Vedere e non vedere.

Per chiunque abbia sognato di poter indossare, una volta nella vita, il mantello dell’invisibilità di Harry Potter, c’è una bella notizia: non è più fantascienza.
L’invisibilità, presto, potrebbe non essere solo “roba da maghetti”, grazie al metaflex, un meta-materiale flessibile in grado di distorcere o manipolare la luce visibile all’occhio umano. Il team di ricercatori della St.Andrew University, in Scozia, guidati dall’italiano Andrea Di Falco, stanno studiando il meta materiale e l’effetto di invisibilità che è capace di dare. Le sperimentazioni in corso sono state rese pubbliche sul Journal of Phisics. Un atomo di questo materiale può interagire con la luce che abbia una lunghezza d’onda di circa 620 nanometri. La luce visibile dall’uomo ha una lunghezza d’onda compresa tra 400 e 750 nanometri circa. La lunghezza d’onda del metaflex corrisponde a una luce arancione intensa. Pertanto, un oggetto dello stesso colore, se coperto dal metaflex, scomparirebbe alla vista. Andrea Di Falco spiega che legando molte membrane di metaflex tra loro si potrà creare una specie di tessu

 

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