Oncologia del futuro: “Le esigenze dei pazienti in sinergia col mondo scientifico, organizzativo e istituzionale’
Incontrare le Istituzioni per disegnare insieme, ciascuno con il proprio ruolo, la nuova organizzazione dell’oncologia che sia in grado di affrontare le sfide del futuro come l’oncologia mutazionale (MTB) o quelle dell’integrazione ospedale/territorio (oncologia territoriale). Questo l’obiettivo dell’Evento ‘Periplo incontra… le Istituzioni: sinergie per la nuova oncologia’, promosso dall’Associazione Periplo e organizzato da Over Group.
“L’Associazione e la Fondazione Periplo hanno da sempre tra i loro obiettivi l’implementazione della Rete oncologica e il miglioramento dei percorsi integrati sempre in ambito oncologico. Abbiamo voluto organizzare questo Evento proprio perché crediamo che non ci siano interlocutori maggiormente attenti della politica e delle Istituzioni stesse, in particolar modo il Ministero della Salute, l’AGENAS e l’ISS per fare in modo che in sinergia si possa vivere una nuova fase dell’oncologia. Tra i temi in discussione nella giornata, ovviamente si parlerà della gestione delle Reti oncologiche, di oncologia territoriale quale nuovo paradigma ospedale/territorio e dell’implementazione dei Tumor Molecular board come strumento di governance della complessità introdotta dall’oncologia mutazionale”, ha spiegato Gianni Amunni, Presidente Associazione Periplo
“Le istituzioni stanno producendo a ritmo serrato una serie di atti regolatori dedicati alla riorganizzazione dei servizi sanitari territoriali e al maggiore uso di tecnologie digitali per incrementare la quantità e la qualità delle prestazioni sanitarie da erogare. Questo lavoro è necessario. Tuttavia, la sua reale utilità non è proporzionale alla quantità di denaro che potrà arrivare dai finanziamenti pubblici, ma sarà proporzionata all’accuratezza delle scelte di governance a livello nazionale e regionale, nonché alla precisione delle soluzioni adottate nei differenti territori. Le disponibilità di tecnologie digitali sono ampie e variano ovunque nel nostro Paese; quindi, essa non costituisce un problema né un limite. I limiti che possono ostacolare anche di molto il processo di affermazione capillare della sanità digitale nella realtà attuale italiana sono principalmente quattro: la carenza di personale sanitario adeguatamente formato per agire correttamente dentro i nuovi servizi digitalizzati; la presenza di procedure burocratiche e amministrative pensate in era analogica e applicate in modo acritico alla messa in opera dei servizi di telemedicina; la difficoltà di valutazioni adeguate e coerenti su tutto il territorio nazionale riguardo all’efficacia e alla sicurezza dei servizi di sanità digitale; la difficoltà di revisione dei processi di lavoro preesistenti da parte dei gestori e delle organizzazioni di categoria. Tutte queste problematiche dovranno essere necessariamente affrontate e risolte, al meglio possibile, attraverso la competente governance della fase di transizione al digitale e ancora di più della seguente fase di stabilizzazione del sistema nella sua nuova forma. Di questa seconda fase dell’evoluzione non si parla quasi per nulla e invece è stato già ben dimostrato quanto essa sia fondamentale per ottenere dei servizi stabili e adeguati alle esigenze dei cittadini. Il lavoro da fare è appena iniziato, sarà impegnativo e durerà sicuramente ben oltre il PNRR”, ha dichiaratoFrancesco Gabbrielli, Istituto Superiore di Sanità
Il documento recante la “Revisione delle Linee guida organizzative e delle raccomandazioni per la Rete Oncologica che integra l’attività ospedaliera per acuti e post acuti con l’attività territoriale”, approvato in sede di Conferenza Stato – Regioni il 17 aprile 2019, ha previsto l'istituzione del Coordinamento strategico facente capo al Ministero della Salute e dell’Osservatorio per il Monitoraggio delle Reti Oncologiche Regionali (ROR), presso AGENAS con funzioni di analisi, misurazione e valutazione sullo stato di implementazione delle linee di indirizzo nei vari contesti regionali. L’Osservatorio sulle Reti Oncologiche Regionali, coordinato da me, si pone l’obiettivo di migliorare la qualità delle cure e dell’assistenza in ambito oncologico, attraverso la realizzazione di un sistema permanente di monitoraggio e valutazione dell’implementazione delle Reti Oncologiche. La necessità di istituire un Osservatorio per il Monitoraggio e la Valutazione delle Reti Oncologiche è strategica, tenendo conto delle problematiche e dell’impatto delle patologie oncologiche sulla popolazione, della complessità dei processi di cura che vedono nella multidisciplinarietà e nell’integrazione a tutti i livelli, istituzionale, infrastrutturale, organizzativo, informativo, di ricerca e tra i professionisti, i presupposti fondanti per la sua effettiva realizzazione. Il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Missione 6 – C1, di cui Agenas è soggetto attuatore) prevede l’implementazione e riorganizzazione dell’assistenza sanitaria territoriale. L’obiettivo sarà quello di integrare le soluzioni di telemedicina (televisita, teleconsulto, telemonitoraggio, telecontrollo e teleassistenza) nel Servizio sanitario nazionale. Da questo punto di vista si sottolinea come recentemente il Parlamento ha adottato importanti provvedimenti in materia di governo della sanità digitale. In particolare, oltre ai compiti già previsti, AGENAS assume anche il ruolo di Agenzia nazionale per la sanità digitale, assicurando il potenziamento della digitalizzazione dei servizi e dei processi in sanità. A tutto ciò si aggiunga l’importante ruolo che l’Agenzia sta portando avanti, insieme al Ministero della salute e al Ministro per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale, rispetto alla progettazione, realizzazione e gestione dei Servizi abilitanti della Piattaforma nazionale di telemedicina.”, ha sostenuto Manuela Tamburo De Bella, Age.Na.S.