Estate e fertilità maschile: gli effetti delle temperature elevate sulla qualità del liquido seminale

Le temperature elevate dei mesi estivi influenzano negativamente la fertilità maschile. Vi sono però piccoli accorgimenti che si possono adottare per contrastare gli effetti del caldo e preservare la qualità del liquido seminale. Ne parliamo con il Dott. Mario Mignini Renzini, Direttore Medico del Centro di Medicina della Riproduzione Biogenesi e Responsabile dell’Unità Operativa di Ginecologia presso gli Istituti Clinici Zucchi di Monza, del Gruppo San Donato

Gli elementi che possono influenzare la capacità riproduttiva maschile sono vari e uno dei nemici principali – forse fino a oggi sottovalutato – è rappresentato dagli shock termici a livello dei genitali. La temperatura intratesticolare elevata può avere effetti negativi sulla spermatogenesi – ovvero la formazione di spermatozoi – e lo stress termico estrinseco allo scroto potrebbe causare alterazioni nella qualità del seme – diminuzione del numero totale di spermatozoi, della loro concentrazione e motilità – e sulla sua capacità riproduttiva.[1]

“Affinché la spermatogenesi normale prosegua, la temperatura scrotale dovrebbe essere inferiore di 2,2°C rispetto a quella intra-addominale. La temperatura ideale per la formazione degli spermatozoi è di 34,5 gradi centigradi, e un aumento anche di solo un decimo di grado all’interno dei testicoli determina un rallentamento della formazione degli spermatozoi, con unaconseguente diminuzione della fertilità.” spiega il Dott. Mario Mignini Renzini – Direttore Medico del Centro di Medicina della Riproduzione Biogenesi e Responsabile dell’Unità Operativa di Ginecologia presso gli Istituti Clinici Zucchi di Monza, del Gruppo San Donato.

Uno studio pubblicato da Asian Journal of Andrology ha indagato l’effetto del calore sulla fertilità maschile.[2] La ricerca è stata condotta su venti uomini di età compresa tra i 22 ed i 45 anni, che si sono sottoposti a riscaldamento testicolare, mediante bagni d’acqua a 43°C – 10 sessioni da 30 minuti ciascuna. Dai risultati ottenuti si è osservata una diminuzione del numero totale di spermatozoi, della loro concentrazione e motilità. Inoltre, si è rilevato un incremento della percentuale di spermatozoi che, a causa del calore, presentavano frammentazione del DNA.

Analisi condotte alla sedicesima settimana dello studio hanno però dimostrato un altro elemento fondamentale, ovvero la reversibilità del processo. I partecipanti allo studio hanno infatti manifestato valori simili a quelli di inizio trattamento.

Temperature estive elevate: accorgimenti per proteggere la fertilità maschile

Durante la stagione estiva si possono registrare significativi innalzamenti delle temperature e, nonostante l’apparato riproduttivo maschile sia in grado di termoregolazione spontanea, alcune abitudini di vita e piccoli accorgimenti possono aiutare gli aspiranti papà a proteggere la loro fertilità.

“Il consiglio è certamente quello di evitare di indossare indumenti troppo stretti, come i jeans aderenti, che possono impedire la giusta dispersione termica dei testicoli e mantenere il costume sempre bagnato nelle ore più calde della giornata, se trascorse in spiaggia.” spiega il Dott. Mario Mignini Renzini. “E’ inoltre importante evitare la sedentarietà, che non permette una corretta dissipazione del calore, e alcune pratiche sportive, come ad esempio il ciclismo, che creano una condizione di costrizione dei genitali maschili”.

“Anche per quanto riguarda la biancheria intima, è importante prestare la giusta attenzione agli indumenti che si scelgono.” prosegue il Dott. Mignini Renzini. “Secondo una ricerca pubblicata su Human Reproduction, infatti, gli uomini che indossano boxer hanno una più alta concentrazione di spermatozoi rispetto a coloro che indossano biancheria intima più aderente.[3] L’utilizzo di slip attillati determina un aumento della temperatura dei testicoli e una conseguente diminuzione della produzione di spermatozoi. Fondamentale per la spermatogenesi è l’ormone follicolo-stimolante (FSH) e i ricercatori hanno registrato livelli più alti tra coloro che indossano slip. Il motivo potrebbe proprio essere un meccanismo di compensazione: per far fronte al danno ai testicoli, dovuto all’alta temperatura dello scroto, l’organismo risponde con più alti livelli di FSH per stimolare la produzione di spermatozoi. Più precisamente, gli uomini che erano soliti indossare boxer registravano una concentrazione di spermatozoi del 25% più alta, il 17% in più di spermatozoi totali, il 33% in più di spermatozoi in una singola eiaculazione e il 14% in meno di livelli di FSH rispetto a coloro che avevano l’abitudine di utilizzare altri tipi di biancheria intima”.

“Sarebbe importante per gli uomini prendere coscienza, fin da giovani, che una vita sana, un’alimentazione corretta e i giusti accorgimenti negli stili di vita rappresentano i migliori alleati per preservare la propria salute, anche quella sessuale. Un controllo dall’andrologo può servire a capire come proteggere la fertilità anche dalle minacce esterne, modificando il proprio stile di vita.” conclude il Dott. Mignini Renzini.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *