7 aprile, World Health Day 2021 Fondazione Valter Longo Onlus per la difesa del diritto alla Salute: in una Top 5 i consigli per vincere la sfida dell’Healthy Ageing

La popolazione del nostro Pianeta è destinata a diventare sempre più longeva: gli over 65 nel mondo raggiungeranno il miliardo e mezzo entro il 2050 [1], mentre nel nostro Paese rappresentano già il 23.3% della popolazione, con un’aspettativa di vita media che nel giro di ottant’anni raggiungerà la soglia dei 93 anni [2]: vivremo più a lungo, ma quali conseguenze avrà tutto questo sul tessuto sociale e sanitario? E soprattutto, quale sarà la qualità di vita dei nostri anni d’Argento?

 

 

 

Sono solo alcuni degli interrogativi del World Health Day 2021, la Giornata Mondiale della Salute che verrà celebrata il prossimo 7 aprile e che coinciderà quest’anno con l’avvio del Decennio dell’Invecchiamento Sano (2021-2030 Decade of Healthy Ageing) indetto dalle Nazioni Unite – “dieci anni di azioni concertate, catalitiche e collaborative per migliorare la vita delle persone anziane, delle loro famiglie e delle comunità in cui vivono” [3]. Una giornata che vede in prima linea Fondazione Valter Longo Onlusla prima in Italia dedicata a garantire a tutti, in particolare alle persone svantaggiate e in condizioni di povertà, una vita lunga e sana attraverso una corretta alimentazione e uno stile di vita salutare.

“Se è vero che il nostro Pianeta è destinato a diventare sempre più longevo, ciò che diventa essenziale è poter raggiungere una longevità che sia anche sana. Di primaria importanza è, oggi, poter garantire il bene Salute ad una popolazione sempre più Senior, perché sottovalutare tale prospettiva equivarrebbe a ignorare il pesantissimo impatto sociale, clinico ed economico che ne potrebbe derivare. La pandemia da COVID-19 ha mostrato come sia fondamentale prevenire le malattie connesse all’invecchiamento, oltre ad aver acuito il divario sociale anche nell’accesso ai più elementari servizi atti a preservare il diritto alla salute”, ha commentato Antonluca MatarazzoDirettore Generale di Fondazione Valter Longo Onlus.

 

 

Nella sana alimentazione l’arma più potente

L’alimentazione è il fattore più importante che possiamo modificare per vivere sani e può, oggi, agire come un potente “farmaco” naturale per preparare una longevità sana, sin dalla primissima infanzia. La prevenzione delle più importanti malattie croniche non trasmissibili, come le malattie cardiovascolari e autoimmuni, il cancro e il diabete, passa proprio da una nutrizione equilibrata, in grado di evitare l’insorgenza dello stato infiammatorio cronico che rappresenta un importante fattore di rischio, anche per l’insorgenza di malattieneurodegenerative, quali l’Alzheimer. Ci sono decenni di studi sugli elementi che determinano la salute, le malattie e l’invecchiamento, in particolare gli amminoacidi (proteine) e gli zuccheri è risaputo che attivano i meccanismi cellulari responsabili dell’invecchiamento, per cui un eccesso nel loro consumo accelera l’invecchiamento. Dunque intervenire direttamente sull’invecchiamento nel corso del tempo, attraverso utili e fondamentali modifiche alla nutrizione e allo stile di vita, potrebbe essere una formula preventiva di molte delle più diffuse patologie.  

 

In una Top 5 i consigli per vincere la sfida dell’Healthy Ageing

Nata nel 2017 per volontà del Prof. Valter Longo, filantropo e biogerontologo di fama internazionale, la Fondazione Valter Longo Onlus ed il suo team di nutrizionisti, guidato da Romina Cervigni, PhD e Responsabile Scientifico, basano i loro percorsi di Assistenza Nutrizionale e Cura proprio sui pilastri che derivano da decenni di studi del Professor Longo per vivere a lungo e in salute. In una Top 5 basata sull’osservazione dei centenari sono racchiusi i preziosi consigli della Fondazione Valter Longo Onlus per una longevità sana e attiva:

 

  1. Digiuno intermittente per cellule più giovani:

un’abitudine che accomuna diversi gruppi di centenari è l’assunzione dei pasti principali e degli eventuali spuntini in un arco di 12 ore per beneficiare di altrettante ore di digiuno notturno che, grazie al periodo di riposo dell’organismo, consente di rigenerare dall’interno e di riparare le cellule danneggiate, eliminando quelle ormai non più funzionali. Il risultato? Cellule più giovani e sane. Una ulteriore riduzione delle ore in cui si mangia (10 ore o meno) consentirebbe, poi, di ottenere risultati ancora migliori per quanto riguarda la riduzione del peso, ma è molto più difficile da rispettare e potrebbe anche incrementare il rischio di effetti collaterali come lo sviluppo di calcoli biliari. L’ideale è, quindi, considerare 12 ore dalla fine della cena: se avremo consumato l’ultimo pasto alle 21:00, aspetteremo a fare colazione alle 9:00 di mattina.

  1. Siamo tutti centenari…

“La dieta della longevità recepisce le abitudini alimentari dei gruppi di centenari più sani, tra cui quelli che seguiamo in Calabria, quelli di Okinawa, di Loma Linda in California, della Costa Rica e della Grecia”, spiega la nutrizionista Romina Cervigni. “A un’alimentazione a basso contenuto di proteine – simile a quella in uso presso i centenari di Molochio, in Calabria – corrisponde una minore incidenza di tumori e, in generale, una vita più lunga”.

Ma quali sono gli ingredienti della dieta e le abitudini dei centenari che racchiudono l’elisir della longevità?

Sicuramente un’alimentazione con molta frutta a guscio, un po’ di pesce, poche proteine animalipochi zuccheri e pochi grassi saturi o trans e molti carboidrati complessi derivati da legumi e da altri alimenti di origine vegetale. Molti di questi centenari spesso mangiano al massimo 2- 3 volte al giornopoco la sera, e in molti casi prima che faccia buio.

 

  1. Fibre amiche del microbiota:

Nel caso in cui la dieta sia troppo ricca di proteine di origine animale, l’alimentazione può generare uno stato di infiammazione dell’organismoche rischia di compromettere il buon funzionamento del sistema immunitario, alterando la flora batterica intestinale, il cosiddetto microbiota. Meglio quindi prevenire questo pericolo con un menù ricco di fibre: non facciamoci mai mancare verdura di stagione, legumi e un po’ di frutta.

 

  1. Sistema immunitario più forte con la vitamina D

Un’alimentazione varia e completa, che preveda l’assunzione del giusto quantitativo di proteine, il consumo di prodotti ricchi di omega 3 –come il pesce grasso, le noci e l’olio evo – è un’insostituibile alleata per un Sistema Immunitario efficiente. Ma per dare un vero “boost” alle difese del nostro organismo è fondamentale il giusto apporto di vitamina D, contenuta in alimenti come il pesce e i funghi, o facilmente integrabile nella dieta.

 

  1. Metabolismo sempre attivo con lo Sport

L’attività fisica è un altro elemento fondamentale per la longevità sana: dal semplice giardinaggio, alle arti marziali, alla danza. La maggior parte delle persone che toccano i 100 anni in buona salute sono persone attive o molto attive fino a tarda età, anche se molte di loro non sanno neppure cosa significhi l’espressione “esercizio fisico”.

 

 

 

 

Qualche esempio?

A Okinawa molti pescatori ultra ottantenni non smettono mai di lavorare e signore ultranovantenni danzano con pesi sul capo parecchie volte a settimana. In Calabria Salvatore Caruso, 110 anni, si recava tutti i giorni a piedi al suo uliveto.

 

Fonti:

[1] Dossier World Population Ageing 2019: Highlights pubblicato il 10 ottobre dalla Divisione sulla Popolazione del Dipartimento delle Nazioni unite per gli affari economici e sociali dell’Onu (Undesa),

[2] Rapporto ISTAT 2020

[3] https://www.who.int/initiatives/decade-of-healthy-ageing

 

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