SCEGLI DI PROTEGGERTI PREVENIRE LA POLMONITE SI PUÒ, PRENDENDOSI CURA DI SÉ E DEGLI ALTRI.

AL VIA LA NUOVA CAMPAGNA PER LA PREVENZIONE DELLA POLMONITE

  • La Giornata Mondiale contro la Polmonite riaccende i riflettori su una malattia grave ancora molto diffusa e rischiosa (è la quinta causa di morte nel mondo e conta in Italia oltre 13.000 vittime ogni anno)
  • La protezione degli altri e di noi stessi sono al centro di “Scegli di proteggerti”, la nuova campagna Pfizer per la prevenzione contro la polmonite, una patologia che è fondamentale prevenire in particolare per gli anziani – più di frequente soggetti a complicanze gravi dovute a infezioni di natura batterica o virale; per quei soggetti affetti da altre patologie o condizioni predisponenti – in particolare malattie polmonari come la BPCO, l’asma e la fibrosi cistica, malattie cardiache, malattie renali o del fegato, diabete mellito – e per le persone con un sistema immunitario indebolito.

La polmonite è ancora oggi la quinta causa di morte nel mondo[1] e provoca solo in Italia oltre 13.000 morti l’anno[2]. Il 12 novembre, la Giornata Mondiale contro la Polmonite riporta la necessaria attenzione su questa grave patologia e sulla sua prevenzione, tanto più rilevante oggi in una fase non ancora conclusa della pandemia da COVID – 19.

La prevenzione di questa patologia – che in Italia colpisce principalmente le fasce di età più anziane (≥65 anni) e i soggetti più vulnerabili, che soffrono di altre malattie e per questo più fragili e a rischio – è però possibile. “In questo periodo dell’anno queste persone sono più facilmente soggette al rischio di contrarre l’influenza, di cui la polmonite rappresenta la complicanza più grave – commenta Francesco Blasi Direttore del reparto di Pneumologia della Fondazione IRCCS Cà Granda del Policlinico Ospedale Maggiore di Milano. “L’influenza può infatti sfociare in polmonite quando le difese dell’organismo non sono ottimali e la patologia può essere dovuta sia allo stesso virus influenzale sia a batteri quali Staphylococcus aureus e Streptococcus pneumoniae, che sovrainfettano il soggetto approfittando della diminuita risposta immunitaria locale legata all’infezione virale. Non dobbiamo allarmarci ma è necessaria grande attenzione, perché da un lato, sebbene siano malattie prevenibili, sia l’influenza stagionale che le malattie pneumococciche causano ancora una significativa morbilità e mortalità; dall’altro, nel contesto della pandemia di COVID-19, il ruolo delle co-infezioni virali e batteriche ha guadagnato nostro malgrado crescente attenzione».[3]


[1] Le principali cause di mortalità nel mondo (degasperis.it)

[2] Dati ISTAT 2018, Mortalità per territorio di evento: Causa e classe di età. Accessibili al link:  http://dati.istat.it/Index.aspx?QueryId=26428

[3] “A new call for influenza and pneumococcal vaccinations during COVID-19 pandemic in Italy: a SIP/IRS (Italian Respiratory Society) and SITA (Italian Society of Antiinfective therapy) statement” https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0954611121003826

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