AL VIA LA SECONDA EDIZIONE DEL MASTER DI II LIVELLO IN CHIRURGIA GINECOLOGICA LAPAROSCOPICA
Organizzato dall’Università di Trieste e dall’Ircss “Burlo Garofolo” vedrà come partecipanti medici specialisti in ostetricia e ginecologia provenienti dalla regione e da altre zone d’Italia
Alla presenza del Magnifico Rettore dell’Università di Trieste, Roberto Di Lenarda, sta iniziando oggi, con un a lectio magistralis del Direttore del Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche, professor Nicolò De Manzini, la seconda edizione del Master Universitario di II livello in Chirurgia Ginecologica Laparoscopica a cura della Clinica Ostetrica e Ginecologica dell’Università di Trieste. Il Master dedicato ai medici già specialisti in Ginecologia e Ostetricia è organizzato dall’Università di Trieste e dall’Irccs Materno Infantile “Burlo Garofolo”.
Dopo l’intervento del professor De Manzini, il master è stato avviato con alcune lezioni tenute dal professor Carlo Trombetta, Direttore della Clinica Urologica, dalla dottoressa Stefania Biffi, ricercatrice dell’Irccs, del dottor Federico Romano e del dottor Francesco Mangino, della Clinica Ostetrica e Ginecologica.
Il Master è frutto del lavoro di un gruppo di medici attivo all’interno della Clinica Ostetrica Ginecologica diretta dal professor Ricci, che si caratterizza per lo sforzo di unire alla chirurgia la ricerca scientifica e la valutazione della efficacia, dei costi e benefici, degli interventi proposti. I partecipanti, che provengono da ospedali sia della regione, sia di altre zone d’Italia, intendono acquisire ulteriore formazione nel campo della chirurgia laparoscopica ginecologica.
«L’approccio chirurgico addomino-pelvico mini-invasivo ha spiegato il direttore della Clinica Ostetrica Ginecologica del Burlo, professor Giuseppe Ricci – è il caposaldo con cui riparte anche quest’anno il Master Universitario di Chirurgia Ginecologica Laparoscopica. L’obiettivo è di insegnare sia i trattamenti conservativi sia quelli radicali avanzati, quando necessari, per il trattamento di patologie ginecologiche benigne e maligne, senza perdere di vista l’approccio meno invasivo possibile nei confronti della paziente.
L’attenzione alla conoscenza approfondita delle nozioni di base e alle linee guida internazionali, fino alle innovazioni tecnologiche e di ricerca medico-scientifica nell’ambito ginecologico – ha aggiunto – costituiscono, infatti, le basi di questo corso di studio per una “chirurgia basata sulle evidenze clinico-scientifiche”».
Il master si compone di 60 crediti formativi, con molte ore dedicate al tirocinio in sala operatoria. Il numero dei partecipanti è volutamente limitato a cinque, per consentire un’interazione più diretta con i docenti e una maggiore esperienza pratica.
Il corpo docente comprende, oltre i ginecologi della Clinica Ostetrica Ginecologica e altri specialisti dell’Irccs “Burlo Garofolo”, anche numerosi docenti dell’Università di Trieste e di altre Università nazionali, fra i migliori esperti del settore.
«Desidero ringraziare – ha dichiarato il Direttore Generale dell’Irccs, Stefano Dorbolò – tutti coloro che hanno collaborato alla organizzazione di questo master in piena intesa e consolidata collaborazione con l’Università di Trieste ormai da diversi anni. La formazione di alta specializzazione – ha aggiunto – è uno strumento che riteniamo essere strategico per l’appropriatezza e la qualificazione dell’offerta sanitaria del nostro Istituto in sintonia con il progresso tecnico e scientifico. L’obiettivo vuole essere quello di acquisire abilità e attitudini utili a una pratica competente ed esperta, rispondente ai bisogni dei pazienti e ai cambiamenti organizzativi e operativi del sistema sanitario. Dobbiamo recuperare – ha concluso – il valore del capitale umano. I professionisti sono una risorsa e la vera forza del sistema. Un patrimonio fondamentale di incommensurabile importanza che va valorizzato con adeguate politiche di gestione e arricchimento delle competenze e conoscenze professionali».
«Investire in alta formazione è prioritario per l’Università di Trieste e, in questo caso specifico, abbiamo anche la grande soddisfazione di offrire concreti strumenti per migliorare la sanità del nostro territorio – ha aggiunto il rettore Roberto Di Lenarda – mai come in questo periodo pandemico è stata avvertita l’esigenza di formare professionisti preparati e pronti a rispondere efficacemente alle esigenze dei pazienti. Ringrazio il Burlo per l’ottimo rapporto di collaborazione che ci lega e tutti i professionisti del mio ateneo e dell’Irccs che con impegno e dedizione svolgono la loro funzione di docenti oltre che di professionisti della sanità».
Nela foto
equipe della Clinica Ostetrica Ginecologica del Burlo durante un intervento.