ISRAELE:  riapertura graduale  iniziando da Mar Morto e Eilat

GREEN TOURISM ISLANDS

 

 

 

 

 

L’ingresso nelle zone  di turismo green sarà subordinato alla presentazione di un test aggiornato negativo al coronavirus

 

La positività al COVID 19 è risultata negli ultimi giorni la più bassa degli ultimi 4 mesi: questi i dati diffusi in data 28 ottobre dal Ministero della Salute di Israele.

 

Il Ministero della Salute ha quindi dichiarato che la percentuale attuale dei positivi corrisponde a quella dello scorso 21 giugno.

 

Questi sviluppi arrivano una settimana dopo che è iniziato a sbloccarsi il secondo periodo di lockdown. Sono state riaperte le scuole per l’infanzia ed è stata approvata la riapertua di parte delle classi della scuola primaria.

 

Si procede poi all’allentamento di alcune restrizioni su attività come parrucchieri e saloni di bellezza nell’ambito di un piano di riapertura multifase. E’ anche in discussione la conferma definitiva per la riapertura di zimmerim (bed and breakfast).

 

Si comincia anche a regolamentare le procedure di controllo in ingresso e in uscita dal Paese per i cittadini israeliani.

 

Le stazioni di test COVID-19 per i passeggeri in arrivo e in partenza presso l’aeroporto Ben Gurion sono ora completate e in attesa dell’approvazione finale del Ministero della Salute. Ci saranno due stazioni di prova, una funzionante come struttura drive-in e la seconda situata all’interno dell’edificio del terminal.

Due livelli di test saranno messi a disposizione dei cittadini israeliani
• Test NIS 45 – l’opzione più economica disponibile in Israele – con risultati entro 12-48 ore.
• Test NIS 145: opzione in grado di fornire risultati entro 4 ore

 

 

 

 

Mar Morto e Eilat

GREEN TOURISM ISLANDS

 

L’iniziativa del Ministero del turismo israeliano di definire la città turistica di Eilat e l’area alberghiera di Ein Bokek-Hamei Zohar sul Mar Morto come “isole di turismo verde”, che è stata approvata il 25 ottobre dal governo, ha superato la sua prima lettura Plenum della Knesset.

 

Sarà così consentito dichiarare la città di Eilat e il complesso alberghiero del Mar Morto come  “area turistica speciale”. L’ingresso nelle aree di turismo verde sarà subordinato alla presentazione di un test COVID-19 negativo aggiornato o di una prova di guarigione dal virus.

 

Lo schema consentirà l’apertura di alberghi in queste zone, nel rispetto delle linee guida del Ministero della Salute e nell’ipotesi che vi sia un persistente basso livello di morbilità nelle aree. In una fase successiva anche le attività commerciali di queste aree potranno riaprire a servizio degli ospiti degli hotel. Eilat e Mar Morto offrono un clima caldo e temperato tutto l’anno e, dal benessere al turismo attivo, sono perfette per offerte turistiche in linea con i principi del distanziamento.

 

Le discussioni sull’iniziativa, inclusa la logistica della presentazione dei test COVID negativi, saranno approfondite ulteriormente nel comitato legislativo della Knesset che si riunirà successivamente. Una volta raggiunto l’accordo, il disegno di legge deve passare una seconda e una terza lettura nel Plenum della Knesset che potrebbe essere già questa settimana.

 

Se non ci sono condizioni aggiuntive e i tassi di morbilità rimangono bassi in queste aree, gli hotel dovrebbero riaprire a Eilat e nel Mar Morto immediatamente dopo l’approvazione del disegno di legge.

 

 

 

 

Nelle foto

Eilat: crediti per l’immagine a Israel Ministry of Tourism

Lo splendido Mar Morto: crediti a Itamar Grinberg

 

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