I “MIGLIAIA DI EREDI” DEI LASCITI AIL UN ATTO DI GENEROSITÀ IN COSTANTE CRESCITA PER SOSTENERE LA RICERCA EMATOLOGICA IN ITALIA E L’ASSISTENZA SOCIO-SANITARIA DEI MALATI CON TUMORE DEL SANGUE E DELLE LORO FAMIGLIE

Grazie all’incremento dei lasciti testamentari nel 2020, AIL ha potuto garantire assistenza socio-sanitaria a sempre più pazienti ematologici e caregiver per migliorare la loro qualità di vita e finanziare importanti progetti di Ricerca Scientifica. Un gestoconcreto di solidarietà che, nel 2020, è arrivato ad oltre un milione di euro. Il 18 novembre l’Associazione ha organizzato “Lascito Solidale: una vita che continua grazie a te”, un webinar sui lasciti solidali con l’obiettivo di raccontare, attraverso dati, testimonianze e progetti di ricerca, l’importanza di questo atto di generosità per sostenere in Italia chi lotta contro i tumori del sangue.
Per saperne di più visita il sito lasciti.ail.it

L’evento sarà in diretta streaming il 18 novembre, alle ore 16.00. Sarà possibile registrarsi al seguente link
https://www.eventbrite.it/e/biglietti-testamento-solidale-una-vita-che-continua-grazie-a-te-201532447977

Fare un lascito testamentario significa avere “migliaia di eredi” e contribuire, attraverso un gesto  di generosità, a restituire loro un segno di speranza per il futuro: con questo messaggio AIL, Associazione Italiana contro le Leucemie, i Linfomi e il Mieloma sottolinea l’importanza di uno strumento solidale così importante che in Italia, secondo le recenti proiezioni di Fondazione Cariplo, entro il 2030 potrebbe portare complessivamente una cifra compresa fra i 100 e i 130 miliardi di euro agli enti del Terzo settore e alle realtà impegnate in opere di solidarietà. Fondi che si trasformeranno in progetti concreti e pianificati nel lungo periodo, in risposta ai bisogni di chi si trova in stato di sofferenza o di difficoltà.  

Anche AIL sta intanto facendo la sua parte. Nel 2020 i proventi da lasciti solidali raccolti dalla sede Nazionale dell’Associazione – esclusi i dati dei lasciti ricevuti dalle 82 sezioni territoriali – sono pari a € 1.108.260 e provengono in particolare da 14 lasciti solidaliAnalizzandoli più nel dettaglio, si è rilevato che nella maggior parte dei casi (12 su 14) si è trattato di testamenti solidali – ovvero AIL è stata ricordata nelle ultime volontà scritte per testamento in qualità di erede (eredità) o di legataria (legato) – ma bisogna evidenziare anche l’interessante trend in crescita relativo alle polizze assicurative sulla vita, sempre più diffuse.

Anche grazie ai lasciti solidali, oggi AIL può finanziare in tutta Italia progetti di assistenza e di ricerca di alto valore scientifico, sostiene 137 Centri di ematologia, garantisce cure domiciliari a 2.826 pazienti in 36 province, accoglie 3.772 ospiti presso le 73 Case Alloggio AIL sul territorio, da supporto a 16.412 tra pazienti e nuclei familiari attraverso l’erogazione di servizi socio-assistenziali.

Fare un testamento solidale in favore di AIL può contribuire a cambiare la vita ai pazienti che ogni giorno lottano contro i tumori del sangue. – dichiara il Prof. Sergio Amadori, Presidente Nazionale AIL – Rispetto agli anni passati l’Associazione ha visto aumentare, nel 2020, i proventi derivati dai lasciti solidali: questo ci ha permesso di sostenere ed incrementare importanti progetti di ricerca scientifica e di assistenza socio-sanitaria, soprattutto dedicati all’accoglienza nelle Case AIL, dove il malato ematologico può soggiornare in un ambiente confortevole durante il periodo della cura anche con i suoi  familiari. Un modo questo per evitare ai pazienti lunghi e costosi periodi fuori casa, in particolare quando risiedono lontani dai centri di terapia. Ancora tanto possiamo fare con un gesto di generosità, come il lascito solidale, per permetterci di pianificare interventi di lungo periodo e garantirne la continuità nel tempo”.

UN LASCITO SOLIDALE: UN GESTO SEMPLICE CON UNO SGUARDO AL FUTURO

Fare “testamento solidale”, in concreto, significa ricordare nel proprio testamento, in qualità di erede (eredità) o di legatario (lascito), una o più associazioni, organizzazioni, enti. È un gesto semplice e non vincolante, che può essere modificato in qualsiasi momento, senza che vengano in alcun modo lesi i diritti legittimi dei propri cari e familiari.

Non sono necessari ingenti patrimoni, perché per sostenere il lavoro quotidiano di associazioni impegnate in cause umanitarie e scientifiche, anche un piccolo contributo può davvero fare la differenza.

Si può decidere di lasciare anche solo una piccola somma di denaro o un bene mobile (opera d’arte, gioiello), un bene immobile (appartamento), il trattamento di fine rapporto (TFR) o anche azioni ed altri titoli d’investimento.

È possibile farlo in qualsiasi momento, scegliendo se scriverlo di proprio pugno (testamento olografo) farlo redigere da un notaio alla presenza di testimoni (testamento pubblico). Entrambi questi testamenti produrranno effetto solo al momento dell’apertura della successione, e sarà sempre possibile modificarli, annullarli o sostituirli. La legge tutela gli eredi e riserva, comunque, ai soggetti definiti “legittimari” – ovvero al coniuge o al soggetto unito civilmente e ai figli – una quota di eredità, di cui il testatore non può disporre liberamente.

IL WEBINAR AIL “LASCITO SOLIDALE: UNA VITA CHE CONTINUA GRAZIE A TE”

Dei lasciti solidali e di molto altro si parlerà nell’evento on line “Lascito solidale: una vita che continua grazie a te” organizzato e promosso da AIL in collaborazione con il portale Altraetà. Il webinar, in programma il prossimo 18 novembre, alle ore 16.00, sarà trasmesso in diretta streaming, previa registrazione al link https://www.eventbrite.it/e/biglietti-testamento-solidale-una-vita-che-continua-grazie-a-te-201532447977, intende raccontare attraverso riflessioni e testimonianze, l’importanza del lascito solidale per sostenere tutte le persone che in Italia lottano quotidianamente contro i tumori del sangue.

IL LASCITO DEL SIGNOR PAOLO MATTEDI: LA CASA ALLOGGIO AIL DI TRENTO

La signora Adriana – Referente servizi socio-assistenziali della Sezione AIL di Trento – racconta una storia di chi, a seguito della malattia, ha voluto generosamente aiutare AIL a fornire un sostegno concreto a tanti altri malati ematologici.

Paolo Mattedi – spiega Adriana – era un uomo solo che si è preso cura della madre anziana finché non gli è stato diagnosticato un tumore del sangue. Era in lista per un trapianto di midollo fuori provincia e la nostra Sezione AIL di Trento gli ha fornito tutto il supporto informativo di cui aveva bisogno. Purtroppo, il signor Mattedi non ce l’ha fatta a vincere la sua battaglia contro la malattia e a due anni dalla sua scomparsa, la nostra Sezione è stata informata da un notaio di Trento di essere stata nominata sua erede”.

Il signor Mattedi aveva deciso di lasciare alla Sezione AIL di Trento la propria abitazione e il suo patrimonio economico. La casa, una villetta a due piani, in meno di un anno è stata trasformata nella nuova sede della Sezione, dove al piano terra sono stati collocati gli uffici, punto di riferimento per le attività di assistenza dedicate ai pazienti, mentre il piano superiore è diventato una Casa AIL, per offrire accoglienza, conforto e i servizi necessari ai pazienti che vivono lontani dai centri di cura. Inaugurata nel dicembre 2018 e operativa da gennaio 2019, la struttura può ospitare fino a tre famiglie ed è stata chiamata Casa AIL “Paolo Mattedi”, in memoria del grande atto d’amore del signor Paolo. La struttura dispone di rete wifi, di spazi comuni come la cucina e il soggiorno, e di 3 stanze con due letti ciascuna dotate di bagno privato. Le stanze e gli spazi comuni sono ammobiliati, la cucina è fornita di stoviglie ed elettrodomestici, ogni stanza da letto e il soggiorno sono forniti di televisore. Da tanti anni l’AIL lavora instancabilmente per offrire strutture e servizi in grado di rispondere ai bisogni di coloro che risiedono lontano dai Centri di Ematologia e che devono affrontare lunghi, faticosissimi e spesso dispendiosi periodi lontano da casa. Le risorse raccolte grazie, alle generosità de sostenitori come il sig. Mattedi, hanno permesso all’Associazione di creare luoghi funzionali e accoglienti per consentire ai pazienti un accesso facilitato alle strutture di cura circondati dall’affetto dei loro familiari.

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