STRESS DA CORONAVIRUS

Ansia e agitazione da pandemia mettono a rischio salute e benessere
Quali cure e attenzioni dedicare alla nostra pelle per contrastare l’acne da quarantena?

Quante volte, in merito a qualche disturbo da noi condiviso con amici, parenti o perfino con esperti della salute, ci siamo sentiti rispondere: “Di certo è colpa dello stress”? Mai come in questo periodo questa valutazione appare fondata: viviamo una situazione senza precedenti e gli effetti legati all’incertezza e alla quarantena forzata non si sono fatti attendere, sia sul nostro corpo, sia sulla nostra pelle.

Lo stress, infatti, può causare un peggioramento di molte patologie e sfoghi cutanei come eczema, psoriasi e acne. I brufoli, che si tratti di una grande lesione cistica o di piccoli comedoni, sono causati da una combinazione di diversi fattori: batteri, infiammazione generale del corpo, pori ostruiti e ormoni. Questi ultimi sono un fattore chiave per l’acne indotta dallo stress. Di fatto, in momenti in cui siamo particolarmente “agitati”, i valori del cortisolo aumentano, mettendo il corpo in una sorta di allerta per difendersi dall’eventuale pericolo in arrivo. La crescita di questi valori influisce a sua volta sulle ghiandole che aumentano di conseguenza la produzione di sebo, rendendo la cute più oleosa. Non solo, lo stato infiammatorio generale avvertito dal corpo in circostanze particolarmente stressanti, farà aumentare direttamente i “mediatori infiammatori” nelle cellule della pelle, favorendo la comparsa dell’acne, o un suo peggioramento. A questo si aggiunge anche il calo delle difese immunitarie legato allo stress che, come sappiamo, ci rende tendenzialmente più fragili.

In periodi in cui si è maggiormente esposti ad uno stato stressante prolungato rischiano di saltare le abitudini legate alla beauty routine quotidiana con conseguente interruzione della pulizia della pelle, applicazione di maschere, creme, ecc. In più occorre considerare che il nervosismo spinge, spesso e soprattutto i soggetti più giovani, a toccarsi la pelle del viso anche in modo inconsapevole, peggiorando di gran lunga la situazione.

“È fondamentale riprendere – qualora interrotte – le buone e sane abitudini a prendersi cura della propria pelle utilizzando, ad esempio, i cosmetici abituali. Si potrà poi intervenire con prodotti specifici a base di acido salicilico, perossido di benzoile e retinolo. Il primo purifica i pori, il perossido di benzoile svolge una funzione antinfiammatoria e antibatterica, mentre il retinolo – che può essere usato con una certa costanza – stimola il turnover cellulare. Da seguire con cautela alcuni trend come le cosiddette sheet mask negli ultimi anni distribuite dalla Korea e da effettuare quotidianamente: chi soffre di acne dovrebbe evitare il ricorso a maschere giornaliere, ma ridurle a una volta a settimana o due volte al mese” suggerisce il prof. Noviello, Direttore Sanitario di Sergio Noviello Cosmetic Surgery & BAT Centre di Milano e fondatore della Sergio Noviello Academy.

“Esistono in commercio anche dei patch che possono essere usati come trattamento spot per l’acne. Occludendo i brufoli e grazie agli ingredienti attivi contenuti, questi cerotti consentono di far penetrare più profondamente le sostanze nel derma, ottenendo un riassorbimento delle pustoline classiche dell’acne. In questo ultimo periodo, comunque, chi è soggetto all’acne non dovrebbe eccedere con le maschere” conclude il prof. Noviello.

Un ultimo consiglio utile in tema di pelle: se si continua a grattarsi o toccarsi la pelle del viso mentre si lavora o si studia, è essenziale mettere un po’ di crema sui brufoli più fastidiosi: quando istintivamente si andrà a toccarli, si avvertirà la crema o il gel e si rinuncerà a continuare.

Infine, attenzione anche a insonnia – dovuta a preoccupazioni e pensieri ricorrenti – e alimentazione irregolare o scorretta, che possono influire negativamente sul nostro livello generale di benessere psico-fisico. Stop quindi al rimuginio ossessivo e ai cibi eccessivamente calorici o zuccherini per ritrovare una serenità interiore di cui beneficerà l’intero organismo.

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