CAMERA, PRESENTATA MOZIONE SULLE MALATTIE REUMATOLOGICHE APMARR: “UNA RISPOSTA IMPORTANTE PER GLI OLTRE 5 MILIONI E MEZZO DI ITALIANI CON PATOLOGIE REUMATICHE”

Celano (Presidente APMARR): Ora auspichiamo che il Governo concretizzi con urgenza quanto previsto dal testo. Attualmente le malattie reumatologiche sono la causa del 27% delle pensioni di invalidità e di oltre 23 milioni di giornate lavorative perse all’anno.

“L’approvazione unanime alla Camera lo scorso 3 marzo della mozione sulle malattie reumatologiche rappresenta un’importante presa di coscienza da parte delle Istituzioni dell’importanza e urgenza del tema, e una risposta da parte della politica alle attese di tutte le persone con patologie reumatologiche – dichiara Antonella Celano, Presidente APMARR – Associazione Nazionale Persone con Malattie Reumatologiche e Rare nel suo intervento alla conferenza stampa “Malattie reumatologiche – Società Scientifiche, Associazioni di pazienti e Politica insieme per una mozione approvata e condivisa”, che si è svolta stamane presso la Sala Stampa della Camera dei Deputati. “Finora le patologie reumatologiche sono sempre state poco riconosciute a livello istituzionale e sociale, nonostante attualmente ne sia affetto circa il 10% della popolazione italiana – continua Celano –. “Si tratta di malattie croniche che condizionano fortemente la vita e la quotidianità degli oltre 5 milioni e mezzo di italiani che ne soffrono: basti pensare che sono la causa del 27% delle pensioni di invalidità erogate e di oltre 23 milioni di giornate lavorative perse annualmente. Purtroppo, il sistema assistenziale sconta ancora gravi lacune. Come emerso dalla prima Indagine Nazionale dell’Osservatorio APMARR-EngagemindsHUB, lo scorso anno una persona con patologia reumatologica su due non è mai riuscita a usufruire dei servizi di assistenza e cura sul territorio, sette persone su dieci non sono mai state contattate dal MMG e dallo specialista per poter fare una visita di controllo e quattro persone su dieci denunciano i lunghi tempi di attesa per poter essere visitate da uno specialista. Le visite a domicilio sono risultate impossibili per il 70% dei malati reumatologici e nel 43% dei casi, per loro, non è stato possibile scegliere da quale specialista farsi visitare”. La mozione ricopre i molteplici aspetti che impattano maggiormente sulla vita delle persone con patologia reumatologica e può garantire il miglioramento della presa in carico del paziente a tutto tondo e l’innovazione della ricerca e della formazione, rendendo più efficaci ed efficienti i servizi sanitari e sociali e l’inserimento e la permanenza nell’ambiente lavorativo. Auspichiamo pertanto che i suoi contenuti si traducano in breve tempo in atti concreti da parte del Governo: solo così si potranno apportare realmente benefici concreti a tutte le persone con malattie reumatologiche. “Il documento è il frutto di un importante sforzo partecipato di Istituzioni, Associazioni Pazienti e Società Scientifica verso un obiettivo comune – conclude Celano – e riteniamo che debba rappresentare il primo passo di un percorso che dovrà portare all’apertura di una stagione di vera concertazione fra tutti i portatori di interesse dell’ecosistema della reumatologia”.

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