Solari e protezione della pelle: Everli svela le abitudini di acquisto degli italiani

Durante la stagione più calda dell’anno e con l’avvicinarsi delle tanto attese vacanze, gli italiani si preparano a sfruttare al meglio le giornate all’aria aperta e a farsi scaldare dai raggi del sole, ma sono sempre più attenti a salvaguardare la salute della propria pelle. Lo conferma Everli – il marketplace della spesa online – che, tramite un’analisi dei propri dati volta a indagare le abitudini di acquisto degli abitanti del Bel Paese quando si tratta di prodotti solari, ha rilevato un importante incremento nello shopping di tali prodotti nel 2020 rispetto all’anno precedente. Inoltre, Everli ha coinvolto il Dottor Vincenzo Greco, dermatologo di MioDottore per commentare le evidenze emerse, scoprire come selezionare in autonomia i prodotti “giusti” tra gli scaffali e fornire 5 regole d’oro per godersi la tintarella senza preoccupazioni.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Nel 2020 è più che raddoppiata la spesa degli italiani per i prodotti solari: la mappa dei più attenti alla salute della pelle

Secondo quanto rilevato da Everli, in Italia nel 2020 si è registrato un incremento a tripla cifra (+157%) nella spesa per l’acquisto online (da sito e via app) di prodotti per la protezione di pelle, labbra e capelli al sole, con giugno che ha guadagnato lo scettro di mese in cui si è raggiunto il picco più alto di spesa.

 

Analizzando nel dettaglio i dati della piattaforma e confrontando le abitudini di acquisto online lungo tutta la Penisola, emergono alcune curiosità e interessanti differenze. Pare, infatti, che lo scorso anno i più attenti alla protezione della propria pelle, nonché i maggiori acquirenti di prodotti solari, siano stati nell’ordine i consumatori di Milano, seguiti da quelli di Torino e Roma. Ampliando però lo sguardo su questa speciale top 10 delle province in cui si sono registrati i maggiori volumi di acquisti, si nota che ci sono due regioni che la fanno da padrone: Emilia-Romagna e Veneto, rispettivamente con 3 (Rimini, Forlì-Cesena e Bologna) e 2 (Verona e Padova) città nel ranking.

 

In questa speciale classifica sono tre le città in cui i consumatori hanno accresciuto maggiormente la propria consapevolezza nell’importanza dell’uso dei solari nel 2020: Padova, dove la spesa in fatto di solari è quasi quintuplicata rispetto all’anno precedente (+393%), seguita da Genova (+252%) e Rimini (+234%).

 

Ma che tipologia di solari preferiscono gli italiani?

A livello nazionale, quando si tratta di mettere i solari nel carrello, il trend è chiaro: l’attenzione per i più piccoli è in cima ai pensieri dei consumatori, basti pensare che oltre un terzo della spesa per questa categoria merceologica è dedicato ai prodotti per bambini (33,5%). Seguono i prodotti ad alta protezione (31%) e chiudono questo speciale podio i doposole (11%) – purtroppo molto distanti dalle prime posizioni e molto vicini a quelle successive, occupate rispettivamente da oli abbronzanti e miscele a basso SPF (rispettivamente 10% e il 9%), segno che c’è ancora poca attenzione al nutrimento della pelle dopo l’esposizione, almeno per quanto riguarda l’utilizzo di prodotti specifici.

 

Guardando alla top 10 delle province in cui sono stati acquistati i volumi maggiori di prodotti solari, il trend rispecchia quello nazionale, benché con alcune leggere differenze tra città rispetto all’ordine delle prime due posizioni (a Verona, Rimini, Padova, Milano e Bologna, infatti, hanno la meglio i prodotti ad alta protezione). Uscendo dai confini del podio e guardando ad oli e abbronzanti (che rappresentano la quarta scelta per quattro città su dieci), a Rimini, Torino e Brescia si sono concentrati i volumi di acquisti più elevati.

 

Tuttavia miscele abbronzanti e oli non sono da “demonizzare”. A questo proposito, il Dottor Vincenzo Greco ha commentato: “Ve ne sono di ottimi e sono quelli definiti pro-tanning, contenenti sostanze che contrastano i radicali liberi e idratano la pelle. Se utilizzati a partire da circa 15 giorni prima dell’esposizione solare, aiutano a ottenere un’abbronzatura uniforme, più duratura e senza danni alla pelle. Un ottimo consiglio è quello di usare regolarmente creme doposole, per mantenere la pelle idratata e contrastare la secchezza cutanea foto-indotta. Diversamente, alcuni prodotti contenenti sostanze abbronzanti come il bergamotto, risultano potenzialmente pericolose perché accelerano il danno al DNA e quindi foto-cancerogene”.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ma come mettere nel carrello i solari “giusti”? Attenzione a SPF, filtri e PAO

Secondo l’esperto di MioDottore per scegliere il solare adeguato al supermercato è bene valutare principalmente tre elementi: il fattore di protezione (SPF), i filtri presenti nel prodotto e la stabilità nel tempo (PAO). A proposito del fattore di protezione SPF, ovvero il valore che indica la quantità di radiazioni filtrate, spiega: “Valori di SPF al di sotto di 30 non sono considerati idonei per una corretta protezione solare, soprattutto nei primi giorni di esposizione. Tale considerazione è valida solo se i prodotti sono utilizzati in modo corretto: per tutta la superficie corporea è necessaria l’applicazione di 35ml di prodotto, ovvero la quantità contenuta in una tazzina da caffe, da ripetere circa ogni 2 ore.” Per quanto riguarda il filtro solare, prosegue: “Esistono due tipi di filtri, quelli chimici, che assorbono i raggi solari, e quelli fisici, che hanno azione coprente. Di regola, sono preferibili quelli fisici per le piccole zone come le labbra o le cicatrici e per i bambini, in quanto la pelle è più delicata e la barriera maggiormente fragile, quindi può assorbire i filtri di natura chimica potenzialmente dannosi. Attenzione al filtro chimico contenuto, alcuni ancora in commercio non sono di ottima qualità e sono potenzialmente dannosi, penetrano nella cute, sono rintracciabili anche nel latte materno, possono provocare allergia da contatto, allergia foto-mediata, irritazioni, in alcuni casi anche disturbi endocrinologici. Nel caso si scelga un solare con filtro chimico, è bene preferire un prodotto di qualità elevata.” Inoltre, è da tenere a mente che nella composizione delle creme solari sono presenti diversi eccipienti al fine di assicurare la stabilità nel tempo (ovvero la PAO: periodo dopo apertura espresso in mesi, ad esempio 6M); sono da considerare, infine, la spalmabilità, la resistenza all’acqua e al sudore e che prodotti di qualità non contengono parabeni, petrolati e siliconi. Un utile consiglio generale è quello di preferire solari in crema per i bambini, comodi spray per gli adulti, le zone pilifere e i capelli e gli stick per le parti delicate come labbra e cicatrici.

 

La 5 regole d’oro per utilizzare correttamente le protezioni solari

Infine, per aiutare gli italiani a godersi la bella stagione e le vacanze in tutta sicurezza, lo specialista ha stilato un breve vademecum di 5 regole da tenere a mente quando ci si espone al sole:

  1. Utilizzare la quantità giusta di crema per ogni applicazione, da ripetere ogni due ore o in caso di doccia o bagno.
  2. Evitare le ore più calde della giornata.
  3. Fare attenzione alle giornate nuvolose e/o ventilate! Il sole è comunque pericoloso anche se in queste occasioni si crede il contrario.
  4. Non dimenticare di applicare la crema nelle zone più delicate come orecchie, ascelle, collo e decolleté.

Evitare di indossare al sole profumi, repellenti antizanzare non specifici per il sole; prestare attenzione a piante, cibi e bevande a contatto con la pelle ed evitare l’esposizione prolungata se si assumono determinati farmaci (consultare il bugiardino).

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