Estate: anche i capelli vanno protetti Per evitare che l’esposizione al sole danneggi la chioma, bisogna prendere opportuni accorgimenti

L’estate è finalmente entrata nel vivo e le alte temperature ce lo ricordano ogni giorno. Se ormai è
prassi comune proteggere la pelle dal sole, non tutti dedicano le dovute attenzioni per evitare che
i raggi UV abbiano ripercussioni negative sui capelli.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

«Quando si parla di sole e capelli vanno considerati due aspetti: infatti, i raggi UV hanno
conseguenze sia sul fusto, sia sul cuoio capelluto. Questi raggi interagiscono con il fusto del
capello, favorendone l’ossidazione: quell’effetto schiaritura che tanto ci piace è in realtà segno di
un danno ossidativo e significa che i capelli hanno già preso troppo sole. Lo stress ossidativo
compromette l’integrità della cuticola (lo strato più esterno del fusto), disidratando e facilitandone
la rottura. Il fusto però è pur sempre una struttura “morta”, quindi il possibile foto-danno è
soltanto di natura estetica. La situazione si complica invece quando si parla di cuoio capelluto:
infatti, l’eccessiva esposizione di tale parte del corpo al sole senza un’adeguata protezione induce
infiammazione e aumento della produzione di radicali liberi dell’ossigeno, che compromettono la
salute del bulbo del capello, favorendone la caduta. In caso di chiome diradate, il rischio è
ovviamente maggiore», sottolinea la dottoressa Anna Trink, specialista in dermatologia e
venereologia del Laboratorio HMAP di Giuliani.
Per tali ragioni, il protettore solare per il cuoio capelluto e per i capelli dovrebbe diventare parte
fondamentale del beauty-case per l’estate. Per le chiome, ci sono molti prodotti dedicati, spesso a
base di oli vegetali, ricchi di vitamina E, che mantengono compatti i fusti, evitando la
disidratazione; contengono inoltre filtri solari e proteine della seta, che conferiscono un aspetto
luminoso ai capelli. Per il cuoio capelluto è invece possibile utilizzare gli stessi solari che si usano
per il corpo, purchè siano a protezione molto alta (SPF 50), preferendo formulazioni spray, più
facili da applicare. Inoltre, sono più indicati quelli specifici per cute sensibile e arricchiti con
antiossidanti, dall’effetto lenitivo sul cuoio capelluto. «La stessa attenzione va posta nei confronti
dei bambini: non dimentichiamo di applicare anche a loro il protettore solare sul cuoio capelluto.
In questo caso, meglio sceglierne uno con filtri fisici per ridurre il rischio di sensibilizzazione
cutanea», raccomanda la dottoressa Trink.
Durante le vacanze, al cuoio capelluto e ai capelli andrebbe dedicata la stessa cura che ormai
siamo stati educati ad avere per la pelle: utilizzo quotidiano di creme con filtri solari, che vanno
riapplicate ogni due ore in caso di esposizione continua, lavaggio giornaliero con prodotti delicati,
che non compromettano la barriera cutanea del cuoio capelluto, e una maschera ristrutturante da
applicare una volta alla settimana per nutrire i fusti. È meglio utilizzare spazzole e pettini di alta
qualità, rispettivamente con alto numero di setole di cinghiale o di nylon e di plastica o ceramica,
materiali più delicati rispetto al legno. Esistono inoltre asciugamani creati con una fitta rete di
microfibre particolari, che assorbono molta acqua e accorciano i tempi di asciugatura del 50%,
riducendo l’esposizione dei capelli al phon e, quindi, il possibile danno termico.
«Due consigli in più a seconda del tipo di vacanza. Siccome l’acqua di mare è ricca di sali minerali,
immergervi il cuoio capelluto ha un effetto lenitivo naturale, che può aiutare in caso di lieve
infiammazione da sole. L’importante è risciacquare sempre molto bene il cuoio capelluto una volta
usciti dall’acqua, perché eventuali residui di sale favoriscono la disidratazione e l’infiammazione.
Se non fosse disponibile una doccia, è possibile munirsi di acqua termale spray che, oltre a
rimuovere il sale, ha un effetto lenitivo e rinfrescante, se conservata nella borsa frigo. Per chi
invece va in montagna, dove l’esposizione ai raggi UV è ancora più intensa, esistono cappellini le

cui fibre vengono pretrattate con filtri 50+ e che quindi forniscono una protezione molto alta
senza bisogno di applicare la crema solare», spiega la dottoressa Trink.
«Se al rientro dalle vacanze si avverte una sensazione di intenso prurito e/o bruciore al cuoio
capelluto associato a un aumento notevole della caduta dei capelli, è bene rivolgersi a un
dermatologo, che possa valutare la situazione clinica e avviare una terapia eventualmente
farmacologica, con antinfiammatori topici», consiglia l’esperta. In assenza di sintomi specifici, è
bene rivolgersi al proprio parrucchiere per eseguire un trattamento ristrutturante per i fusti,
rimandando i trattamenti decoloranti di almeno un paio di mesi. Per il cuoio capelluto, è possibile
utilizzare lozioni a base di antiossidanti e vitamina E o acido glicirretico, dall’effetto
antinfiammatorio.

 

 

NELLA FOTO

la dottoressa Anna Trink, specialista in dermatologia e venereologia del Laboratorio HMAP di Giuliani

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