Nell’Ospedale dove il colore è terapia

All’Istituto Clinico Città Studi è nato un progetto per il miglioramento dell’accoglienza e della permanenza nella struttura dei pazienti. Da qualche anno il fotografo Alfonso Campiglio ha adornato stanze di degenza e aree comuni con delle riproduzioni fotografiche di piante e fiori molto colorati.

 

La reazione di pazienti e personale dell’ospedale è stata molto positiva e questo intervento contribuisce a rendere meno preoccupanti le attese per una visita o un’analisi e fa sentire quasi a casa chi è ricoverato in una stanza dell’ospedale. Da questo intervento è nata l’idea di confrontare sul tema di arte e colore, negli ospedali e nei diversi centri di aggregazione sociale, le esperienze di professionisti che si sono cimentati in attività che hanno reso meno cupi e tetri scuole, ospedali, carceri. Lilli Bacci antropologa e internal designer, Aldo Bottoli esperto di color design, Massimo Caiazzo color consultant, Michele Stuflesser Psichiatra, Paola Pelliciari di Cittadinanza Attiva e Franco Marchetti presidente dei giornalisti medico scientifici hanno dato vita all’Istituto Clinico Città Studi di Milano ad un approfondito confronto. Le diverse e coinvolgenti esperienze hanno evidenziato che la conoscenza delle valenze legate all’uso dei colori in strutture quali gli ospedali può avere un forte impatto terapeutico oltre a sottolineare una nuova e positiva attenzione della struttura sanitaria ad aspetti logistici ed estetici fino ad ora tralasciati.

 

Il convegno ha prodotto un primo risultato: la creazione presso l’ospedale di un Osservatorio per la raccolta delle esperienze realizzate su questo tema in Italia.

L’appuntamento è tra un anno all’ICCS per un nuovo incontro sulle più avanzate iniziative di umanizzazione.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *