Osservatorio IQVIA Con l’esplosione dei contagi da Covid rallenta nuovamente l’accesso dei pazienti alle cure, soprattutto quelle oncologiche e cardiovascolari
A quasi due anni dall’inizio dell’emergenza da Covid-19, ritornano in
primo piano i ritardi, provocati dalla ripresa della pandemia, nella cura dei pazienti con patologie
quali quelle oncologiche e cardiologiche.
L’osservatorio sull’impatto della pandemia da Covid-19 sull’accesso alle diagnosi e alle cure,
realizzato da IQVIA a marzo 2020 in collaborazione con Farmindustria, mette nuovamente in
evidenza il rallentamento dell’accesso alle cure per i pazienti non-Covid dopo la recente
esplosione dei contagi. Lo studio si basa sull’analisi di dati di real world rilevati su un campione di
900 medici di medicina generale e 450 oncologi ed ematologi, rappresentativi degli universi di
riferimento. L’analisi riferita agli ultimi tre anni (periodo gennaio 2019-dicembre 2021) ha permesso
di effettuare un confronto tra il periodo pre- e post pandemia.
Purtroppo l’analisi dei dati mette in evidenza che i ritardi diagnostici e di accesso alle cure
accumulati durante i due anni di pandemia non sono stati completamente recuperati, anzi durante
gli ultimi mesi del 2021 si stanno osservando dei nuovi rallentamenti, in concomitanza con la
risalita dei contagi.
In oncologia, dove da aprile-maggio 2021 si era osservato un forte recupero delle diagnosi e degli
interventi chirurgici posticipati, da dicembre assistiamo a una nuova e significativa riduzione delle
nuove diagnosi (-8% 2021 vs 2019), dei ricoveri per interventi chirurgici (-3% 2021 vs 2019) e delle
terapie (-13% 2021 vs 2019), a causa della difficoltà di accesso agli ambulatori e ai reparti.
Anche in area cardiovascolare è molto rilevante la difficoltà di accesso alle visite: anche in questo
caso non sono ancora stati recuperati i ritardi accumulati e il trend di ripresa rallenta negli ultimi
mesi dell’anno. Nel caso della fibrillazione atriale si osserva una riduzione delle nuove diagnosi (-
6%, pari a -41.000 nuove diagnosi perse durante il periodo pandemico rispetto al periodo
precedente), dell’accesso alle visite specialistiche (-36%, pari a -625.000 visite) e degli esami
diagnostici (-28%, pari a -393.000 ECG).
Pertanto, la nuova ondata di contagi e ricoveri per Covid sta nuovamente ritardando l’accesso alle
cure dei pazienti con altre patologie. L’osservatorio IQVIA non solo mostra la difficoltà di recupero
delle diagnosi e delle cure posticipate, ma un nuovo rallentamento delle nuove diagnosi e dei
ricoveri per altre patologie.
Sergio Liberatore, amministratore delegato di IQVIA: “Resta fondamentale continuare a tenere
alta l‘attenzione sul problema dell’accesso alle diagnosi e alle cure dei pazienti non-Covid. Molti
pazienti hanno deciso di non andare in ospedale per paura del contagio e molti ospedali e
ambulatori hanno temporaneamente rimandato le visite e gli interventi meno urgenti in modo da
lasciar spazio all’assistenza dei pazienti contagiati. Bisogna, invece, favorire lo sviluppo di modelli
di gestione dei pazienti che coinvolgano i medici del territorio e le modalità di gestione del paziente
a distanza in modo di garantire l‘accesso e la continuità della cura. Il timore di contrarre il virus
rischia di compromettere i successi ottenuti negli ultimi anni contro molte patologie”.