Pandemia, migliora la situazione delle imprese del manifatturiero

Pandemia, per Unioncamere Lombardia, in un monitoraggio di aprile 2021 a livello regionale, nel manifatturiero, le criticità prevalenti sono legate a problemi con i clienti e gli ordinativi, problema segnalato dal 32% delle imprese industriali mentre acquistano rilevanza le questioni organizzative e l’approvvigionamento, per il 24%. Dichiarano comunque di avere risolto i problemi il 17% mentre le perdite sono difficilmente recuperabili per il 10%.

 

 

 

 

 

 

 

Per l’occupazione, il 23% delle imprese è in espansione. Per quanto riguarda lo smart working, il 57% lo ha adottato durante la pandemia e circa un terzo intende mantenerlo. I dati sono confermati, a livello territoriale, dalla Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi. Nel manifatturiero le criticità prevalenti sono legate a problemi con i clienti e gli ordinativi, problema segnalato dal 32,4% delle imprese industriali di Milano, il 28,6% di Monza Brianza, il 25% di Lodi. La percentuale che dichiara di non avere alcun problema è abbastanza elevata (16,2% per Milano, 14,3% per Monza e Brianza, ancora più alta con 22,7% per Lodi). Le imprese che dichiarano di aver subito perdite difficilmente recuperabili sono 10,1% per Milano, 14,3% per Monza Brianza, 9,1% per Lodi. Per il lavoro, ci sono imprese in espansione (22,8% a Milano, 20% a Monza Brianza, 18,2% a Lodi).  Per lo smart working, oltre la metà delle imprese lo ha adottato durante la pandemia nell’industria (62,1% a Milano, 59% a Monza Brianza e 55% a Lodi). Non tutte le imprese sembrano comunque intenzionate a rendere strutturale questa modalità di lavoro: non lo sono il 52% a Milano, il 64,6% a Monza Brianza, il 54,2% a Lodi.

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