IRCCS “BURLO GAROFOLO”, UN OSPEDALE SEMPRE PIÙ EFFICIENTE E SOSTENIBILE

Parte in questi giorni un progetto tra pubblico e privato che porterà alla riduzione dell’impatto ambientale ed energetico della struttura ospedaliera. Prevista una diminuzione della anidride carbonica emessa in atmosfera pari a 331 tonnellate/anno

Parte nel mese di gennaio 2022 un progetto pubblico/privato che consentirà all’Irccs materno infantile “Burlo Garofolo” di Trieste di ridurre del 9,5% il consumo di energia primaria, con un risparmio di 151 Tep (Tonnellate equivalenti di pertrolio) all’anno risparmiati e 331 tonnellate/anno di CO2 di minori emissioni in atmosfera. In particolare, le attività del progetto prevederanno, tra le altre, l’introduzione di un impianto trigenerativo, capace di produrre contemporaneamente energia elettrica, acqua calda e acqua refrigerata per gli usi necessari. Si provvederà, inoltre, alla sostituzione massiva di lampade con nuove a tecnologia a led, all’introduzione di motori elettrici ad alta efficienza, ad interventi di termoregolazione diffusa e all’introduzione di un impianto fotovoltaico.

Il progetto in questione, che consentirà l’innalzamento della qualità complessiva dei servizi, ottimizzazione dei processi ed efficientamento delle risorse energetiche e idriche, è frutto di un Partenariato tra pubblico e privato (Ppp) moderno ed efficiente che soddisferà le esigenze e gli obiettivi del nosocomio triestino che è un punto di riferimento tra gli Istituti materno infantili nazionali.

«Siamo molto soddisfatti – ha affermato il direttore generale dell’Irccs triestino, Stefano Dorbolò – per essere riusciti a realizzare questo importante progetto di partenariato pubblico privato finalizzato alla riqualificazione energetica dell’Istituto e alla sostenibilità ambientale. Si tratta – chiarisce – di una concessione di servizi che consentirà di ridurre i consumi, migliorare la resa e il comfort, con conseguenti risparmi termici, elettrici e idrici e quindi una riduzione dell’impatto ambientale delle attività dell’Ospedale».

Un obiettivo di non poco conto se si considera che un ospedale non si ferma mai è ha un perenne consumo di energia, h24 per 365 giorni all’anno, con una previsione tendenzialmente in crescita anno dopo anno. Per raggiungere gli obiettivi prefissati, il concessionario investirà circa 1,5 milioni di euro in nuovi impianti tecnologici con un incremento del valore patrimoniale dell’Istituto. La concessione avrà una durata di sette anni, ma nell’accordo è stata inserita una di risoluzione espressa qualora il Burlo dovesse trasferirsi prima nella nuova sede di Cattinara.

«Questa riduzione di consumi – ha aggiunto Dorbolò – assume ancor più valore in un momento in cui è sotto gli occhi di tutti il recente e assai significativo aumento dei costi energetici.  Al servizio di gestione e manutenzione degli impianti e delle strutture, saranno integrati una pluralità di servizi oggi gestiti separatamente consentendo un’ottimizzazione trasversale organizzativa e tecnica.

Attraverso l’integrazione ricerchiamo – ha continuato il direttore generale del Burlo – un efficientamento della qualità complessiva dei servizi.  Anche per questo, la concessione è stata strutturata con obbligazioni “a risultato” a carico del concessionario soggette a predefinite verifiche temporali e con decurtazione del canone di concessione in caso di mancato adempimento degli avanzamenti operativi previsti».

Nel ringraziare il direttore dell’Ufficio tecnico, ing. Elena Clio Pavan e i suoi collaboratori, il direttore generale ha, infine, sottolineato come iniziative come questo partenariato pubblico privato possono migliorare le risposte ai bisogni dei pazienti e delle loro famiglie e consentano di guardare alla alla tutela della salute «non solo dal punto di vista strettamente assistenziale ma a tutti gli aspetti di prevenzione compresi quelli riguardanti la salubrità ambientale».

Da parte sua, Paolo Maltese, direttore dell’unità di business Nord-Est del partner privato Siram Veolia sottolinea come: «Grazie all’unione delle competenze tecnologiche per una gestione efficiente delle risorse energetiche e idriche del Gruppo Siram Veolia con quelle di igiene ambientale di Colser offriamo un servizio complessivo che rispecchia maggiormente le esigenze dell’Ente ospedaliero in tempi di Covid, soprattutto trattandosi di ambito pediatrico. La formula del Partenariato Pubblico Privato – ha proseguito Maltese – rappresenta uno dei pochi strumenti previsti dalla Legislazione vigente per permettere al settore pubblico, in particolare quello sanitario, di catturare competenze e capitali privati che per finanziare, realizzare e gestire servizi e opere di interesse pubblico create su misura per i Clienti».

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