Turismo, grido allarme Aidda: “Governo cancella Natale, disdette fino a 30%”
Presidente Giachetti: “Servono regole chiare e condivise con operatori”
Era l’8 marzo del 2020 quando il mondo del turismo e della cultura, insieme a tutte le attività produttive e a cittadini increduli e spaventati, veniva travolto da eventi incontrollabili. In questi venti mesi di pandemia abbiamo condiviso e rispettato con responsabilità e spirito di sacrificio le decisioni del Governo, spesso impopolari e penalizzanti soprattutto per gli operatori dell’industria del turismo. Ma questa ultima decisione, che ci allontana nuovamente dai viaggiatori di tutta Europa, dimostra la distanza delle istituzioni dall’idea di turismo come industria produttiva”. Così Antonella Giachetti, presidente Aidda e Ornella Laneri, coordinatrice tavolo turismo Aidda commentano l’ordinanza del Ministro della Salute, Roberto Speranza, che reintroduce l’obbligo di tampone per chi arriva da qualsiasi Paese europeo e la quarantena per i non vaccinati, che comprendono anche i vaccinati con vaccini non riconosciuti, fino al 31 gennaio. “Questo provvedimento – aggiungono Giachetti e Laneri – insieme all’alt da parte degli Stati Uniti alle vacanza in Italia, collegato all’informazione della stampa e al tipo di misure prese dal nostro Paese, ha già provocato disdette del 30% circa per gli operatori turistici e le cancellazioni fioccheranno anche nei prossimi giorni”.
Per Laneri l’industria turistica italiana non vuole più aiuti di Stato, come quelli promessi dal ministro del Turismo Massimo Garavaglia, ma vuole che si creino le condizioni per tornare a lavorare. “Non vogliamo più aspettare aiuti di Stato, sostituire ferie e permessi con cassa integrazione per non affogare. Le attività produttive turistiche continueranno a cercare soluzioni individuali, facendo ogni sacrificio necessario per mantenere i posti di lavoro e per non essere costretti a cedere a banche e acquirenti. Ma non basterà finché ci sarà un’Italia a due velocità”.
La presidente nazionale Giachetti aggiunge che “pur capendo le gravi ragioni che hanno ispirato l’ultimo provvedimento ministeriale, è necessario rendersi conto che, nonostante gli importanti provvedimenti restrittivi assunti non più di 20 giorni fa per “salvare il Natale”, il Natale per il comparto turistico e para turistico non è stato salvato. A questo punto è necessario prendere consapevolezza che i provvedimenti emergenziali ora assunti avranno un impatto particolarmente forte sulle Pmi del comparto turistico esponendole al rischio di dissoluzione o di essere preda di grandi operatori del mercato internazionale. Tale consapevolezza deve urgentemente ispirare i criteri di realizzazione dei progetti inclusi nella missione del PNRR “Turismo e Cultura”, per garantire un efficace ed effettivo supporto allo sviluppo. Aidda, che si propone di partecipare attivamente al “Tavolo permanente per il partenariato economico, sociale e territoriale”, auspica che almeno i progetti del PNRR siano condivisi in un costruttivo confronto con le parti sociali e gli operatori del settore”.