FooDia-Net. Definizione e implementazione di un modello operativo innovativo di task shifting per promuovere l’Engagement e la Literacy alimentare nella prevenzione del Diabete Mellito e delle sue complicanze: il protocollo FooDia-Net

Il Diabete Mellito è una delle malattie croniche più diffuse al mondo di cui si prevede un incremento da 400 a 600 milioni di persone affette entro il 2035 (Guariguata L. et al). Tra i principali fattori di rischio per l’insorgenza della patologia e le sue complicanze ci sono gli stili di vita non salutari. Per migliorare la gestione del Diabete a livello globale, FooDia-Net ha progettato e testato un nuovo strumento a supporto della presa in carico integrata, combinando un approccio assistenziale multidisciplinare/multiprofessionale con la promozione della cosiddetta alfabetizzazione alimentare, dei corretti stili di vita e della consapevolezza dei pazienti. Nell’ambito della prevenzione, il progetto ha inteso potenziare un approccio integrato alle cure, testando strumenti aggiuntivi per la presa in carico del paziente con Diabete.
Nelle 5 regioni che hanno partecipato al progetto – Lombardia, Lazio, Toscana, Marche, Puglia -, attraverso un apposito questionario online “Io e il mio Diabete” sono stati indagati i livelli di conoscenza del paziente sulle proprietà nutrizionali dei singoli alimenti e la predisposizione motivazionale ed emotiva del paziente a prendersi cura in prima persona della sua salute e del suo stile di vita.
I risultati
Al questionario online hanno partecipato un totale di 241 pazienti, prevalentemente affetti da Diabete di Tipo 2, la maggior parte appartenenti a due fasce di età (41-60 e 61-80+) ed equamente distribuiti per genere.
I risultati evidenziano livelli di Literacy “adeguati” nel 66% della popolazione con Diabete coinvolta nella ricerca, “sufficiente” nel 25% ed “inadeguato” nel 9% dei casi. Sensibili le differenze fra i pazienti delle cinque regioni considerate, con livelli “adeguati” di food Literacy che toccano il 70% in Toscana ed il 68% in Puglia. Nelle stesse regioni si osservano anche le percentuali più basse, relative al livello di conoscenza “inadeguato”: il 7% in Puglia ed il 9% in Toscana. Considerando i livelli di istruzione, tra coloro con il titolo di studio “licenza elementare” si trova una percentuale di pazienti con Literacy inadeguata maggiore rispetto alla media (32% vs 9%).
Per quanto riguarda i livelli di Engagement, metà dei pazienti (46%) sono risultati in una posizione di “consapevolezza”, circa un terzo è apparso in “allerta” (27%) e circa un altro terzo in “progetto eudaimonico” (24%) ossia in grado di pianificare progetti di vita realistici, orientato verso obiettivi di vita significativi, con capacità di gestire il proprio potenziale conoscitivo, comportamentale ed emozionale. Solo il 3% del campione è risultato in uno stato di “blackout”. Anche in questo caso si evidenziano differenze nelle regioni coinvolte nel progetto: la consapevolezza raggiunge un picco del 38% in Toscana; in Puglia si attesta sul 24%; nelle Marche è al 23%e e al 19% in Lombardia. In quest’ultima regione si registra anche il più elevato livello di “blackout” dei pazienti: il 7%. Genere ed età non incidono significativamente sui livelli di Engagement, ma il livello di istruzione sì: fra i pazienti con livelli di istruzione più bassa si trovano più pazienti in blackout rispetto alla media (9% vs 3%).
Nel corso dell’evento sono stati presentati anche i risultati della Survey sull’erogazione sperimentale del Protocollo di educazione terapeutica FooDia-Net ai pazienti opportunamente sensibilizzati dai propri medici di famiglia o specialisti di riferimento. Dei pazienti che hanno completato il percorso di esecuzione del protocollo si sono misurati gli eventuali progressi in termini di livelli di Literacy alimentare ed Engagement. Il protocollo è risultato efficace nel migliorare i livelli di Literacy alimentare: infatti coloro che hanno completato il protocollo hanno visto miglioramenti significativi nei livelli di Literacy tra la prima e la seconda valutazione.
A proposito della Literacy, il miglioramento si è verificato nella totalità dei casi su pazienti con Diabete due; maggiormente nella popolazione maschile; tra i pazienti nella fascia di età >70 anni nel 42% dei casi a fronte di nessun cambiamento nel 39% e un peggioramento nel 33% dei casi. Per quanto riguarda la provenienza geografica, circa un terzo dei pazienti provenienti dalla Puglia e dalla Lombardia hanno registrato miglioramenti, percentuale che si abbassa al 21% nelle Marche e al 5% in Toscana. Tra coloro che hanno visto un miglioramento, il 63% era seguito da un centro specialistico, il 32% dal MMG.
Rispetto all’incremento dell’Engagement, ovvero della consapevolezza, questo è stato riscontrato maggiormente nella popolazione di sesso maschile (67% vs 33% nelle donne); maggiormente nelle fasce di età più anziane e in coloro con un livello di istruzione medio-alto; nell’89% dei casi in pazienti con Diabete di Tipo 2 e in pazienti con diagnosi più recente; in pazienti con comorbidità (78%). Dei pazienti che hanno registrato un miglioramento dei livelli di Engagement, il 67% era seguito da un centro specialistico, il 22% dal MMG.
I risultati del Progetto e il razionale del protocollo FooDia-Net sono disponibili online per pazienti e professionisti sulla piattaforma https://www.foodianet.com/ che ha consentito, durante l’ultima annualità di progetto, l’utilizzo sperimentale del protocollo.
Nella foto la dott.ssa Elisabetta Anna Graps di AReSS Puglia, Coordinatore scientifico di Progetto.

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