Costa Arènte e la Valpantena, nuova frontiera del Valpolicella

Una produzione di nicchia rispettosa dell’ambiente e custode del territorio dà vita al Valpolicella Superiore Valpantena DOC 2019

 

 

 

 

 

 

 

 

 

In un’enclave mediterranea di uliveti e vigneti, a metà strada tra Grezzana e Romagnano, Costa Arènte si eleva su un dolce promontorio di 250 metri di altitudine, nel cuore della Valpantena. Dedita alla valorizzazione di vini fortemente identitari come il Valpolicella Superiore, il Ripasso e l’Amarone, la cantina ha una particolare attenzione verso il territorio in cui è inserita, le uve autoctone della regione e l’impiego rispettoso di metodi artigianali nella produzione.

Solo 17 dei 35 ettari della Tenuta sono dedicati alla viticoltura, armonicamente integrata con le altre colture: sui versanti collinari terrazzati si alternano boschi, siepi, uliveti e vigneti, contornati da essenze mellifere e alveari. I confini della proprietà non sono recintati, così da favorire il ripopolamento della fauna locale, e ogni pratica agronomica è condotta nel pieno rispetto e nella salvaguardia della natura.

Il metodo preferito di allevamento delle viti è la pergola veronese, un sistema che richiede molte attenzioni durante il lavoro in vigna e che permette alla pianta di autoregolarsi. L’uva sviluppa il suo ciclo a 1,80 metri dal suolo, lontana dall’umidità e naturalmente protetta grazie all’effetto bosco delle foglie. Queste, infatti, creano un tetto che protegge i grappoli sia dal sole diretto sia dalle violente gocce degli acquazzoni; inoltre, la pergola regola in modo naturale il flusso della pioggia, evitando il dilavamento del terreno e il ruscellamento dell’acqua tra i filari.

 

Il rispetto dei tempi del vigneto unitamente alle operazioni in vigna e in cantina, svolte manualmente, sono i cardini di una produzione limitata e di alta qualità che impiega tecniche artigianali, in osservanza della certificazione RRR (Riduci Risparmia Rispetta) lanciata dal Consorzio della Valpolicella per le aziende della DOC, a tutela dell’ambiente, del paesaggio e della sostenibilità sociale.

IL TERRENO E LA VALLE

Inserendosi nel microcosmo della Valpantena, Costa Arènte respira la storia delle vicine Villa Arvedi e Villa Pellegrini, in un territorio ricco di itinerari per gli amanti delle passeggiate, delle gite a cavallo o in bicicletta.

Le uve sono coltivate su versanti collinari, anche terrazzati, che si estendono fino a 350 m d’altitudine. Il substrato, franco-argilloso e ricco di elementi nutritivi minerali, è costituto da formazioni calcareo-marnose bianche, il biancone tipico dei pendii dolci e arrotondati che contraddistinguono la Costa.

Il clima temperato e la ventilazione convettiva data dalle brezze dei Monti Lessini, che raffrescano velocemente la valle stretta e corta, fanno della Valpantena un’enclave mediterranea che garantisce il raggiungimento della maturazione ottimale, una freschezza di beva capace di attenuare il grado alcolico e una spalla acida molto pronunciata che dona finezza di profumi ed eleganza, facendo presagire una certa capacità di invecchiamento del vino.

VALPOLICELLA SUPERIORE VALPANTENA, L’ANNATA 2019

Dopo un’annata difficile come quella del 2017 e una 2018 di grande ma non eccellente produzione, nel 2019 si è tornati su quantità standard ma di qualità molto elevata. L’estate molto calda non ha portato particolari problematiche fito-sanitarie e le forti escursioni termiche di agosto e settembre, dovute in particolare all’orografia della zona, hanno consentito una vendemmia tardiva ma ottimale:

 

“La vendemmia è iniziata con circa 15 giorni di ritardo rispetto al 2018 – afferma Giovanni Casati, enologo e agronomo Costa Arènte – siamo riusciti ad avere una maturazione perfetta dei tannini, una buona gradazione alcolica, mantenendo però profumi freschi e fruttati. Parte del mosto è stato svinato ancora dolce e ha finito la fermentazione in barrique, in modo da condensare da subito i tannini, acquistando un bel colore e garantendoci già dalla svinatura un vino più evoluto e complesso, in termini di aromi”.

NOTE DI VINIFICAZIONE E DEGUSTAZIONE

Corvina, Corvinone e Rondinella sono raccolte tardivamente a mano nella prima metà di ottobre. Diraspatura e selezione avvengono sul tavolo di cernita prima della pigiatura. La fermentazione dura circa una settimana a temperatura controllata, seguita da una breve macerazione sulle bucce. La fermentazione malolattica viene svolta in acciaio e circa un 20-30% viene passato in barrique di rovere francese di secondo passaggio. Seguono un affinamento in acciaio di un anno e almeno tre mesi in bottiglia prima della messa in commercio. Di colore rosso rubino scarico, al naso rivela sentori di ciliegia, mora e pepe nero. In bocca è strutturato ma agile, con un tannino morbido e avvolgente, dal finale.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *