti in occasione di una Lectio Magistralis sabato 2 ottobre, presso Spazio Nutrizione.

In Italia sono quasi 3 milioni e mezzo le persone con diabete, in aumento del 60% tra il 2000 e il 2019 1 .Fondamentale, all’interno di un contesto educativo nutrizionale, anche un approccio positivo e “soft”, che sottolinei l’importanza di assumere alcuni alimenti – in particolare l’olio extra vergine di oliva – piuttosto che “demonizzarne” altri.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Un interessante studio, che ha sottolineato risultati ancora poco noti: l’importanza
dell’olio extra vergine di oliva nella prevenzione e nella gestione del diabete. È l’argomento dell’interessante
Lectio Magistralis condotta dal Prof. Gabriele Riccardi – autore della ricerca e docente all’ Università Federico II
di Napoli – svoltasi il 2 settembre in occasione di Spazio Nutrizione – il convegno leader di riferimento in Italia
sulla sana alimentazione.
Lo studio – supportato nel suo sviluppo da Istituto Nutrizionale Carapelli, Fondazione Onlus, la cui finalità è
rappresentata dal contributo alla ricerca e alla divulgazione scientifica – rappresenta davvero un nuovo corso
di studi per la comunità scientifica ed il consumatore, sia esso diabetico o no , in quanto riconferma il ruolo della
Dieta Mediterranea in generale e dell’olio di oliva nello specifico come modello alimentare ottimale per la
prevenzione e la cura del diabete e delle sue complicanze.
Infatti, i numerosi studi clinici ed epidemiologici condotti sinora in relazione al ruolo dell’olio d’oliva nella dieta,
si sono concentrati principalmente sull’effetto positivo nel prevenire patologie legate al cuore, al sistema
cardiovascolare, all’ipertensione arteriosa, all’ipercolesterolemia ed all’accumulo di grassi a livello epatico.
Gli ultimi studi condotti dai clinici e ricercatori dell’Università Federico II ha, invece, spostato il focus sul controllo
della glicemia nei pazienti diabetici.
Il risultato più eclatante della ricerca – condotta dal Prof. Riccardi e supportata dall’Istituto Nutrizionale
Carapelli – è che l’aggiunta di olio extra vergine di oliva durante i pasti ad alto contenuto glucidico inibisce
significativamente il picco glicemico – fattore critico nel diabete, ma anche elemento predisponente ad altre
patologie – rispetto non solo a un pasto con basso contenuto di grassi, bensì anche a quello in presenza di altri
grassi quali ad esempio il burro. Ciò dimostra che per poter limitare le escursioni glicemiche – critiche

soprattutto nei soggetti diabetici – occorre non solo tener conto della quantità di carboidrati consumati e del
loro indice glicemico, ma anche della quantità e qualità dei grassi ad essi abbinati.
Per questo motivo l’olio extra vergine di oliva rappresenta il condimento ottimale per tutte le persone che
soffrono di diabete o per quelle a rischio di svilupparlo.
“E’ bene sottolineare che l’olio extra vergine di oliva offre non solo un grande vantaggio per la salute ma è anche
una grande piacevolezza per il palato” – ha dichiarato il Prof. Gabriele Riccardi – “Accompagnato, ad esempio, a
una semplice fetta di pane integrale, può rappresentare un’ottima alternativa per la prima colazione o la
merenda, in sostituzione ad altri alimenti ricchi di zuccheri semplici”
In Italia si stima che, dal 2000 al 2019, le persone con diabete siano aumentate di circa il 60 per cento,
passando dal 3,8 per cento della popolazione al 5,8 per cento (ovvero oltre 3 milioni e mezzo di persone).
Questo incremento è spiegabile con una pluralità di motivi, tra cui l’invecchiamento della popolazione, la
sedentarietà, l’obesità e in generale la scarsa attenzione a stili di vita salutari 2 .
In Europa, invece, fra il 2008 e il 2014, il numero di cittadini europei con diabete è cresciuto di 4,6 milioni,
ovvero del 28 per cento in sei anni, con una crescita 24 volte maggiore rispetto a quella della popolazione nello
stesso periodo 3 .
Proprio in quest’ottica, è altresì utile ricordare l’importanza della prevenzione – prima ancora della cura – e di
conseguenza del ruolo fondamentale rivestito dall’educazione alimentare.
Il Prof. Riccardi, infatti, ha sottolineato – come dimostrato da un altro studio precedentemente condotto con
l’Università di Napoli Federico II e dedicato al ruolo della Dieta Mediterranea nella prevenzione di malattie
cardiovascolari e coronopatie – come i consumatori necessitino di essere guidati e supportati nell’associare i
valori e le caratteristiche nutrizionali – e di conseguenza eventuali benefici o malefici – a cibi specifici.
In risposta a questo problema, è utile proporre e stimolare la diffusione di un’educazione che, piuttosto che
concentrarsi su “cosa non mangiare” sottolinei “ciò che è importante mangiare”, attribuendo alla dieta un
ruolo positivo e “soft”, piuttosto che privativo.
“Questo approccio meno perentorio può essere chiaramente applicabile anche alla prevenzione delle patologie
diabetiche” – ha sottolineato il Prof. Gabriele Riccardi – “Una corretta alimentazione – di cui la Dieta
Mediterranea e l’olio extravergine di oliva possono essere ottimi portavoce – contribuisce infatti ad inibire i picchi
glicemici postprandiali, responsabili del diabete ma anche di altri disturbi.
Supporto e sviluppo della ricerca, per generare conoscenza e pratiche corrette legate all’alimentazione: è
questo l’ambizioso obiettivo che Istituto Nutrizionale Carapelli si pone con la presentazione, per l’occasione, di
queste importanti evidenze e con un’attività costante lungo tutto il corso dell’anno.

L’Istituto Nutrizionale Carapelli nasce nel 2001, come centro scientifico promotore di ricerche nel campo dell’oliva sotto ogni aspetto – chimico,
sensoriale, agronomico, tecnologico estrattivo, umanistico, biochimico e nutrizionale. Proprio la nutrizione ha da sempre rappresentato un capitolo
fondamentale degli studi condotti dall’Istituto Nutrizionale e del lavoro di divulgazione che lo stesso ha perseguito sul piano culturale e educativo, sia
1-2-3: Fonte dati: quattordicesima edizione dell’Italian Diabetes Barometer Report, realizzato da Italian Barometer
Diabetes Observatory (IBDO) Foundation, in collaborazione con Istat e Coresearch.

 

1-2-3: Fonte dati: quattordicesima edizione dell’Italian Diabetes Barometer Report, realizzato da Italian Barometer
Diabetes Observatory (IBDO) Foundation, in collaborazione con Istat e Coresearch.

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