Italiani popolo di panificatori: è la grammatica del nuovo mondo

Nuovo libro dell’influencer di LinkedIn Filippo Poletti sulle parole chiave dei nostri giorni

Italiani popolo di panificatori: lo dimostra la spinta che la pandemia ha impresso all’acquisto di
farina, lievito di birra o vanigliato per dolci durante il lockdown. A raccontarlo è il giornalista e top
voice di LinkedIn Italia Filippo Poletti nel libro “Grammatica del nuovo mondo” attraverso la
presentazione di 50 parole chiave a partire da 50 racconti di cronaca: edito da Lupetti, il libro ordina
i vocaboli alfabeticamente, andando dalla A di Aurora alla G di “grazie”, dalla I di “italiani” alla L
di “lievito”, dalla S di “smart working” alla U di “umanità”.
Tra le parole del nuovo mondo ci sono aggettivi che hanno invertito la loro valenza (come positivo,
diventato un termine negativo) ed espressioni che hanno assunto nuovi valori (come RT, il
retweet del social media Twitter utilizzato oggi per indicare il tasso di contagio, o come “Mani
Pulite”, un tempo legate all’inchiesta giudiziaria di cui sta per ricorrere il trentennale e dal 2020
raccomandate dalle autorità come norma igienico-sanitaria).
Nel dizionario di Poletti figurano lemmi diventati di uso comune come mascherina, smart
working, infodemia o memorabilia dal nome dell’iniziativa pavese di raccolta di ricordi tra gli
anziani promossa dallo Spazio Geco nel corso del 2020. Tra i termini c’è anche “paziente”, legato
nella memoria collettiva a Mattia Maestri: la sua vicenda, raccontata dall’Ansa nella notte tra il 20
e il 21 febbraio 2020 con il lancio di Bianca Maria Manfredi, «è un invito a riflettere – scrive Poletti
– come di fronte al male tutte le persone hanno la stessa dignità e devono essere curate nel miglior
modo perché, come dimostra la storia a lieto fine di Mattia, per tutti ci può essere un futuro
luminoso».
Un’attenzione speciale è stata riservata nel libro alla “nouvelle panification”: «È il tempo ritrovato,
quello del pane, della pizza e dei dolci fatti in casa come usavano fare le nonne – racconta Poletti –.
È il tempo degli italiani, popolo di panettieri, cuochi e pasticceri domestici».
Come si legge nella premessa-testamento scritta da Veca, scomparso lo scorso 7 ottobre 2021, la
riflessione sulle parole di oggi può insegnarci tanto: «Le pagine del libro di Poletti sono
affascinanti. Noi non siamo i signori dell’universo. Noi siamo nello stato contingente dell’essere
“creature”, nel senso che il mondo non è in alcun caso nostro. Il nostro slogan “una sola umanità, un
solo pianeta” va integrato con la glossa che ci ricorda che, come viventi, noi non siamo “soli”.
Questa glossa elide la pretesa illusoria dell’eccezionalità antropocentrica».
È la lezione della pandemia: come siamo parte della natura e della cultura, così apparteniamo alla
comunità vivente. Nel nuovo mondo, infatti, c’è spazio solo per la prospettiva dell’ecologia
radicale e della giustizia sociale. Per voltare pagina e guardare al 2022 con fiducia è necessario
fare attenzione alle parole: è quello che propone la “Grammatica del nuovo mondo”, invitando a
vincere la paura e guardare al futuro con occhi nuovi.


NOTA SUL LIBRO
Autore: Filippo Poletti
Premessa: Salvatore Veca
Postfazione: Luigi Ballerini
Pagine: 258

Casa editrice: Lupetti
LE PAROLE DEL NUOVO MONDO
Aurora, bellezzaterapia, bonus 600 euro, capitano Arma, coronavirus, day after, diffidenza, Elena, epidemia,
fase, focolai, grazie, infodemia, italiani, liberazione dal coronavirus, lievito, lockdown, Lombardia Caporetto,
lontani dagli occhi, mani pulite, mascherine “mola mia”, memorie di Adriano e Giovanna (prime due
vittime), merito a Francesca, non vedo-sento-parlo, nonna Speranza e nonno Speranza, ora legale, ospedali,
pace, pagliacci, paura mai, paziente uno (nessuno è un numero, plastica (non tutto il “male” vien per
nuocere), positiva parola negativa (il paradosso di covid-19), profeta Gates: tutti per uno, quattro maggio,
radio che potenza, respiratori polmonari con Siare, ricetta elettronica in farmacia, RT (da cinguettio su
Twitter a indice del contagio), saluto di addio (mai più senza), santo Padre, scuola a distanza, scuse all’Italia,
silenzio (parla la pandemia ma non è beethoven), smart working cresce (ora si stabilizzi), superstipendio per
superlavoro (Rana dà l’esempio), telefono casa (l’Italia scopre i memorabilia), trattato di Schengen sospeso,
umanità è solidarietà (hey you, divided we fall)
SITO DI “GRAMMATICA DEL NUOVO MONDO”
https://grammaticanuovomondo.it/
BIOGRAFIA DELL’AUTORE
Top voice di LinkedIn in Italia, dal 2017 cura su LinkedIn la rassegna quotidiana dedicata ai cambiamenti
del lavoro ed è promotore del portale Rassegnalavoro. Ogni giovedì, su LinkedIn, conduce il talk New
Normal Live. Giornalista professionista, dal 1996 a oggi ha scritto per oltre 30 testate tra le quali il Corriere
della Sera: è stato consigliere nazionale dell’Ordine dei giornalisti. Speaker in eventi nazionali organizzati
anche da Confindustria, Richmond e HR Link, si occupa di comunicazione d’impresa. Formatore, è guest
speaker del MIP Politecnico di Milano sui temi della comunicazione.

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