COVID19. Policlinico Messina. Il manager “Malato è per noi punto di riferimento fondamentale”  

di Maria Grazia Elfio

In merito alle segnalazioni pervenute alle testate giornalistiche da parte di familiari e amici di pazienti ricoverati presso il Covid Hospital del Policlinico “G. Martino” di Messina e relativa a disagi subiti dai loro cari, il Direttore Generale dell’A.O.U. dott. Giuseppe Laganga precisa quanto segue:”Preliminarmente non posso che scusarmi, personalmente e a nome dell’Azienda tutta, per eventuali disfunzioni registratesi in questi giorni. Non entro nel merito delle singole segnalazioni, purtuttavia chiedo un po’ di comprensione rispetto a una situazione emergenziale, che ha imposto in pochi giorni l’apertura ex novo di un Padiglione dedicato ai malati affetti da Covid-19. Circostanza resa ancora più difficile dal fatto che, trattandosi di malattia infettiva, i pazienti devono rimanere in stretto isolamento. Parallelamente all’aumento dei posti letto, abbiamo messo in campo azioni per attenuare i disagi dei degenti. Abbiamo istituito un servizio informazioni e – grazie alla generosità di uno dei tanti donatori – fornito tablet per le videochiamate; abbiamo cercato di accelerare i tempi di attesa al triage grazie all’istituzione del laboratorio di analisi dei tamponi presso il Policlinico. Si tratta di attività organizzate in pochissimo tempo, che ovviamente avrebbero bisogno di tempi di rodaggio ben più lunghi e che in questo momento ovviamente non possiamo permetterci”.

“Quanto detto nelle righe precedenti – continua il manager Laganga – però, non deve essere assolutamente un alibi per nessuno di noi, poiché anche, e soprattutto, in un contesto come questo non possiamo perdere di vista come il malato debba essere un punto di riferimento fondamentale. L’impegno di questa Azienda sul fronte dell’umanizzazione non può venire meno proprio in un simile momento. Percepiamo, tra l’altro, come la condizione di chi è affetto da Covid-19 stia diventando di giorno in giorno sempre più particolare: il rischio è che venga interpretato dalla comunità come una minaccia ed emarginato”.
“Nulla di tutto ciò – conclude Laganga – deve avvenire e sono certo che tutti noi, tutti gli operatori dell’A.O.U. Policlinico “G. Martino” potranno vedere dietro queste segnalazioni un ulteriore stimolo per dare anche più di quel cento per cento che stanno garantendo in questo momento”.

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