IL FUMO DANNEGGIA I DENTI (E L’AMBIENTE)

In occasione della Giornata mondiale senza tabacco (31 maggio), Straumann Group sottolinea insieme all’esperto odontoiatra le innovazioni tecnologiche che vanno in soccorso dei pazienti fumatori.

I danni che provoca il fumo sono molteplici: non tutti sanno che, ad esempio, ha un impatto importante sulla salute del pianeta. Lo rivela l’OMS con il tema della Giornata mondiale senza tabacco 2022 (31 maggio) “Il tabacco: una minaccia per il nostro ambiente”: 84 megatoni di anidride carbonica emessi annualmente e 3,5 milioni di ettari di terreno distrutti per la coltivazione del tabacco.[1] Più noti i rischi per la salute dell’uomo. Un’indagine dell’Organizzazione Mondiale della Sanità parla chiaro: ogni anno nel mondo 8 milioni di persone muoiono per tabagismo, mentre in Italia i morti per fumo da tabacco sono circa 93.000. Questa abitudine, infatti, è piuttosto diffusa nel Belpaese: il 24% degli italiani adulti fumano e, a livello di quantità, vengono fumate in media 12 sigarette al giorno fino ad arrivare a oltre un pacchetto per un quarto dei fumatori.[2]

In occasione del No Tobacco Day 2022, Straumann Group – leader globale in implantologia e nelle soluzioni ortodontiche che ripristinano il sorriso e la fiducia – ha voluto accendere i riflettori sugli effetti del tabacco sulla salute della bocca, delle gengive e dei denti, con la consulenza del Dott. Raffale Cavalcanti, odontoiatra, socio attivo SIdP (Società Italiana di Parodontologia e Implantologia) e fellow ITI (International Team for Implantology).

Innanzitutto, vanno ricordati i rischi per la salute del cavo orale, a partire dalla tossicità diretta – derivante dalla nicotina – che altera il microcircolo a livello dei tessuti gengivali, rendendo le risposte ai batteri meno efficaci e facendo sì che il fumo costituisca uno dei fattori di rischio più importanti per l’insorgenza della parodontite. Un’altra conseguenza è la vasocostrizione locale, che riduce l’apporto di ossigeno nelle gengive: “Un ambiente meno ossigenato porta a forme più gravi di infiammazione – spiega il Dott. Cavalcanti – Inoltre, il fumo compromette alcune funzionalità immunitarie, mettendo ancora più a rischio la salute dei pazienti”.

Ma non solo: il fumo di sigaretta incide sulla risposta terapeutica dei pazienti, peggiorando e rallentando la guarigione delle ferite a seguito di interventi e trattamenti. Un esempio sono i fumatori che necessitano di un impianto: inserito in questa categoria di pazienti, presenta un rischio di fallimento superiore del 140,2% rispetto ai non fumatori. “Tabacco e nicotina, infatti, interferiscono con l’osteointegrazione e costituiscono insieme alla ‘storia di parodontite’ i principali fattori di rischio per il fallimento implantare. In questo modo, nel lungo termine aumenta anche il rischio di complicanze come mucosite e perimplantite, che possono portare alla perdita dell’impianto” – rivela il Dott. Cavalcanti.

Nonostante le difficoltà comprovate, i pazienti fumatori possono comunque essere considerati soggetti idonei alla chirurgia implantare. Questo perchè la ricerca scientifica e la tecnologia, negli anni, hanno continuato a progredire, realizzando soluzioni sempre più innovative. “La scelta dell’impianto adeguato e con determinate caratteristiche è fondamentale per il successo dell’intervento – commenta il Dott. Cavalcanti – Sono indicate, ad esempio, le superfici implantari idrofile, un fattore che accelera il processo di osteointegrazione e aiuta quindi nella prima fase di guarigione”. Esistono quindi soluzioni adatte ai casi più compromessi, come la superficie implantare SLActive® che, da uno studio condotto sui pazienti fumatori, ha garantito il 100% di sopravvivenza dell’impianto nella bocca a 6 mesi.

Non va però dimenticato che il tabacco agisce anche sul lungo termine: se continua ad essere presente come abitudine, combinato con uno stile di vita non corretto, continuerà con il passare degli anni a mettere a rischio il mantenimento degli impianti, incidendo sulla salute dei tessuti che li circondano e li sostengono. Significativo l’appello del Dott. Cavalcanti: “Risulta quindi fondamentale una strategia di controllo della dose di fumo giornaliera. La riduzione del numero di sigarette o, ancora meglio, la cessazione di questa abitudine renderà gli impianti più sicuri e duraturi nel tempo, garantendo una migliore salute dei tessuti della bocca e naturalmente avrà effetti benefici anche sulla salute generale delle persone”. Secondo l’esperto, infine, altrettanto cruciale è l’adozione di un corretto stile di vita, con alimentazione sana, attività fisica, prevenzione di patologie sistemiche come diabete e sindrome metabolica. Ultimo aspetto, ma non meno importante, è quello del mantenimento della salute degli impianti e dei tessuti che li circondano, attraverso un programma rigoroso di terapia di supporto parodontale e peri-implantare, da eseguire mediante le regolari sedute di igiene orale professionale.



[1] Indagine OMS, 2021.

[2] Indagine OMS, 2021.

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