Magen David Adom un anno esatto di lotta al Covid 19

Ormai Israele sembra farcela a riemergere dalla pandemia. Merito di una campagna vaccinale positivamente impressionante per efficienza e rapidità: ad oggi il  50% della popolazione ha ricevuto almeno una dose di vaccino e il 33% entrambe le dosi. Una percentuale che sale all’80% se parliamo di ultrasessantenni. Ma la notizia più importante è che questo sforzo è servito: secondo lo studio preliminare dell’Istituto Weizmann il numero di infezioni in Israele sta diminuendo soprattutto tra le persone di età superiore ai 60 anni. In questa fascia di età nell’ultimo mese e mezzo si è verificato il 56% in meno di infezioni, il 42% in meno di ricoveri e il 35% in meno di morti per Coronavirus. Forte di questo risultato dal 21 febbraio hanno ricominciato a riaprire negozi, biblioteche e musei. Il Ministero della Salute lo ha definito “la prima fase del ritorno alla normalità”.

Per Magen David Adom questi numeri sono il miglior risultato dopo un anno di lotta al Covid-19 vissuto sempre in prima linea. I numeri parlano di più di 700.000 vaccini somministrati da medici e i paramedici del MDA, affiancando in questo lavoro l’IDF (Israel Difence Force) e le mutue private in tutto il paese. In particolare a febbraio 2021 MDA ha raggiunto il 100% di somministrazioni del vaccino (seconda dose) agli anziani di tutte le case di riposo e delle strutture protette e ed è stata impegnata nella campagna vaccinale per i lavoratori palestinesi che lavorano regolarmente in Israele.

L’efficacia della campagna vaccinale sicuramente è dovuta al fatto che il vaccino viene proposto nei luoghi più frequentati dalla gente comune, dal bar al mercato della frutta e verdura Mahanè Yehudà

Per dare un’idea dell’impegno costante di MDA da marzo 2020 basta pensare a 4,2 milioni di tamponi eseguiti (ancora oggi l’organizzazione ne esegue migliaia al giorno), mentre il centralino del 101 gestito da MDA continua ancora oggi a ricevere 13.000 chiamate al giorno. Significa il 220% in più rispetto a una routine che non si è comunque mai fermata. MDA ha continuato la sua opera di soccorso per le strade di Israele a favore di vittime di malattie o incidenti, ma con qualche complicazione in più dovuta alla necessità di evitare il più possibile i contagi. Infine ricordiamo le 17.835 unità di plasma trasfuse da persone guarite dal Covid a 2.600 malati gravi a causa del coronavirus.

 

 

 

MDA cerca volontari

Un impegno che mai come quest’anno ha bisogno di essere supportato. Naturalmente il modo più diretto per farlo è effettuare una donazione a MDA Italia Onlus che verrà investita per l’acquisto di mezzi di soccorso e strumenti destinati a operare sul campo (IBAN IT05X0325001600010000011165). Ma c’è anche un altro modo altrettanto prezioso per dare il proprio contributo: MDA Italia cerca figure che dedichino un po’ del proprio tempo ad aiutare l’associazione, presso la nuova sede di MDA Italia Onlus a Milano, o anche semplicemente da casa propria. Anche questo significa essere volontari di MDA ed è altrettanto utile che guidare un’ambulanza in Israele: di certo sono centinaia gli esempi nel mondo in cui questo tipo di impegno ha finito per salvare realmente una vita umana.

 Se siete interessati potete contattare MDA Italia inviando una mail a info@amdaitalia.org o chiamando il 392 006 9690

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