Women for Oncology Italy: finalmente la legge sulla parità retributiva è realtà

Da anni, l’Associazione guidata dalla Presidente Rossana Berardi si batte contro le discriminazioni di genere 

Il 3 dicembre è entrato in vigore in Italia la nuova legge sulla parità retributiva tra uomo e donna.
Un grande passo che le lavoratrici aspettavano da tempo. Il nostro Paese purtroppo è ancora
molto indietro per quanto riguarda la questione del gender gap e bisogna velocemente fare dei
passi da gigante per non rimanere indietro.
Women for Oncology Italy, plaudendo a questo importante momento, vuole ricordare che la
pandemia da Covid ha penalizzato fortemente il mercato del lavoro femminile e che bisogna agire
subito per cambiare la situazione, mettendo in atto situazioni concrete che invertano la marcia. È
ormai assodato che la parità di genere faccia crescere il PIL nei Paesi che la mettono in pratica,
anche perché le imprese che la applicano sono più competitive. Per questo motivo le
professioniste di Women for Oncology Italy continueranno a contribuire a questa rivoluzione
culturale, mettendo in atto iniziative che supportino le Donne e le Istituzioni.
Soddisfatta Rossana Berardi, Presidente dell’Associazione Women for Oncology Italy, Professore
Ordinario di Oncologia dell’Università Politecnica delle Marche e Direttore della Clinica Oncologica
Azienda Ospedaliero Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona: “Il sì alla legge sulla parità salariale
è una conquista importante per combattere le discriminazioni di genere. Il gap salariale tra uomo e
donna non è giusto e non è accettabile e finalmente, dopo troppo tempo, le cose hanno iniziato a
muoversi. Retribuzioni, reclutamento e opportunità di carriera devono poter essere uguali,
indipendentemente dal proprio sesso e le donne che chiedono di lavorare, devono avere
l’opportunità di potersi realizzare su tutti i piani, senza essere costrette a scegliere tra la famiglia e
la realizzazione lavorativa. Noi da anni, come Associazione, siamo in prima linea nella lotta contro
ogni forma di mancanza di equità, tra cui il gender gap, e continueremo a lavorare in questa
direzione”.

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