PRIMA COLAZIONE: ITALIANI PROMOSSI, LA FANNO IN 9 SU 10 BENE LE FAMIGLIE CON BAMBINI, MENO I GIOVANI……….

…………..IL 18% LA SALTA

BISCOTTI&CO VALGONO OLTRE 10 MILIARDI DI EURO

 

  • Una ricerca a cura dell’Osservatorio Doxa/UnionFood “Io Comincio Bene” fotografa la prima colazione degli italiani oggi, analizzando il cambio di abitudini degli ultimi anni. Cresce il numero di chi la fa ogni giorno (88% del campione) e diminuiscono i “breakfast skipper” (12%).
  • Il mercato premia il primo pasto della giornata e il comparto, che comprende varie categorie, dalla biscotteria al caffè passando per le confetture, si conferma in salute.
  • Un quadro positivo per gli esperti di nutrizione, che da anni sostengono campagne informative a supporto del primo pasto della giornata. Un documento SINU e SISA sintetizza i risultati della letteratura scientifica esistente sulla prima colazione: chi la fa presenta migliori parametri cardio metabolici e migliori performance cognitive.

 

La prima colazione è oggi una buona abitudine a cui non rinunciano circa 9 italiani su 10. Ben l’88% dei nostri connazionali la consuma infatti tutti i giorni (o quasi), un dato in aumento rispetto a 6 anni fa quando la sceglievano l’86%. Scende, quindi, il numero di chi la salta, passando dal 14% del 2013 al 12% del 2019. Molto bene le famiglie con figli under 14 – circa 4 milioni – dove tutti fanno colazione (98%), un dato in netto aumento rispetto a sei anni fa dove solo l’88% aveva questa buona abitudine. Dati positivi che mostrano come la maggior parte degli italiani abbia accolto ormai positivamente i messaggi che da anni lanciano gli esperti di nutrizione sull’importanza del primo pasto della giornata. E in questo contesto appare ancora più positivo che i genitori dimostrino una maggiore attenzione sul tema. Eppure, resta un problema per i giovanissimi: tra i 15 e i 24 anni il numero di chi la salta sale al 18%. Perché si rinuncia? Per la difficoltà a mangiare appena svegli (29%), la preferenza nel consumare qualcosa a metà mattina (25%) e la difficoltà a conciliare questo momento con la routine del mattino, perché ci si alza troppo tardi (16%) o per mancanza di tempo (15%).

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