Donne in gamba? Addio a Capillari e Vene varicose con scleromousse, laser e…con la colla!

Cure dolci per il trattamento delle varici: scleromousse laser e colla… senza cicatrici

 Si pensa alla salute ed alla bellezza delle gambe preferibilmente in estate perché l’abbigliamento estivo lascia gli arti scoperti. Ma il tema non è solo estetico. Le gambe -strumento femminile  di seduzione per eccellenza, possono manifestare insufficienza venosa con sintomi diversi come edemi, crampi notturni, prurito,  gonfiori e  formicolii. Segni tipici possono essere regnatele di venuzze o vere e proprie varici.  Anche l’arrivo dell’autunno e delle prime temperature rigide può comportare fattori di rischio per la salute delle gambe, ed è proprio questo il periodo migliore per prendersi cura di sé garantendosi una buona circolazione 12 mesi all’anno. La prevenzione in materia di benessere e bellezza delle gambe non deve conoscere stagioni. Come prevenire gli edemi che possono degenerare in formazione di capillari e/o vere e proprie varici? Lo abbiamo chiesto al prof. Francesco Setacci Chirurgo vascolare presso la clinica di medicina e chirurgia estetica Juneco di Milano City Life.

 

Innanzitutto è bene partire dai fattori di rischio: le minacce ad una buona circolazione si possono celare dietro fattori stagionali come sbalzi di temperatura freddo- caldo, ambienti ed uffici  iper-riscaldati,  indumenti che stringono (collant, jeans e stivali), tacchi alti, alimentazione sbagliata, ridotta idratazione, ma da non sottovalutare sono anche i rischi professionali che corrono le persone costrette a stazionare in maniera eretta per tempi prolungati, o al contrario troppo sedute, o fattori più specifici come la  gravidanza o il sovrappeso.

 

I nuovi trend di trattamento puntano  su tecniche che, oltre a garantire un risultato clinico efficace assicurano risultati estetici brillanti e minimamente invasivi. Oggi le problematiche si affrontano con la medicina preventiva estetica attraverso integratori adeguati,  una terapia comportamentale efficace dove la prevenzione resta il must.

“Partendo dall’alimentazione- spiega il prof. Setacci-  si possono assumere alimenti o integratori veno-protettivi e mi riferisco ad estratto di ippocastano, di ananas,  vite rossa, succo di mirtillo  ed agrumi. Tutte queste sostanze contengono bioflavonoidi, e sono vasotonici con spiccata attività antinfiammatoria ed antiedemigena.  Integratori, creme e calze a compressione graduata rappresentano le migliori alleate per il benessere della circolazione venosa, oltre ad una  regolare attività fisica, fatta di attività aerobica da svolgersi a tutte le età”.

 

Scleromousse o Laser per il trattamento dei capillari

 

Nel caso in cui il problema si sia già manifestato trasformandosi in un sintomo evidente come il capillare, a seconda della dimensione del vaso sanguigno o dell’entità dell’area da trattare,  si può optare per due differenti alternative:Scleromousse oppure Laser. Se il capillare è troppo grande il laser può comportare il rischio di ustione. “I trattamenti estetici dei capillari  molto grandi possono essere eseguiti attraverso Scleromousse,- prosegue Francesco Setacci- un trattamento molto meno aggressivo della semplice sclerosante. La sostanza sclerosante è un farmaco, e la percentuale di prodotto va aumentata in base alle dimensioni della zona da trattare e questo può causare irritazione. Con  la Scleromousse invece si diminuisce  la concentrazione  di prodotto riducendone tossicità ed infiammazione.  Quando i capillari sono più piccoli o in caso di couperose la  laseraterapia rappresenta l’optimum. Il laser può essere utilizzato per trattare inoltre i capillari del viso ma anche per gli emangiomi del corpo, agendo anche  con un approccio integrato. Si tratta i interventi che richiedono tra i 15 ed i 30 minuti, eseguiti ambulatorialmente e non richiedono nemmeno anestesia. Si può ritornare immediatamente alle proprie occupazioni, e nei  5 giorni successivi è sufficiente non esporsi al sole o a lampade solari. È consigliato indossare calze a compressione graduata”.

 

Laser o radio frequenza ed occlusione endovascolare mediante cianoacrilato (colla) per il trattamento delle vene varicose

 

Attualmente gli  interventi chirurgici di safenectemia sono quasi totalmente abbondonati. Le alternative possono avvalersi del laser, della radiofrequenza (in caso di varici complesse da eseguirsi in ambiente ospedaliero) in cui la safena viene chiusa con l’aumento di calore oppure mediante cianocrilato (colla) rilasciata da un micro catetere che permette di far aderire le pareti del vaso per interrompere  il reflusso.

“Quest’ultimo trattamento – conclude il prof Setacci-  è l’unico sistema che offre un approccio mini-invasivo non-tumescente, non-termico e non-sclerosante per occludere le vene incontinenti tramite l’introduzione endovascolare di una particolare colla biocompatibile e biodegradabile. È  una procedura semplice, sicura e veloce.  Non è infatti  necessaria l’anestesia né la tumescenza. E’ sicura, non c’è il rischio infatti  di danneggiare cute e nervi, è veloce, perché ha una durata inferiore alle altre tecniche (10min). Si tratta di una colla biocompatibile e riassorbibile al 100% (in 6-12 mesi), studiata appositamente per l’occlusione di grossi vasi venosi. Un trattamento sicuro anche durante i mesi caldi, non c’è nessuna restrizione alla deambulazione né all’esposizione all’acqua. È il trattamento che salvaguarda anche il comfort post-procedurale del paziente, la calza elastica non è necessaria per ottenere l’occlusione della vena.

Le controindicazioni a questi trattamenti sono limitate e  rappresentate prevalentemente da alterazione della coagulazione del sangue.

 

 

Nella foto Francesco Setacci Chirurgo vascolare presso la clinica di medicina e chirurgia estetica Juneco di Milano City Life.

 

 

 

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