GIORNATA MONDIALE DEL CUORE   Prenditi cura del tuo cuore con le mandorle!

Mantienilo sano cominciando da piccoli cambiamenti quotidiani

Con lo snack giusto è più facile iniziare

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ogni anno, il 29 settembre, la Giornata Mondiale del Cuore ci ricorda che le malattie cardiovascolari (CVD) sono la principale causa di morte a livello globale, causando oltre 18,6 milioni di decessi ogni anno, più di 230 mila solo nel nostro Paese.

Questa giornata ci ricorda però anche che non siamo indifesi contro questo nemico; circa l’80% delle morti premature dovute a malattie cardiache o infarto potrebbe essere evitato1. Limitando i fattori di rischio come il fumo, la cattiva alimentazione e l’inattività fisica, possiamo fare molto per proteggere il nostro cuore e tenere sotto controllo le malattie cardiache, a partire dall’adozione di uno stile di vita intelligente per il cuore.

Alcuni cambiamenti mirati possono fare la differenza”, afferma Roberta Tundo, dietista ASAND (Associazione Tecnico Scientifica dell’Alimentazione Nutrizione e Dietetica). “Impegnarci in un piccolo cambiamento quotidiano ci aiuta a modificare lo stile di vita in maniera costante ed efficace. Un buon inizio è fare spuntini intelligenti a base di alimenti che forniscono energia e gusto. Le mandorle, in una sola manciata, rappresentano uno snack intelligente, croccante e gustoso, che racchiude diversi nutrienti salutari per il cuore. Con 175 calorie per manciata (30g o 23 mandorle circa), le mandorle forniscono proteine vegetali (6g), fibre (4g) e sono ricche di vitamina E[1] (7,7 g) e magnesio (81 mg). Inoltre, le mandorle contengono acido linoleico, acido grasso che contribuisce al mantenimento dei normali livelli di colesterolo nel sangue”.

 Il viaggio per comprendere i benefici delle mandorle per la salute del cuore è iniziato oltre 25 anni fa, quando i ricercatori hanno studiato per la prima volta gli effetti di una dieta ricca dei grassi monoinsaturi delle mandorle sui livelli di colesterolo nel sangue. Decenni dopo, grazie all’impegno dell’Almond Board of California nella ricerca scientifica, le mandorle sono uno degli alimenti più studiati a livello globale e oggi è possibile contare su un vasto numero di indagini che analizzano le loro proprietà salutari.

Tra i più recenti spiccano i due studi dalla ricerca ATTIS, condotta dai ricercatori del Kings College di Londra e focalizzata sulla variabilità della frequenza cardiaca (HRV) e la dilatazione mediata dal flusso (FMD). ATTIS è l’acronimo di “Almonds Trial Targeting Dietary Intervention with Snacks”, progetto finanziato dall’Almond Board of California.

Mandorle e salute vascolare

I ricercatori hanno scoperto che fare spuntini a base di mandorle migliora la funzione endoteliale, un indicatore chiave della salute vascolare, e riduce i livelli di colesterolo “cattivo” LDL (non avendo un impatto significativo sui livelli di colesterolo HDL “buoni”), un dato coerente con le ricerche precedenti.

Rispetto al gruppo di controllo, che hanno mangiato un normale spuntino dello stesso numero di calorie (circa il 20% delle calorie giornaliere), i soggetti del gruppo mandorle hanno manifestato una migliore funzione endoteliale, valutata misurando la dilatazione mediata dal flusso (FMD). Una migliore FMD significa che le arterie possono dilatarsi più facilmente in risposta all’aumento del flusso sanguigno. Questo è considerato un importante indicatore di salute cardiovascolare, mentre una ridotta funzione endoteliale è vista come un fattore predittivo dell’insorgenza e della progressione dell’aterosclerosi.

 

I livelli di colesterolo LDL sono diminuiti nel gruppo delle mandorle rispetto al gruppo di controllo. Non c’era differenza tra i due gruppi nel grasso epatico e molte altre misure (trigliceridi, colesterolo HDL, glucosio, insulina e altri).

“Sulla base dei dati esistenti sul rischio di malattie cardiovascolari, prevediamo che sostituire i classici snack con delle mandorle, a lungo termine comporterebbe una riduzione del 30% del rischio relativo corretto[2] di un evento cardiovascolare“, ha affermato il dott. Wendy HallPhD, co-ricercatore principale e Reader in Scienze nutrizionali presso il King’s College di Londra.

Le Mandorle e la risposta cardiovascolare allo stress

La variabilità della frequenza cardiaca (HRV), una misura della fluttuazione negli intervalli di tempo tra battiti cardiaci consecutivi, è un indicatore importante della risposta del sistema cardiovascolare allo stress. Un HRV più elevato rappresenta una maggiore adattabilità del cuore in risposta a sfide ambientali e psicologiche, mentre un basso HRV è collegato a malattie cardiovascolari e morte cardiaca improvvisa. Nell’ambito di questo studio clinico, i ricercatori del team ATTIS hanno misurato l’HRV nei partecipanti sottoposti a una sfida di stress mentale e hanno visto dati migliori dell’HRV nei partecipanti che avevano sostituito mandorle ai tipici snack per un periodo di sei settimane.

I ricercatori hanno misurato la frequenza cardiaca (HR) in tempo reale dei partecipanti e la variabilità della frequenza cardiaca (HRV) a riposo (sdraiati per periodi di 5 minuti) e durante un test Stroop (in cui ai partecipanti è stato chiesto di leggere parole colorate, ad es. dire “rosso” in un carattere verde) per simulare un breve periodo di stress mentale. Nelle fasi di stress mentale acuto, i partecipanti del gruppo delle mandorle hanno mostrato una maggiore resilienza cardiaca.

Questo studio mostra che la semplice strategia dietetica di consumare mandorle al posto di un classico snack può rafforzare la capacità di resistenza agli effetti cardiovascolari avversi dello stress mentale, migliorando la regolazione della frequenza cardiaca. Abbiamo scoperto che la riduzione indotta dallo stress nella variabilità della frequenza cardiaca è stata ridotta nel gruppo di mandorle rispetto al controllo, che indica un beneficio per la salute cardiovascolare. È utile avere un HRV più elevato in quanto il cuore è in grado di cambiare marcia più velocemente in risposta alle esigenze del corpo, il che significa maggiore resilienza cardiaca e flessibilità durante i periodi di stress. A lungo termine, questo è benefico per la salute cardiovascolare“, ha affermato la dott.ssa Hall, PhD, co-ricercatore principale (insieme alla Dr. Sarah Berry, PhD).

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *