Fertilità di coppia: è necessario puntare maggiormente sulla prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili

Un corretto stile di vita, una alimentazione bilanciata, la salute generale e la prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili di entrambi i partner – di cui si parla troppo poco – sono fattori determinanti per la fertilità di coppia. Ne parliamo con la dottoressa Eleonora Zaffaroni, Specialista in Ginecologia e Ostetricia, che collabora con il Centro di Medicina della Riproduzione Biogenesi degli Istituti Clinici Zucchi di Monza, del Gruppo San Donato

Quando si parla di fertilità di coppia vi sono numerosi fattori che possono interferire con la salute riproduttiva di entrambi i partner e portare a problemi di concepimento. “Alcuni di questi fattori, come un corretto stile di vita e una corretta alimentazione, sono più conosciuti, altri purtroppo vengono ancora sottovalutati, come ad esempio le malattie sessualmente trasmissibili, la cui diffusione è sempre più frequente. La prevenzione rimane un fattore di primaria importanza sia in caso di problemi di infertilità, sia in gravidanza: puntare su uno stile di vita corretto è essenziale tanto per la salute generale e riproduttiva della coppia e il corretto sviluppo del feto”. spiega la dottoressa Eleonora Zaffaroni, Specialista in Ginecologia e Ostetricia, che collabora con il Centro di Medicina della Riproduzione Biogenesi degli Istituti Clinici Zucchi di Monza, del Gruppo San Donato.

L’impatto delle malattie sessualmente trasmissibili sulla fertilità di coppia

Le infezioni sessualmente trasmesse colpiscono in tutto il mondo maggiormente la popolazione giovane, causando infezioni croniche e conseguenze a lungo termine, anche a livello della fertilità. Le conseguenze per le donne possono essere di duplice natura: vi è la possibilità che il batterio si insinui nel muco prodotto dalla cervice e che causi una motilità degli spermatozoi inferiore o può colpire la permeabilità e la funzionalità delle tube di Falloppio. Negli uomini, che non sono esenti da possibili problemi futuri, i microrganismi possono aderire allo sperma, agendo su qualità e quantità.

Tra le malattie sessualmente trasmissibili, quelle che causano un più alto tasso di infertilità sono la clamidia e la gonorrea, che provocano infiammazione pelvica e conseguenti danni alle tube di Falloppio. Anche il Papilloma virus (HPV) può influenzare negativamente la fertilità, sia maschile che femminile. Negli uomini la presenza dell’HPV nel liquido seminale altera la motilità degli spermatozoi, che risulta essere significativamente più bassa rispetto a quella degli uomini non infetti (25,9% vs 34,3%). Inoltre, l’HPV influenza la capacità di legame degli spermatozoi con gli ovociti attraverso la produzione di anticorpi anti-spermatozoo, che risulta essere maggiore nei soggetti HPV positivi rispetto ai soggetti HPV negativi (40,7% vs 10,5%). A risentirne sono anche i trattamenti di Procreazione Medicalmente Assistita: infette da HPV, infatti, la probabilità di ottenere la gravidanza si è dimostrata inferiore rispetto a quella delle donne non infette ricorrendo a tecniche di fecondazione assistita di primo livello (1,87% vs 11,36%) e di secondo livello (23,5% vs 57%). Infine, se la coppia riesce a raggiungere la tanto desiderata gravidanza, il Papilloma virus potrebbe aumentare il rischio di aborto spontaneo.

La migliore strategia da adottare in questo ambito è l’informazione, volta a fare comprendere i rischi anche a lungo termine, spesso sottovalutati, delle malattie sessualmente trasmissibili sulla salute e sulla fertilità e a suggerire l’utilizzo di adeguate protezioni.

Stile di vita sedentario, alcol, fumo e stress: nemici della fertilità

Non solo la giusta alimentazione ma anche un corretto stile di vita garantisce un impatto positivo sulla fertilità. Il fumo ha effetti negativi sulle ovaie e gli ovuli, ma anche sul liquido spermatico e gli spermatozoi, eliminarlo dunque contribuisce fortemente a preservare la fertilità sia maschile che femminile e lo stesso vale per il consumo di bevande alcoliche e caffè. Praticare attività sportiva moderata ma costante è un altro fattore determinante per la preservazione della fertilità, evitando al contempo di praticare troppo assiduamente sport controindicati per l’apparato riproduttivo, quali il ciclismo nel caso del partner maschile. Per la donna, lo stress influenza fortemente l’ovulazione: una ovulazione assente o irregolare impedisce il concepimento, con probabilità che tendono a diminuire del 40-45% rispetto a donne che non hanno vissuto eventi stressanti.

L’impatto dell’alimentazione sulla fertilità di coppia

Un’alimentazione in grado di preservare la fertilità e favorire il concepimento non deve demonizzare nessuno degli elementi nutritivi, deve piuttosto basarsi sul loro equilibrio: assumere la giusta quantità di carboidrati, grassi, proteine, fibre, e bere molta acqua.
I carboidrati si dividono in semplici (zuccheri) e complessi (amidi e fibre), entrambi sani e importanti, al contrario degli zuccheri raffinati – presenti in pane e pasta bianchi, succhi di frutta, bevande gassate e dolciumi – che si dovrebbero evitare, preferendo le varianti integrali di questi alimenti e i cereali. Le proteine – fondamentali, ad esempio, per la qualità dello sperma – dovrebbero essere assunte a ogni pasto, evitando però quelle ottenute da alimenti preconfezionati, come affettati, salumi, carni in scatola. Le fibre devono essere assunte regolarmente in quanto aiutano ad alleviare i sintomi di alcune patologie avverse al concepimento naturale – come l’endometriosi e la sindrome dell’ovaio policistico – e favoriscono il corretto funzionamento del fegato. Infine, alcuni grassi, quelli non saturi, come ad esempio l’Omega-3 contenuto in pesce, olio extra vergine di oliva, noccioline, semi sono fondamentali per la fertilità.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *