L’uomo che pettina il riso

Nel cuore della Lomellina, nel regno del riso, c’è una piccola azienda
agricola che si differenzia da molte altre.

(NELLA FOTO ACCANTO AL TITOLO
Alberto e Alla in un campo di fagioli borlotti bio)
Da una decina di anni non si usa nessun tipo di diserbante, concime, disinfettante o insetticida chimico. All’azienda agricola Il Sole di Ottobiano si fa vera agricoltura biologica,
con tanta passione e convinzione.
(L’interno dell’agriturismo culturale con le fotografie sul riso)

Ci sono vari metodi per praticare l’agricoltura biologica, ma Alberto Fusar Imperatore ha scelto di “pettinare il riso”. Il tipo di terreno di questo lembo di Provincia di Pavia predilige infatti la tecnica della strigliatura, ovvero l’uso di un attrezzo meccanico simile a un enorme pettine, che, passato in modo rapido due o tre volte nei campi, permette di debellare gran parte delle erbe infestanti che altrimenti coprirebbero la coltura principale, soffocandola.

(Germoglio di fagiolo borlotto in campo)

La tecnica non è semplice da attuare, ci vogliono perizia nella regolazione dello strumento e tempestività d’azione, fondamentale nella riuscita del contenimento delle infestanti, ed è per questo che l’agricoltura biologica viene soprattutto praticata bene da aziende piccole o medio piccole, o da quelle grandi che hanno molti operai: richiede più impegno, presenza in campo per controllare lo stato di germinazione delle erbe, e lavoro, anche manuale. La strigliatura infatti è solo una delle operazioni necessarie per ottenere dei buoni raccolti, ormai avvicinabili in termini di produzione a quelli dell’agricoltura convenzionale, o chimica.

 

(Una veduta aerea di Ottobiano, dove ha sede “Il Sole”)

Cambia completamente l’approccio e il lavoro in campo. Partendo dai sovesci (interramento di essenze leguminose o di altro tipo che aumentano la sostanza organica e la fertilità del terreno), alle false
semine (si prepara il terreno come se si dovesse seminare e si lascia crescere le infestanti per poi debellarle meccanicamente), dalle semine tardive di varietà più adatte, alla monda manuale, esattamente come ai tempi ormai mitici delle mondine e di “Riso Amaro”. Si usa anche tanta tecnologia evoluta, come satellitari gps e, nei casi delle aziende più grandi, trattori con guida automatica. Così in questa azienda agricola Alberto e la compagna Alla coltivano principalmente riso, fagioli, piselli, mais da polenta, tutto rigorosamente senza usare pesticidi (o fitofarmaci). L’azienda agricola il Sole è parte di un gruppo di una decina di produttori denominato “RisoBioVero”;, coinvolti attivamente nel lavoro di ricerca partecipativa sulla risicoltura biologica coordinato dal Prof. Stefano Bocchi dell’Università di Milano, nell’ambito del progetto ministeriale Risobiosystems.

 

(Una coccinella su due bacelli di piselli)

Scambiarsi idee ed esperienze, effettuare analisi dei terreni, delle acque, incrociare tutti i dati derivanti dal lavoro in campo e in laboratorio è fondamentale per migliorare i risultati produttivi dell’agricoltura
biologica, che negli ultimi anni ha fatto passi da gigante in questa direzione. Grazie a varie tecniche infatti, dalla pacciamatura verde alla strigliatura, dalla sarchiatura alle semine differite, oramai si riesce a fare a meno dei pesticidi in modo quasi ininfluente per la produzione. Senza contare il vantaggio considerevole, enorme, in termini di benefici ambientali e di salute per gli uomini e per la biodiversità. In questa azienda agricola si possono trovare non solo i prodotti sani della terra, ma anche cultura. Alberto infatti ha unito la passione della terra da parte della famiglia materna, al mestiere e cultura fotografica del padre Evaristo, noto fotoreporter dei tempi d’oro del fotogiornalismo (Settimo Giorno, L’Europeo, Domenica del Corriere) e così è nato l’Agriturismo Culturale Il Sole: Il sole, la luce, è l’elemento comune ad agricoltura (fotosintesi) e fotografia (scrivere con la luce).

 

(Alberto Fusar mentre “pettina” il riso)

E così in una vecchia stalla completamente ristrutturata, a partire da primavera 2019, si potranno ammirare fotografie e filmati inerenti la storia, la tradizione risicola lomellina, che parte dai tempi degli Sforza e Leonardo da Vinci a Vigevano, oltre ai monumenti storici e agli ambienti naturali tipici pavesi.
( L’erpice strigliatore usato per il “diserbo meccanico” al posto dei diserbanti chimici.)

Il “Sole” si propone quindi di diffondere la cultura storica, agricola e non, di una parte importante della Lombardia, dove si produce una vera eccellenza a livello mondiale che è il riso. Questo cereale infatti cresce qui come in nessun’altra parte al mondo, in modo ottimale intorno al quarantacinquesimo parallelo, in queste terre una volta paludose rese fertili e accoglienti dal lavoro di secoli delle operose famiglie contadine. I tempi cambiano, come i metodi di coltivazione.

(Una risaia biologica al momento della trebbiatura: un po’ di erbe infestanti non compromettono il raccolto)

Dalla coltivazione completamente naturale degli inizi siamo passati a un’agricoltura troppo industrializzata, con poco lavoro manuale e troppa chimica.

(pannocchia di riso)

Ora la terra richiede un ritorno, anche se rivisitato, ai metodi naturali di una volta, per la salute di tutti. Un Paese come l’Italia inoltre non può competere coi mercati globali, con le grandi produzioni di basso o medio livello qualitativo provenienti dalle distese sconfinate del Nord America o dell’Est Europa, o con lo
sfruttamento del lavoro, anche infantile, dell’estremo Oriente.

(Risaia biologica alla prima sommersione, dopo le strigliature)

Produzioni spesso pericolose per la salute per via dell’uso spinto della chimica.

(Questo è il manifesto del convegno sul biologico e la ricerca partecipata tra agricoltori e Università di Agraria di Milano. Si terrà a Milano il 4 marzo alla centrale dell’acqua. Aprirà il convegno il Ministro alle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, Gian Marco Centinaio.)

L’Italia dovrebbe puntare sulle produzioni di alta qualità, sui sapori peculiari e sani, unici delle sue terre, nel rispetto più alto dell’ambiente, della biodiversità, dell’Uomo. Questa è la scelta fatta da anni da Alberto e da altri suoi colleghi, una scelta impegnativa ma piena di soddisfazioni. . . e gusto. Alberto e Alla vi aspettano per guidarvi alla scoperta della storia e delle eccellenze lomelline.

Per informazioni su prodotti e visite all’azienda agricola e turismo
culturale IL SOLE:
Azienda agricola e agriturismo culturale Il Sole
Via Roma, 35 – 27030 – Ottobiano (PV)
email: alberto.fusar.imperatore@gmail.com
telefono: 339-2152463

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